
Il fine settimana è un appuntamento romantico per tutti coloro pronti alla solita macchinata ignorante in visita alle principali città italiane!
Venerdì sera. Libri completamente chiusi. Esami fatti (piuttosto male, ma un paio di 18 ce li siamo portati a casa). Week end alle porte. La primavera in totale apertura verso di noi e verso quello che ci spetterà nei prossimi due giorni. Siamo tutti pronti per la classica macchinata ignorante che chissà dove ci porterà. Diciamoci la verità, tutti noi, studenti universitari e non, viviamo per momenti come questi: i fine settimana alla volta della scoperta italica, tra le città più belle del Belpaese.Non necessariamente grandi città e nemmeno piccoli centri rinomati. L'importante è stare in compagnia, ma per godersi il viaggio è essenziale anche avere il pneumatico giusto e la tipologia di persone che ti accompagna durante il percorso. Solo con una giusta amalgama la macchinata ignorante può definirsi tale. Se avete tutti gli ingredienti indicati in questa lista allora potete forgiarvi di tale titolo.
Provate a riconoscerli tutti.
1. Mister Obama
Se la partenza è programmata alle 6 del sabato mattina in direzione mare, sappiate che ‘Mister Obama’ (in onore della superba prestazione di Berlusconi qualche anno addietro, ndr) è elemento imprescindibile di ogni macchinata ignorante. Un assoluto scassapalle esagitato, classico italiano in vacanza nelle città estere che vuole farsi riconoscere a suon di urla che per la gente del luogo tende a sembrare aramaico. Ma in fondo se non hai quello che ti movimenta le giornate con la sua carica mostruosa non è una macchinata ignorante per eccellenza!
2. L'esattore
Più che ignorante, ragioniere. Non ti fa passare un singolo centesimo se non previsto. Telepass, benzina, spese&commissioni varie sono già state messe in bilancio ancor prima del viaggio. Se c’è già qualcosa all’interno della macchina (solitamente non guida lui) comincia a fare un censimento in base ai metodi LIFO&FIFO. Appassionato stranamente di economia aziendale, se tenti di fare il furbo dicendo la classica frase: “Raga, ho 5 euro… poi al resto del viaggio ci regoliamo e vi do i restanti”, sei già morto in partenza. Dovete smezzare 100 euro in 3? Allora dovete sborsare 33,33333333 euro a testa. E li vuole tutti i 0,333333€. Omicidi previsti quando si parla della copertura dello 0,011111111 centesimi per raggiungere la giusta quota di 100. AMEN a tutti.
3. Snorlax
Occhio. Non è obbligatorio avere uno Snorlax all’interno della macchinata ignorante, ma raccomandabile se volete avere un compagno di giochi da poter colorare a vostro piacimento… tanto se ne starà lì inerme con la bocca spalancata, appoggiato al finestrino con la bavetta che fuoriesce. Ed è proprio in quei momenti che tu e i tuoi amici potete finalmente liberare il Vincent Van Gogh che c’è in voi con i classici disegni non propriamente romantici sul viso del malcapitato Pokemon.
4. Il Gascoigne
“Invisibile”, “La morte nera”, “L’ombra assassina”. Non importa che nome abbiano certi cocktail, lui se li è bevuti tutti. Il “Gascoigne” del gruppo, soprannome affibbiatogli dopo anni e anni di esperienza lungo i peggiori bar della città, non molla mai niente in nessuna situazione. Cosa c’entra con la macchinata ignorante? Semplice… è colui addetto all’idratazione idrica di ogni passeggero. Il problema è che se gli affidate questo compito chiave, avrete coscienza per ancora poche ore di viaggio. La sua indole lo induce alla scorta di birre e non di acque, di campari e non di bibite. Lasciate ogni speranza voi che guidate. Gascoigne, rigorosamente seduto dietro con la birra in mano dal primo minuto all’ultimo del viaggio, è pronto a corrompervi con le sue armi.
5. Il navigatore fallito
“No ma raga… ci son già stato, io qui conosco tutto, non scaricate nessuna app, ci penso io, vi porto al parcheggio più vicino dove si paga niente”. SBAM. 45 euro di parcheggio per due giorni. “Eh ma io non me lo ricordavo così”. Grazie al piffero verrebbe da dire. Colui che si propone di essere il Messia, il CEO del Tom Tom Go, si scopre essere la solita capra. Il risultato è chiaro: anziché essere a Praga, vi ritrovate dopo 5 ore di viaggio alla 5° sagra della porchetta di Monte Irpino.
6. Il Gommista inesperto
Tratto da una storia vera. 29 Dicembre 2014. Freddo, neve, strade ghiacciate e… autostrada austriaca. C’erano tutti gli ingredienti perfetti per un allegro viaggio in compagnia per raggiungere Salisburgo. Valigie? Fatte. Budget? Approvato. Hotel? Prenotato. Insomma tutto pronto per la… Ci accingiamo al viaggio finché uno dei passeggeri chiede al conducente: “Maaaa… le gomme? Che gomme invernali hai messo?”. Pausa scenica. Gli sguardi che si incrociano. Parole che non escono. E poi l’ardua sentenza: “Oh cavolo”. Due parole che riassumono un significato più profondo. Questo è solo ignorante, non c’entra con la macchinata. Se ci avesse pensato prima, avrebbe potuto comodamente scegliere set di pneumatici invernali… come diceva Goodyear? “Made to feel good”? e tutti avremmo viaggiato sereni. Com’è finita? A tarallucci e scivolate mostruose in una piccola cittadina austriaca dove ci eravamo persi.
Data pubblicazione 6 Giugno 2016, Ore 10:00