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ingegnere terrorista

Terroristi e ingegneri legati da un sottile filo spinato...ehm, sorry, rosso. E' quanto è emerso dalle ricerche di Diego Gambetta, professore all’Università Europea di Firenze, e Steffen Hertog, professore alla London School of Economics, e confluite nel libro “Engineers of Jihad“, appena uscito negli Stati Uniti.

Lo riporta Il Post. La laurea in Ingegneria che, forse, stai prendendo anche tu, ti accomuna perciò a diversi volti noti del terrorismo mondiale. Ad esempio, era ingegnere Mohamed Atta, il capo dei dirottatori dell’11 settembre. Lo erano Faisal Shahzad e Umar Farouk Abdulmutallab, che tentarono di compiere due attentati, rispettivamente a New York e sul volo Amsterdam-Detroit, tra la fine del 2009 e il 2010. Era un ingegnere Mohammad Youssef Abdulazeez, che nel luglio del 2015 attaccò due installazioni militari nel Tennessee, uccidendo cinque persone. E a quanto sembra, i dati della ricerca confermano che ce ne sarebbero molti altri: anzi, confermano che la laurea più gettonata tra gli estremisti islamici sia proprio quella in Ingegneria. E sembra che sia tutta colpa della psicologia di chi sceglie questi studi. Ehi, sei ancora in tempo per studiare qualcos'altro.

LA RICERCA - Gambetta e Hertog hanno analizzato i dati su circa 500 estremisti islamici, quasi tutti maschi, "attivi" dagli anni Settanta ad oggi. Tra questi, hanno estratto 207 laureati: 93, quasi il 45 per cento del totale, aveva studiato ingegneria. Non solo: dei 40 terroristi della lista che avevano studiato all’estero, ben 27 erano ingegneri. Esaminando un altro set di dati, che comprende 71 estremisti nati o cresciuti in paesi occidentali, i due ricercatori hanno scoperto che 32 erano ingegneri: di nuovo, quasi la metà. La loro scoperta non è valida soltanto per i gruppi di estremisti islamici: gruppi di neo-nazisti e neo-stalinisti russi, così come quelli di suprematisti bianchi negli Stati Uniti, mostrano tutti un numero sproporzionato di laureati in ingegneria.

Guarda cosa pensa Sheldon degli ingegneri:

NON E' UNA QUESTIONE DI TECNICA - Esistono delle ragioni, e non riguardano solo le capacità tecniche. Infatti, secondo la ricerca, spesso questi ingegneri non sono stati reclutati, ma si sono arruolati volontariamente. In più, esaminando un’altra lista che comprendeva 228 piani terroristici che coinvolgevano ingegneri, i ricercatori hanno scoperto che soltanto nel 15% dei casi i laureati in ingegneria si sono occupati della costruzione delle bombe. In gran parte dei casi erano i leader o addirittura i fondatori del gruppo. E allora, perché? Sembra che riguardi i problemi sociologici e i tratti psicologici che gli Ingegneri hanno o che tendono a sviluppare studiando la materia.

L'ODIO DELL'INGEGNERE - Il primo motivo riguarda gli sbocchi professionali: tutti lo sanno, con Ingegneria si trova più facilmente un lavoro stabile e ben pagato. Hai fatto anche tu questo ragionamento? Bene! E' una delle motivazioni che potrebbero spingerti a far saltare tutto all'aria (in tutti i sensi). Come spiega l'indagine, infatti, se le aspettative non dovessero realizzarsi rischi di subire un trauma molto più duro di chi, per esempio, si trova in una condizione economica peggiore ma non ha mai nutrito particolari speranza di migliorarla. Questo meccanismo si chiama “deprivazione relativa”, per il quale nasce un desiderio di rivalsa nei confronti della società se pensiamo che ci spetti molto di più di quanto effettivamente riceviamo. La situazione peggiora in quei paesi - spesso in via di sviluppo - dove le aspettative degli ingegneri vengono tradite da un sistema che privilegia i “raccomandati” o gli alleati di chi è al potere (ti ricorda qualcosa?).

LA PSICHE DA INCUBO DEL NERD - Tuttavia, secondo i ricercatori, questa spiegazione non basta. Ad esempio, dicono, con la laurea in medicina questo non accade. E poi, molti degli ingegneri del terrore venivano da buone situazioni economiche. Entriamo quindi nella psiche da incubo del nerd, che se sei amico, parente, fratello, figlio di un ingegnere conosci bene. Stando alla ricerca è possibile che sia proprio questa a renderli più vulnerabili alla radicalizzazione. Infatti i radicali islamici e gli ingegneri presenterebbero caratteristiche psicologiche simili - anche se questo punto è in fase di verifica - come gran parte delle persone con tendenze conservatrici, e sono:
- la tendenza ad accettare le strutture gerarchiche;
- la preferenza per ordine e certezze rispetto ad ambiguità e sfumature;
- un atteggiamento istintivo di disgusto nei confronti delle esperienze poco familiari.

NON TUTTI GLI INGEGNERI SONO DA TEMERE (O QUASI) - Lo studio aiuta a spiegare quello che è un fenomeno innegabile: l’alto numero di ingegneri che decidono di far parte di gruppi terroristici. Ma come ha spiegato Jeffrey I. Victoroff, professore di neurologia e psichiatria alla University of Southern California, ci sono almeno un miliardo di persone al mondo che corrispondono a questo ritratto: eppure solo una piccolissima percentuale di loro diventa un terrorista e sarebbe abbastanza sciocco e inutile cercare nelle facoltà di Ingegneria potenziali terroristi. Insomma, come il buon senso suggerisce, anche se la ricerca ha scovato un elemento interessante, bisogna cercare tra diverse motivazioni e problematiche sociali, politiche e personali le ragioni di chi, per la sua vita, ha scelto la violenza.

Studi Ingegneria? Da grande potresti fare il terrorista articolo

Carla Ardizzone