Esami da incubo: "Non si faccia più vedere", "Sarebbe stato meglio non si fosse mai iscritto". Le frasi dei prof contro gli studenti

Se l'università è un viaggio, a volte sembra di camminare controvento. 

In un percorso già pieno di sfide, ci si aspetta che i professori siano lì per incoraggiare e dare supporto, ma cosa succede quando invece sono i primi a remarti contro? 

Pensa di trovarti davanti a un esame e sentirti dire dal professore: “Era meglio se non ti fossi iscritto a questo corso di laurea”.

È proprio quello di cui si discute in un acceso post su Reddit: “Vi è mai capitato?”, chiede l’utente nel post, “Come avete reagito?”. 

“Con questa preparazione deve sperare in un parente per trovare lavoro”

Il post su Reddit tocca una corda sensibile, e i commenti non sono mancati. “Durante un esame orale”, racconta un utente, “sto prof (noto per l'eloquio aggressivo) a un certo punto mi interrompe e mi chiede ‘ma lei ce l'ha qualcuno - che ne so, uno zio - che ha un'azienda? Glielo chiedo, perché con questa preparazione deve sperare in un parente per trovare lavoro’”.

Il finale è surreale: il docente che telefona all’assistente con cui lo studente aveva fatto l’orale sulla prima parte un paio d’ore prima. Una prima parte che “fortunatamente era andata molto bene”.

Ma a quanto pare il prof smentisce ogni aspettativa: “Senta”, dice allo studente, “io non so cosa fare. Le darei di più, ma il mio collega mi dice che ha fatto uno schifo nell'orale sulle attività di laboratorio. Le va bene un 27?”. 

Lo studente firma e va a farsi uno “spritz celebrativo”.

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“Sei alto, dovresti darti alla pallavolo”

“Analisi C al terzo anno di mate, uno degli esami più difficili del corso”, racconta un altro utente. 

“Prima di farlo guardo l'esame della ragazza davanti a me che si trasforma in una cascata di insulti”. Un preludio non molto incoraggiante. “In ogni caso anche il mio esame è un'ora (contata giuro) di insulti. Non ero preparato al meglio ma neanche un idiota. In ogni caso durante sta tortura mi chiede se sono veramente iscritto a mate. Dopo avergli detto di sì mi disse che siccome sono alto dovrei darmi alla pallavolo”.

Eppure, anche questo esame si conclude in modo inaspettato: voto 27.

“Chi non frequenta è inutile che si iscriva all'università”

Un altro utente conferma: “Sentito dire dalla prof di geografia umana, la quale covava un odio profondo per i non frequentanti e li bocciava praticamente tutti”. 

E non ci andava proprio leggerissima: “Disse che chi non frequentava era inutile che si iscrivesse all'università”. 

Ma lo disse alla persona sbagliata: “Questa studentessa aveva 40 anni, mamma e con un lavoro full-time”.

“Lei sembra rit***ato”

“Mi capitò all’esame di Matematica Discreta, uno dei più tosti”, riporta qualcun altro. “Praticamente stavo facendo l’orale (tra l’altro non con il professore del corso, ma con il suo assistente), mi boccia e mi dice ‘lei sembra rit***ato, forse era meglio se si fosse iscritto a un altro corso di laurea’”. 

Conclude l’utente: “Beh ora un anno dopo posso dire di aver seguito il suo consiglio haha”.

“Le do 18 ma non si faccia più vedere”

Ultimo esame per la triennale in ingegneria elettronica, sbaglio delle cose, altre proprio non le sapevo, prof che mi fa: ‘Le do 18 ma non si faccia più vedere e non faccia mai più elettronica in vita sua’”. 

Parole pesanti, che però non inficiano il percorso universitario dello studente: “E niente, preso gli insulti, presa la triennale, insistito con l'elettronica in magistrale, laureato con lode e quel prof si può benissimo fot***e visto che ci vivo con l'elettronica ora”. 

“Se non sai l’equazione di Henderson-Hasselbalch non potrai mai fare il medico”

Un racconto da Medicina: “Un assistente all’esame di chimica, primo anno della facoltà di medicina, mi disse che se non sapevo l’equazione di Henderson-Hasselbalch su acidi e basi non avrei mai potuto fare il medico”. 

Parole difficili da digerire: “L’ho guardato tipo attonita, era il mio primo esame e non sapevo onestamente che dirgli”

Il prof esausto: “Ma chi me l'ha fatto fare, devo cambiare lavoro”

C’è spazio anche per racconti esilaranti (almeno da un certo punto di vista: “Esame di Fondamenti di scienze della terra a Scienze geologiche, orale: un mio amico che era andato dopo di me, che ero andato discretamente bene, fa una scena effettivamente davvero penosa, non sapendo praticamente neanche le cose base”.

A spiazzare è la reazione del docente, allo stremo della pazienza: “A un certo punto nel silenzio il prof si alza, si fa un paglino e va a guardare fuori dalla finestra esordendo con: ‘ma chi me l'ha fatto fare, devo cambiare lavoro’”. 

E la storia si conclude con un contentino: “Per pietà (siccome l'aveva già bocciato) gli mise 18 essendo l'ultimo appello della sessione”.

“Non credo che ingegneria faccia per lei” - “Non credo che insegnare sia adatto per lei”

“A me direttamente non è mai stato detto, però ho avuto un professore in Analisi II che spesso e volentieri diceva di fronte agli alunni, dopo aver corretto un loro compito senza farsi troppi problemi ‘non credo che ingegneria faccia per lei’”. 

Ragiona l’utente: “Di per sé penso che se detto nel modo giusto può anche essere giusto per aiutare lo studente ad indirizzarlo verso un indirizzo o per fare capire che essere ingegnere non è un obbligo, certo che un professore che fa certe affermazioni basandosi solamente su un esame oppure dicendolo in modo arrogante non credo che insegnare sia adatto a lui”. 

“Meglio che suo figlio cambi scuola, non è adatto al liceo scientifico”

Non solo università: “A me è successo con la professoressa di matematica e fisica al liceo (odiata da tutti, faceva piangere le ragazze)”, racconta un altro studente. “Disse a mio padre che era meglio che mi cambiasse scuola (facevo il liceo scientifico) perché non ero adatto”.

“L'anno dopo cambiò professoressa perché il preside la teneva massimo 1 anno nella stessa classe. Arriva una nuova (molto brava) e i miei voti schizzano dal 3 all'8 per matematica e fisica”.

E all’università? Laureato in Fisica.