
Stai finendo di esporre durante un esame universitario, in cui sei andato bene ma non così tanto da prendere un voto alto; e ciò potrebbe avvenire per i più disparati motivi: mancanza di concentrazione, uno studio poco accurato oppure, perché no, troppa emozione durante l'esame orale. In ognuno di questi casi, molto probabilmente non riuscirai ad arrivare al 30. E, quasi certamente, sarai portato a rifiutare quel voto per non abbassare la media dei voti dei tuoi esami. Ma quante volte si può rifiutare un voto? E soprattutto, è sempre possibile farlo? Non è semplice rispondere a questa domanda, perché ciascun Ateneo può decidere in merito in piena autonomia; addirittura può decidere di escludere del tutto l'eventualità di rifiutare un voto. Tuttavia, in molte facoltà esiste questa possibilità.
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Il parere del Consiglio universitario nazionale
Partiamo dal parere del Consiglio universitario nazionale, il cosiddetto Cun che fa riferimento al ministero dell’Istruzione e che nel 2015 affrontò la questione di poter rifiutare un voto all’università. Il Comitato fa chiarezza in merito, e ricorda, in una nota, che “l’esclusione della possibilità di ripetere esami già superati con esito favorevole è già stata ribadita dal ministero”. In altre parole, la conclusione alla quale è giunto il Cun è che non può essere ripetuto un esame sostenuto con esito favorevole; insomma: si prende quel che si è preso e si porta a casa. Quindi, per rispondere alla domanda appena posta: se ne deve dedurre che non si può rifiutare il voto.