Esami impossibili: i fantastici 4 a Giurisprudenza

Milano: una città poliedrica e vivace, sede della Borsa e capitale della Moda. Questo suona come un invito a nozze per migliaia di liceali che decidono di iscriversi all'università. E così, fitta tra top manager, modelli ed estrosi designer, ecco la popolazione studentesca.

L'Università degli Studi di Milano è nota in tutta Italia per essere molto attiva dal punto di vista delle manifestazioni e dei concorsi, e la sua facoltà di Giurisprudenza è una delle più conosciute d'Italia sia per nomi noti dei professori sia per numero di studenti: verrà quindi spontaneo domandarsi quali siano, e perché, gli esami più difficili della Facoltà di Giurisprudenza della Università Statale di Milano secondo gli studenti.

#4 Procedura Civile
L'esame per eccellenza, si piazza tra i più difficili anche alla Statale di Milano: programma immenso e tecnicissimo, rende la vita difficile anche agli studenti meneghini.

#3 Diritto Civile
Anche il Diritto Civile sostanziale non è da meno rispetto al processuale: l'elemento caratterizzante è il programma vastissimo e ricco di argomenti. Un'ulteriore difficoltà potrebbe essere data dalla quasi impossibilità di frequenza: spesso il numero dei frequentanti supera quello dei posti disponibili in aula, rendendo davvero difficile seguire le lezioni per molti studenti.

Una divertente scena che potrebbe capitare a tutti

#2 Diritto Commerciale Progredito
Il diritto commerciale è di per sé una materia complessa: vasta, “ibrida”, ricca di nozioni che spesso sembrano simili ma in realtà la confusione tra loro implica la bocciatura per direttissima. Diritto commerciale progredito è, per gli studenti della Statale, uno degli esami più difficili.

#1 Diritto Privato
Il primo degli esami strettamente giuridici viene visto da molti come uno dei più difficili: sicuramente è anche perché, essendo il primo, comporta che lo studente si interfacci per la - appunto - prima volta con molte delle difficoltà del diritto: linguaggio giuridico, codice, leggi, definizioni, schemi e milioni di pagine di appunti sono concetti che appaiono come per magia tra i pensieri della spensierata matricola... Che sia per questo che si dice “dato privato, mezzo avvocato”?

Andrea Buticchi
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