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La loro storia e i piani per il futuro
Rania Mansour e Haj-Salih Omar saranno proclamati dottori presso l'Università Ca' Foscari di Venezia nel corso di ben due cerimonie: la prima avrà inizio alle ore 10:00, mentre la seconda inizierà invece alle 13:30. Durante queste due celebrazioni interverrà la Rettrice Tiziana Lippiello, alla quale faranno seguito i saluti istituzionali delle autorità. Successivamente verranno consegnati i diplomi di laurea triennale agli studenti della sessione straordinaria bis 2020-21 e della sessione estiva 2021-22 che hanno completato i corsi di studio triennali.Sarà dunque un giorno particolarmente speciale per Rania Mansour, 46 anni, in Italia dal 1996, che riceverà la laurea triennale in Lingue Società e Culture dell'Asia e dell'Africa Mediterranea, e che ha raccontato a Il Gazzettino l'idea di tornare a studiare: "Quando mi sono sposata e mi sono trasferita con mio marito a Mestre, dove lui lavorava dopo essersi laureato in Architettura allo Iuav - racconta Rania - Ho scelto di dedicarmi completamente all'educazione dei miei tre figli. Ma ho sempre coltivato il sogno di riprendere a studiare". A distanza di tanti anni, e con l'appoggio di tutta la famiglia, ha deciso di intraprendere un percorso che giovedì si concluderà con la proclamazione a San Marco.
La strada verso la laurea non l'ha però percorsa da sola, ma anzi, arriverà al traguardo insieme a figlio Omar Haj-Salih, che giovedì riceverà la laurea in Business Economics and Management nel medesimo ateneo: "È stato grazie alla sua determinazione che ho trovato il coraggio di iniziare sottolinea ed è ancora grazie al suo impegno che siamo riusciti a laurearci nella stessa sessione".
Rania e il figlio hanno frequentato l'Università durante gli anni della pandemia: "Le lezioni da remoto sono state per certi versi un aiuto, perché mi hanno permesso di organizzare meglio le altre attività di famiglia, ma ho sentito la mancanza dell'atmosfera che si respira nelle aule. Oggi, che ho iniziato il corso di laurea magistrale, non potrei fare a meno di vivere l'Università".
Infatti, i due, anche se ancora non sono stati ufficialmente proclamati dottori, già pensano al prossimo obiettivo di laurea magistrale: "Sono molto contenta di questa scelta, non è mai troppo tardi per realizzare un sogno. Il mio sogno è costruire un ponte che possa avvicinare l'Italia e la Siria attraverso progetti culturali tra i due Paesi, che si fondino sulla conoscenza e il rispetto tra culture diverse".