7' di lettura 7' di lettura
Le 7 tipe al volante che ti è capitato di incontrare almeno una volta nella vita articolo

Esistono sul serio? Pregiudizio o realtà? Scoprite le tipologie di tipe al volante e diteci se le avete viste circolare per strada.

Fin da bambini ci bombardano la testa con detti e proverbi frutto della saggezza popolare.
Uno dei più comuni recita “Donna al volante, pericolo costante” ed è uno dei luoghi comuni che le donne di mezzo mondo tentano di sfatare ogni giorno, sebbene numerosi ostacoli facciano da impedimento al raggiungimento di tale obiettivo.
Uno tra i tanti consiste nel fatto che, come diceva Albert Einstein, “È più facile spezzare un atomo che un pregiudizio”: se un uomo pensa che la donna non sia in grado di guidare, sarà matematicamente impossibile riuscire a fargli cambiare idea.
Poi, però, capita che sono alcuni esemplari del sesso femminile che fanno di tutto, come se alla fine si potesse vincere un qualche premio, per alimentare lo stereotipo con alcuni comportamenti alla guida che hanno dell’inverosimile.
Quale sia la verità in tutto questo non ci è dato saperlo: forse basterebbe semplicemente “Godersi il viaggio senza pensare alla destinazione”, come sostiene Goodyear, e smetterla di ergersi a sapientoni della guida che sanno solo giudicare i comportamenti degli altri. O forse si può più semplicemente riderci su passando in rassegna le tipe al volante più caratteristiche che si possono incontrare per strada. Conoscete qualcuna che rientri nella categoria?

1. La mummia

La sua espressione arcigna potrebbe trarvi in inganno: l’impressione generale è che ce l’abbia con il mondo intero, in realtà quello sguardo così gelido e fisso verso l’orizzonte è solo la conseguenza della sua estrema concentrazione sulla strada. Prende la guida come una estremamente cosa seria, talmente seria che a volte si dimentica che in macchina con lei ci sono altre persone. Ma lei non può distrarsi: la sua bocca non emette alcun suono, la radio è bandita dalla sua vettura, il primo essere umano che si permette di fare uno starnuto viene automaticamente espulso. Lei deve solo guidare e basta, è tutto ciò che conta.

2. Quella che sogna ancora di fare la cantante

Le colonne sonore che hanno segnato il corso della sua vita sono il sottofondo perfetto mentre è in viaggio. Conosce ogni singola parola di quei brani e la macchina diventa il suo palcoscenico dove può esibirsi in tranquillità senza che nessuno la disturbi. Meglio non beccarla, con il finestrino aperto in piena crisi con il fidanzato: le sue incredibili doti canore saranno ripetutamente interrotte da singhiozzi e immotivati attacchi di isteria.

3. La Make Up Artist di turno

La mattina non fa mai in tempo al alzarsi e dunque non trova il modo per applicare quella spessa coltre di trucco che la trasforma all’improvviso in ciò che desidera. Per questo motivo la trovi lì, ferma al semaforo, che armeggia con matite, correttore e mascara, cercando di non cavarsi gli occhi per la fretta. La leggenda narra che le più temerarie siano in grado di mettersi l’eyeliner mentre stanno guidando.

4. L’irascibile

Sarà che è proprio in macchina che esplodono tutte le frustrazioni della gente e vengono incanalate in insulti a caso contro il genere umano, ma quando una donna si arrabbia al volante è arrivato il momento di rimanere a casa o, se proprio si deve uscire, di andare per una volta a piedi. Il clacson è la sua valvola di sfogo preferita, accompagnato sempre da imprecazioni edulcorate solo dal fatto che in mezzo al frastuono del traffico nessuno riesce a sentirle. Il gesto dell’ombrello e il dito medio sempre in su sono le sue armi di battaglie più pregiate.

5. L’ansiosa

Controlla almeno 3 volte di essersi allacciata la cintura, pensando che quello che l’aspetterà in strada equivale alla sensazione che si prova quando ti trovi sulle montagne russe. Pulisce in continuazione tutti gli specchietti per il timore che qualche moscerino di troppo possa in qualche tragico modo oscurarle la visuale e impedirle di prevenire qualche oscura minaccia. La velocità media è di 20 km/h, con il sedile rigorosamente attaccato al volante, i finestrini chiusi e la sicura messa. Se qualcuno la cerca al telefono ovviamente non risponde, neanche se la sua auto è dotata di altoparlante Bluetooth.

6. Va bene tutto, ma il parcheggio no

E poi arriva lei, che sa cos’è il cambio e come funziona, che rispetta i limiti di velocità ma non esagera con la lentezza, che tutto sommato riesce a destreggiarsi senza problemi nella bolgia del traffico cittadino, ma che ha essenzialmente un gravissimo problema: non ha la minima percezione degli spazi che la circondano e non ha un briciolo di senso della misura. Quando arriva il momento di parcheggiare è un dramma: graffi, paraurti distrutti in pochi secondi, finestrini rotti, freni che stridono di continuo. Anche la lisca di pesce è problematica, a meno che il parcheggio non sia del tutto privo di vetture.

7. Il miracolo

Infine arriva l’ultima eroina delle quattro ruote: quella che effettivamente sa guidare bene e alla quale gli altri automobilisti fanno un baffo. È avventurosa, impetuosa, amante dell’asfalto: ne apprezza l’odore, la sinuosità, il colore. È persino esperta di pneumatici: sa tutto resistenza al rotolamento e resa chilometrica e se non fa il cambio gomme estivo/invernale al momento giusto diventa una belva! Insomma una vera nerd.