Ogni corso di laurea ha le sue “bestie nere”, ovvero quegli esami talmente complicati da essere (quasi) impossibili da superare. Basta pronunciare la parola Anatomia di fronte a un medico o Scienze delle Costruzioni al cospetto di un ingegnere per veder affiorare, anche ad anni di distanza, il trauma che ha determinato il superamento di quelle prove.
Ma quali sono gli esami da “bollino rosso"? Ripetizioni.it - piattaforma specializzata nelle lezioni private in tutti i livelli scolastici e universitari - li ha identificati, combinando le richieste di ripetizioni private in piattaforma e le discussioni sui principali forum.
Da Fisica a Matematica, da Medicina a Veterinaria, da Ingegneria a Giurisprudenza, ecco quali sono gli esami da evitare nei corsi di laurea più tosti con cui ci si può imbattere all’università.
Indice
- Scienze e tecnologie fisiche: occhi puntati Analisi Matematica 1 e Fisica 1
- Scienze Matematiche: Analisi Matematica 1 spaventa anche qui
- Ingegneria: Scienza delle Costruzioni fa compagnia ad Analisi
- Medicina e Chirurgia: Anatomia Umana è la prova “regina”
- Medicina Veterinaria: anatomia degli Animali Domestici architrave di tutto
- Biotecnologie/Chimica e Tecnologia del Farmaco: Chimica Organica fa la selezione
- Giurisprudenza: la laurea affonda le radici sul Diritto Privato
- Economia: Matematica per l’Economia fa paura a molti
- Scienze e tecniche psicologiche: Psicobiologia è un mondo a parte
- Lettere/Lettere Classiche: dalla Filologia Classica si salvi chi può
Scienze e tecnologie fisiche: occhi puntati Analisi Matematica 1 e Fisica 1
Il corso di laurea triennale in Scienze e tecnologie fisiche, conosciuto più comunemente come Fisica, è considerato tra le lauree più impegnative dell’intero panorama accademico italiano. Perché richiede un’associazione di fattori da non sottovalutare: una forte attitudine all’astrazione, un’eccellente padronanza matematica e la capacità di tradurre concetti teorici in modelli concreti.
Il carico di studio è elevato e cresce di anno in anno, passando dalle basi a temi come meccanica quantistica, elettromagnetismo avanzato e statistica fisica. La difficoltà non risiede soltanto nella complessità dei contenuti, ma anche nella necessità di sviluppare una forma mentis estremamente rigorosa.
I primi grandi ostacoli arrivano già nel corso del primo anno di studi e rispondono a due nomi: Analisi Matematica 1 e Fisica 1. La difficoltà dei due esami nasce dall’enorme livello di astrazione richiesto: limiti, derivate, integrali e teoremi si intrecciano con leggi della meccanica, formule e dimostrazioni.
Non basta sapere: bisogna saper applicare tutto con rigore logico, spesso in tempi molto ridotti. Un fallimento qui rischia di compromettere l’intero percorso, essendo esami fondanti - e quindi propedeutici - per tutte le discipline successive.
Scienze Matematiche: Analisi Matematica 1 spaventa anche qui
Dalla fisica alla matematica pura il salto non è così ampio. Anche il corso di laurea in Scienze Matematiche, infatti, si classifica tra le “bestie nere” degli universitari. Il percorso richiede logica formale, capacità di costruire e comprendere dimostrazioni, familiarità con strutture teoriche complesse e una notevole costanza nello studio.
Non si tratta di “fare calcoli”, ma di capire come funziona l’impianto concettuale che sorregge tutta la scienza moderna. È un corso che non concede mezze misure e che mette continuamente alla prova la solidità del proprio metodo di ragionamento.
Anche qui, è sempre Analisi Matematica 1 a dettare i tempi. Un esame che spinge a cambiare metodo di studio e che spesso fa da spartiacque tra chi è davvero portato per la matematica da chi immaginava un percorso diverso.
Non sorprende che sia considerato un passaggio “selettivo”, dal momento che mette alla prova la reale predisposizione allo studio matematico.
Ingegneria: Scienza delle Costruzioni fa compagnia ad Analisi
Dalle scienze di base si passa a un ambito applicativo, ma non per questo meno impegnativo. Che si tratti di Ingegneria informatica, meccanica, gestionale o civile, poco importa. Quasi tutte le classi di laurea attinenti a questo settore sono particolarmente impegnative poiché uniscono un’altissima densità di materie scientifiche a una forte componente applicativa.
Gli studenti devono affrontare matematica avanzata, fisica tecnica, informatica, chimica, meccanica, elettronica e molto altro, ciascuna con un proprio metodo e un proprio linguaggio.
A ciò si aggiungono esercizi complessi, progetti, laboratori e verifiche pratiche. È un percorso che richiede capacità di sintesi, problem solving e una costanza di studio che raramente concede pause.
L’ostacolo iniziale è quasi sempre lo stesso, di nuovo: Analisi Matematica, esame temuto per la complessità dei concetti e per l’elevato livello di formalismo richiesto. Nelle specializzazioni più tecniche, come civile o meccanica, il percorso si fa ancora più ripido con Scienza delle Costruzioni.
Qui non bastano memoria e calcolo: servono una solida visione spaziale, la capacità di leggere modelli strutturali e una padronanza impeccabile delle formule. È un banco di prova che misura tanto la preparazione quanto la resistenza mentale.
Medicina e Chirurgia: Anatomia Umana è la prova “regina”
Dal diritto si torna all’ambito scientifico. Il corso di laurea magistrale in Medicina e Chirurgia entra di diritto in questa speciale classifica, soprattutto per via di un esame: Anatomia Umana. Il programma è monumentale: ossa, muscoli, nervi, organi, vasi sanguigni e varianti anatomiche, senza dimenticare i rapporti spaziali e la necessità di riconoscere ogni struttura su tavole, preparati o durante le dissezioni.
È un esame che richiede memoria fotografica, metodo e una concentrazione costante su dettagli che non concedono approssimazioni. Un passaggio obbligato per diventare medici, ma anche uno dei più impegnativi dell’intero percorso.
Medicina Veterinaria: anatomia degli Animali Domestici architrave di tutto
Non solo medicina umana. Il corso di laurea magistrale a ciclo unico in Medicina Veterinaria è un’altra delle lauree più impegnative, specialmente per l’ampiezza delle competenze richieste. Si studiano anatomia, fisiologia, patologie, farmacologia e chirurgia di specie differenti, ciascuna con caratteristiche proprie.
Il peso dei laboratori, la necessità di una solida preparazione scientifica e la quantità di nozioni da memorizzare rendono il percorso particolarmente denso e complesso.
È un corso che integra teoria e pratica in modo continuo, spesso molto più di Medicina. Tra gli esami, Anatomia degli Animali Domestici è il punto in cui questa complessità emerge con più forza.
A differenza di Medicina, infatti, qui l’anatomia non riguarda un’unica specie (quella umana): occorre conoscere strutture, apparati e peculiarità di animali differenti, ciascuno con varianti che complicano ulteriormente il quadro. Serve memoria, precisione e grande capacità di osservazione.
Biotecnologie/Chimica e Tecnologia del Farmaco: Chimica Organica fa la selezione
Rimanendo nel ramo scientifico, tra le lauree più difficili troviamo due corsi di laurea affini: la triennale in Biotecnologie e la magistrale in Chimica e Tecnologia del Farmaco.
Entrambe richiedono competenze avanzate in chimica, biologia, biochimica e tecniche di laboratorio. La parte sperimentale è intensiva, richiede precisione assoluta e spesso tempi lunghi. Molte discipline prevedono un livello di astrazione elevato, soprattutto nella chimica organica e nella biochimica strutturale. Sono percorsi che uniscono teoria complessa e manualità, e che non permettono lacune nelle materie di base.
Il tallone d’Achille degli studenti di Biotecnologie e dei futuri farmacisti ha un nome ben preciso: Chimica Organica. È una materia densa, stratificata, ricca di dettagli: reazioni, meccanismi, gruppi funzionali, stereochimica.
Più che una semplice “lista da studiare”, è un sistema logico da comprendere e interiorizzare. Chi non ha basi solide fatica a tenere il passo, e non a caso è uno degli esami con più ritiri e bocciature.
Giurisprudenza: la laurea affonda le radici sul Diritto Privato
La difficoltà del corso di laurea magistrale a ciclo unico in Giurisprudenza sta, invece, nell’enorme quantità di materiale da conoscere e nella necessità di applicarlo in modo critico. Norme, codici, principi, eccezioni: il diritto è un sistema complesso che richiede memoria, logica argomentativa e un linguaggio preciso.
Gli esami orali e la continua necessità di interpretazione rendono il percorso particolarmente impegnativo per chi non ha una naturale predisposizione al ragionamento giuridico. E per gli studenti di Giurisprudenza il banco di prova decisivo arriva praticamente subito: è Diritto Privato.
L’esame copre un insieme vastissimo di istituti: contratti, obbligazioni, responsabilità, proprietà, famiglia. Memorizzarli non basta: occorre interpretarli, combinarli, applicarli ai casi concreti. È un esame che mette alla prova tanto la preparazione quanto la capacità di applicare le norme alle diverse fattispecie giuridiche.
Economia: Matematica per l’Economia fa paura a molti
Economia non è solo modelli di mercato o analisi aziendale da osservare e interpretare. A differenza di quanto spesso si creda, i corsi di laurea di quest’area, specialmente nelle declinazioni Scienze dell’Economia e della Gestione Aziendale (L-18) e Scienze Economiche (L-33), sono impegnativi soprattutto per la forte componente quantitativa: matematica, statistica, micro e macroeconomia richiedono metodo, logica e una buona dimestichezza con l’astrazione.
Anche le discipline più “teoriche”, comunque, implicano la capacità di interpretare modelli e fenomeni complessi. L’eterogeneità delle materie obbliga, poi, a un approccio multidisciplinare, mentre il taglio tecnico-analitico rappresenta uno degli ostacoli principali.
L’esame che, in questo settore, crea maggiori difficoltà è probabilmente Matematica per l’Economia (o i suoi equivalenti: Matematica Generale, Matematica Finanziaria).
Il problema, qui, sta nel salto richiesto: non si tratta solo di risolvere equazioni, ma di applicarle a modelli economici complessi che intrecciano analisi matematica, algebra lineare, ottimizzazione ed equazioni differenziali. È spesso il collo di bottiglia del triennio, soprattutto per chi non proviene da percorsi scientifici.
Scienze e tecniche psicologiche: Psicobiologia è un mondo a parte
I corsi di laurea in Psicologia - triennale (L-24) e magistrale (LM-51) - sono molto più ostici di quanto suggerisca la percezione comune. Accanto alle discipline umanistiche, infatti, compaiono neuroscienze, statistica, psicometria, biologia e fisiologia.
La complessità deriva proprio dall’integrazione costante tra ambiti molto diversi, che richiedono sia capacità analitiche sia una forte predisposizione metodologica. È un corso che pretende rigore scientifico, precisione e un elevato grado di interdisciplinarità.
E, pur essendo letta nell’immaginario collettivo come una laurea a prevalenza umanistica, Psicologia presenta uno degli esami più tecnici in assoluto: Psicobiologia. È qui che si incontrano neuroscienze, biologia, fisiologia e modelli psicologici. Lo studente deve comprendere come il sistema nervoso, gli impulsi elettrochimici e le strutture cerebrali generino comportamenti, emozioni e processi cognitivi. Per chi non è abituato alle materie scientifiche, può rivelarsi un ostacolo particolarmente impegnativo.
Lettere/Lettere Classiche: dalla Filologia Classica si salvi chi può
Laurearsi in Lettere significa affrontare volumi di studio imponenti, lingue antiche, testi complessi, analisi filologiche e interpretazioni che richiedono sensibilità linguistica e competenza storica.
In particolare, il corso di laurea triennale in Lettere Classiche (L-10) è considerata tra le più impegnative dell’area umanistica perché richiede la conoscenza approfondita di greco e latino e la capacità di lavorare su testi spesso difficili, frammentari e ricchi di varianti. È, perciò, un percorso che richiede pazienza, metodo e un forte rigore intellettuale.
L’esame che incute più timore? Non ci sono dubbi: Filologia Classica. Si tratta di leggere e tradurre testi in greco e latino, analizzare varianti, ricostruire la storia dei manoscritti: un lavoro minuzioso, quasi “artigianale”, che mette alla prova sia la solidità delle conoscenze linguistiche sia la capacità di interpretazione e il ragionamento logico.