
Intraprendere un percorso accademico significa ritrovarsi costantemente a dover dimostrare le proprie conoscenze davanti a professori, assistenti e spesso anche di fronte agli altri compagni di corso.
Proprio per questo sempre più studenti devono fare i conti con l'ansia da prestazione, che spesso li porta a vivere con difficoltà tutti gli anni universitari. Cosa si può fare in questi casi? Scopriamo i consigli per superare l’ansia da prestazione all’università.
Indice
Cos’è l’ansia da prestazione?
Sudori freddi, mani che tremano, gola secca e nausea questi sono i principali sintomi dell’ansia da prestazione, una fastidiosa condizione che porta chi ne soffre a temere di fallire in un compito ancora prima di iniziare ad eseguirlo. Si tratta di un disturbo psicologico che genera una serie di risposte fisiologiche, cognitive e comportamentali. Almeno una volta nella vita, soprattutto a scuola o all’università, tutti ci siamo ritrovati a soffrire di ansia da prestazione ma, anche se si tratta di un disagio diffuso, non vuol dire che sia facile da affrontare.
Gli effetti dell’ansia da prestazione
Esprimersi e parlare davanti a una o più persone è l’incubo di chi soffre di ansia da prestazione. Soprattutto se la persona con cui dobbiamo avere a che fare è un professore universitario che ci sta esaminando, la tensione è al massimo. Per questo, gli esami orali sono il peggior nemico di molti studenti, che, oltre a dover ricordare tutto ciò che hanno imparato per prendere un buon voto, devono anche avere a che fare con emozioni molto difficili da gestire. Non importa quanto sia buona la loro preparazione, l’ansia rischia sempre di giocare un brutto tiro e di mandarli in tilt, compromettendo il risultato dell'esame.
Cosa fare in caso di ansia da prestazione prima di un esame
Come scritto in precedenza, il momento prima dell’esame coincide con quello in cui l’ansia da prestazione raggiunge il suo picco. La paura di ciò che si sta per affrontare rischia di avere conseguenze negative sull’esame e di influenzare tutto il percorso universitario, ma per fortuna ci sono alcune semplici tecniche che possono alleviare l’ansia. Ecco cosa fare prima di un esame:
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Metabolizza l’ansia come emozione. Come insegna Inside out, tutte le emozioni sono importanti e hanno una loro utilità. Anche l’ansia, a piccole dosi, può spronarti a dare il meglio durante un esame. Impara ad accettarla allo stesso modo delle altre emozioni.
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Prenditi cura della tua persona. Nei giorni che precedono l’esame concentrati sul tuo benessere oltre che sullo studio. Fai il pieno di energie: mangia in modo salutare e assicurati di dormire il giusto numero di ore. Prenditi del tempo da dedicare allo svago e prenditi alcune pause dai libri. Ricorda che in caso di ansia l’attività fisica può essere un alleato prezioso per tranquillizzarti e darti la giusta carica.
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Accetta il fatto di non poter controllare tutto. Molto spesso l’ansia da prestazione dipende dall’incapacità di prevedere con certezza cosa accadrà in futuro. Il consiglio che ti diamo, quindi, è di concentrarti solo sul presente e su quello che dipende effettivamente da te. Il professore sarà particolarmente severo? Ti farà l’unica domanda che non sai? Sono domande senza risposta che non fanno che alimentare la tua preoccupazione. Focalizzati sullo studio e dai il meglio di te.
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Smetti di immaginare scenari catastrofici. Se già prevedi che il professore ti boccerà, compromettendo per sempre il tuo percorso verso la laurea, sappi che questo non è l’approccio giusto. Nessuno è in grado di prevedere il futuro, perciò smetti di pensare all’epilogo più tragico che ti viene in mente e prova ad essere più positivo. Cerca di distrarti e non permettere a queste ipotesi di metterti in difficoltà.
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Prova a cambiare prospettiva. Prova a vedere l’esame semplicemente come un incontro tra due persone mature che si rispettano a vicenda e che si confrontano su un argomento accademico.
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Il risultato dell’esame non ti definisce. Una bocciatura o un voto basso non ti rendono meno intelligente dei tuoi compagni di corso. Durante un esame possono entrare in gioco tantissime variabili, che possono condizionare il risultato finale e non tutte dipendono dalla tua preparazione.
- Rifletti: tra due settimane ti importerà ancora così tanto? Immagina cosa succederà una volta che l’esame sarà concluso. Sarà stata una delle tante tappe che segneranno il tuo percorso accademico e probabilmente ti pentirai di essere stato così tanto male per questo. Ridimensiona il problema e prova a goderti al massimo gli anni universitari.