
Poco conosciuta e ritenuta a volte l'ultima spiaggia per gli studenti senza bussola e presi dalla briga di dover pur studiare qualcosa, questo cdl è invece una grande opportunità.
CULTURA UMANISTICA: PREMESSA
Conservare il patrimonio nazionale e internazionale in un modo sicuro e del tutto innovativo, archiviare sempre meglio biblioteche di rilevante importanza e ricche di conoscenza, creare nuovi approcci all'utilizzo e alla sopravvivenza dello scibile umano: su questo e molto altro ancora si propone di formare i suoi studenti un corso di laurea tutto nuovo, quello in Informatica Umanistica. Se, come molti a cui ne ho parlato, siete ancora confusi e non sapete bene di che diamine si tratti, lasciate che vi dia una visione più chiara una volta per tutte.CULTURA UMANISTICA: ISTRUZIONI PER L'USO
Poco conosciuta e ritenuta a volte l'ultima spiaggia per gli studenti senza bussola e presi dalla briga di dover pur studiare qualcosa, questo cdl è invece una grande opportunità per sviluppare congiuntamente salde conoscenze su due fronti opposti e complementari, quello linguistico-letterario e quello informatico (lato più scientifico). Costituita nel 2002 e unica in Italia ( e non solo, all'estero è conosciutissima sotto il nome di Digital Humanities o Humanities Computing, che rende ancora meglio l'oggetto di interesse del corso; solo nel Regno Unito il cdl è attivo ad Oxford, alla UCL, al King's College e nelle università di Nottingham e Birmingham ), l'informatica umanistica nasce dall'idea di unire i corsi mutuati tra quelli della facoltà di Lettere e filosofia e dell'ex-facoltà di Scienze matematiche, fisiche e naturali.CULTURA UMANISTICA: CONTESTO STORICO
Fin dal XVIII secolo, tuttavia, c'è sempre stato un netto sentimento di pregiudizio tra una sfera e l'altra: dopo la grande rivoluzione scientifica iniziata da Copernico e Galilei, i razionalisti consideravano la letteratura, la poesia e le affiliate come puro ornamento illogico e non razionalmente analizzabile, mentre riconoscevano come 'belle arti' solo le scienze fisico-matematiche, rifiutando i prodotti umanistici. Ma, si sa, i tempi son cambiati e la necessità di applicare le nuove tecnologie all'ernorme bagaglio culturale che la società umana si porta dietro, ha portato gli studenti iscritti a tale corso a dover diffondere i propri neuroni in entrambi i lobi del proprio cervello, spaziando nella preparazione universitaria dalla linguistica italiana alla progettazione web, dalla letteratura contemporanea a basi di dati, dal temuto esame di Fondamenti teorici all'introduzione agli studi storici, materia a mio parere utilissima per un approccio più critico e flessibile alla letteratura, all'arte e alle lingue e qualsivoglia altro ambito umanistico.CULTURA UMANISTICA: INFORMATICA UMANISTICA CORSO DI LAUREA
Insomma, una combinazione di ambiti di studio volta a creare persone con una solida ed ampia base umanistica ( in particolare linguistica-letteraria ) da poter maneggiare e leggere in chiave nuova attraverso la forte preparazione in linguaggi informatici e grafici. Nonostante ( e da frequentante, ahimè, lo ammetto ) l'organizzazione dei vari corsi ancora fatichi a rimanere stabile vedendo cambiamenti improvvisi di aule e orari che non fanno altro che innervosire gli studenti, fuori-sede e non, focalizziamoci insieme sui punti centrali che rendono l'informatica umanistica una delle innovazioni più funzionali al rapido passo dell'era tecnologica.