
Immagina di trovarti a un passo dal mollare tutto. L’università, che doveva essere la strada giusta per costruire il tuo futuro, sembra ormai diventata una trappola da cui non sai più come uscire. E in tutto questo c’è una cosa in particolare che fa davvero paura: il pensiero di doverlo dire ai tuoi genitori. Quegli stessi genitori a cui hai detto una bugia di troppo e che adesso credono che sei al passo con gli esami quando in realtà non è affatto così.
È esattamente questo il dramma che sta vivendo uno studente di 21 anni, il cui sfogo ha fatto la sua comparsa su Reddit. Al terzo anno di Lettere, con una valanga di esami arretrati e la voglia di continuare gli studi ormai esaurita, il ragazzo non sa come muoversi per confessare il suo stato d’animo ai genitori: “Si sono fatti il c**o per pagarmi la retta, l'affitto, le spese quotidiane, e sento di averli sfruttati”, scrive nel post. “Non voglio che mi giudichino per questo ennesimo fallimento”.
Il post dello studente: “Sono a un passo dalla rinuncia agli studi, ma non so come dirlo ai miei”
Prima di tutto lo studente si presenta, mettendo subito sul piatto la sua situazione universitaria: “Ciao, sono un ragazzo di 21 anni, iscritto al terzo anno della facoltà di lettere. Tra il primo ed il secondo anno sono passato da lingue a lettere, probabilmente la più grande str***ata della mia vita, e dunque l'anno scorso mi son ritrovato con tutti gli esami del primo anno da recuperare + quelli del secondo da dare”.
Continua a spiegare lo studente: “A causa di vari problemi psicologici e personali, non ho frequentato moltissime lezioni, e ciò mi ha penalizzato gravemente. Ho in totale 5 esami dati, non menzionerò nemmeno il totale degli esami ancora da dare”.
Ma il vero problema è soprattutto un altro: “Inoltre ho fatto l'errore (gravissimo) di mentire ai miei riguardo agli esami: pensano che io sia quasi alla pari con i miei colleghi”.
Quindi, riassumendo: “Ora mi trovo così, al terzo anno di una facoltà che non mi fa impazzire, con una valanga di esami arretrati, ad un passo dal dare la rinuncia agli studi. Il problema è che non so come dirlo ai miei”. A rendere tutto più complicato sono dunque i sensi di colpa: “Si sono fatti il c**o per pagarmi la retta, l'affitto, le spese quotidiane, e mi sento come una m***a per averli sfruttati in questo modo. Non voglio che mi giudichino per questo ennesimo fallimento”.
“Scusate per lo sfogo, questa cosa mi sta divorando dentro da mesi”
Nel frattempo, scrive ancora lo studente: “Sto effettivamente cercando un lavoro, ma per ora non ho avuto molta fortuna, in quanto non ho alcuna esperienza. Non voglio tornare a vivere con i miei (questo è un altro paio di maniche) e sto valutando di iscrivermi ad un corso di formazione professionale, magari in cucina o cose affini”.
“Scusate per il piccolo sfogo”, conclude il 21enne, “ma avevo bisogno di esternare questa cosa che mi sta divorando dentro da mesi. Qualsiasi consiglio (o anche critica costruttiva) è ben accetto”.
I commenti al post: “Non sei un fallimento, hai fatto un errore, e l’errore consiste nella serie di bugie dette ai tuoi”
Tanti i commenti sotto al post: “Non sei un fallimento”, scrive qualcuno. “Detto ciò fermati un attimo e pensa a cosa devi fare. Lettere, lingue e cucina sono troppo differenti. Aspetta prima di buttarti in una nuova cosa”
Qualcun altro è un po’ più severo: “Diciamo che vivere a scrocco 3 anni senza fare nulla non è il massimo”.
Ma la maggior parte degli utenti è più comprensiva, e cerca di affrontare la situazione con la giusta razionalità: “Guarda che hai SOLO 21 anni, hai tutta la vita davanti e avresti TUTTO il tempo per ripartire da zero con una nuova laurea o altro nuovo percorso. Ciò che devi fare è prima di tutto chiarirti con te stesso su cosa vuoi davvero fare”. E poi ancora: “Riguardo i genitori, fai così: prendi in mano la carta d'identità, verifica quanti anni hai e poi inizia a renderti conto che non sei un minorenne e che hai ormai, da un pezzo, l'età per essere una persona matura e responsabile. Comportati come tale: parlane con i tuoi genitori. Facile o difficile che sia, oggi dipendi da loro ed è giusto che tu sia onesto e sufficientemente maturo da dire che hai fatto un errore e che ti stai attrezzando per risolverlo. Nota: errore, non fallimento. E l'errore consiste nella serie di bugie dette ai tuoi”.
E poi un consiglio da un’altra prospettiva, quella genitoriale: “Diglielo e basta, come fece mio figlio con me. Mi è dispiaciuto tanto, ma la vita è la sua ed è giusto che faccia le sue scelte, così come è giusto che tu faccia le tue. I tuoi genitori capiranno”.
I consigli di chi già ci è passato: “Fermati, fattelo dire da uno che ha mentito ai genitori al punto di dirgli di essersi laureato”
Ma la sua non è una storia isolata. Sono tanti gli studenti che sentono di aver perso il controllo della propria vita universitaria e altrettanti quelli che hanno intenzione di mollare gli studi o che più volte hanno cambiato strada. “Tesoro, ho 26 anni e sono appena stata ammessa a infermieristica, non sei un fallimento assolutamente. Ho fatto l'errore di iscrivermi 2 volte a lettere moderne per non arrecare delusioni ai miei nonostante non fosse la mia strada”.
Qualcun altro commenta: “Ero nella tua situazione. Non cadere nella tentazione di provare a mentire ancora per salvarti, o di omettere informazioni”.
E infine: “Amico mio, fattelo dire da uno che ha mentito ai genitori al punto di dirgli di essersi laureato... fermati, trova la tua indipendenza; vai a lavorare e pagati da solo la tua vita a costo di fare il lavapiatti, di emigrare per o andare con coinquilini o QUALSIASI cosa sia necessaria per raggiungere questo obiettivo in modo onesto e sano”. Conclude l’utente: “NON ANDARE avanti su questa strada, ogni giorno che passa ti stai scavando una fossa più profonda che sarà sempre più difficile da scalare”.