Per molti di noi indossare la cintura di sicurezza in macchina o il casco è quasi scontato, ma per i nostri genitori o nonni può essere un cambiamento meno immediato. Ci avete fatto caso? La ragione è semplice: sono cresciuti in un periodo in cui certi dispositivi di sicurezza non esistevano o non erano obbligatori.
Per questo la sicurezza stradale è un’arte che va tramandata fin da bambini, perché poi certi comportamenti da adulti diventeranno naturali: e non è un caso che l’educazione stradale rientra a pieno titolo nell’educazione civica.
Non sempre a scuola si parla abbastanza di questi temi, eppure la sicurezza stradale riguarda da vicino tutti noi: la strada è ancora tra le prime cause di morte tra i giovani in Italia.
Fortunatamente esistono progetti come "Locauto on tour", iniziativa promossa da Locauto Group, azienda italiana leader nel settore della mobilità, che mira a sensibilizzare i cittadini sulle buone pratiche di guida e sulla sicurezza stradale.
Tra novembre e febbraio prossimi quasi 1.000 studenti delle superiori a Pescara, Verona, Palermo e Pisa avranno la possibilità di vivere momenti di confronto tematici e di approfondimento sul territorio a stretto contatto con esperti e professionisti del settore, istituzioni e forze dell’ordine locali e associazioni.
E decine di migliaia di giovani potranno conoscere i capisaldi della sicurezza stradale grazie ai contenuti digitali sviluppati da noi di Skuola.net, che vi droppiamo seguendo ciascuno degli 8 incontri previsti: dal come evitare gli incidenti a cosa fare in caso (speriamo mai) accadano.
Indice:
(In) Sicurezza stradale: 1 su 3 beve prima di guidare
Non è certo un caso che la sicurezza stradale rientri tra i temi dell’Agenda dell’UE, che mira a ridurre del 50% le vittime causate dagli incidenti stradali entro il 2030.
E a giudicare dalla ricerca svolta da YouGov, su iniziativa di Locauto Group, in Italia abbiamo ancora tanto lavoro da fare: sia tra gli adulti che tra i più giovani.
Dalla guida sicura alla guida in stato di ebbrezza, il passo può essere sorprendentemente breve. Specie perché l’assunzione di alcol e droghe prima di mettersi al volante è uno dei comportamenti più pericolosi e, purtroppo, ancora troppo sottovalutati da molti conducenti.
Basti solo pensare che circa un guidatore su tre è solito consumare bevande alcoliche prima di mettersi alla guida, con il 14% che ha ammesso di aver guidato anche sotto l’effetto di sostanze stupefacenti.
Un dato che salta subito all’occhio è che quasi un italiano su quattro (23%) non conosce a fondo le nuove regole del Codice della Strada. Solo il 57% sa che, se trovati positivi al test antidroga, la patente può essere sospesa anche senza segni evidenti di alterazione.
Ma non è finita: il 63% degli intervistati non sa che chi guida con un tasso alcolemico oltre 1,5 g/l può finire in arresto, con multe fino a 6.000 euro. E il 71% non sa nemmeno che è obbligatorio installare Alcolock nei veicoli di chi supera i limiti di tasso alcolemico.
Un altro tema caldo riguarda i comportamenti più rischiosi al volante, e qui i numeri sono preoccupanti. Circa il 32% degli italiani ammette di bere alcolici prima di mettersi alla guida, e il 14% ha guidato sotto l’effetto di droghe.
2 giovani su 3 usano lo smartphone alla guida
Comportamenti che sono già di per sé pericolosi, ma a questi si aggiungono altre abitudini che mettono a rischio la sicurezza, come l’uso del cellulare alla guida. La distrazione è una delle principali cause di incidenti, e il 46% degli italiani ammette di aver usato il telefono mentre era al volante, cifra che sale al 59% tra i giovani tra i 18 e i 34 anni.
Il 41% lo fa per impostare il navigatore, e il 27% per fare telefonate, spesso senza usare il vivavoce. E non è solo la distrazione a preoccupare. Il 52% dei giovani ha ammesso di aver guidato almeno una volta quando era stanco o addirittura assonnato. A questi rischi si aggiunge un altro aspetto cruciale: la scarsa preparazione in caso di incidente.
Circa il 31% dei conducenti non compilerebbe il CID (Convenzione di Indennizzo Diretto), e il 46% non presterebbe assistenza alle persone coinvolte in un incidente, pur essendo testimone.
Istat: gli incidenti stradali sono la prima causa di morte tra i giovani
Le conseguenze di questi comportamenti sono evidenti e sotto gli occhi di tutti. Secondo i dati preliminari dell'UE relativi al 2024, l'Italia si conferma sopra la media europea per numero di vittime sulla strada, con 51 morti per milione di abitanti, rispetto ai 44 della media UE.
Un dato particolarmente preoccupante riguarda le strade extraurbane, che rappresentano il 52% dei decessi, e i veicoli a due ruote, coinvolti in una parte significativa degli incidenti, soprattutto tra i giovani. Ogni vittima di incidente stradale, infatti, è accompagnata da circa cinque feriti gravi, con un totale annuo di circa 100.000 persone coinvolte in incidenti gravi nei Paesi dell'UE.
Preoccupa, inoltre - anche alla luce dei recenti fatti di cronaca - l’approccio alla guida dei giovanissimi: la principale causa di morte tra i giovani, fascia 11-24 anni, infatti è proprio l'incidente stradale. Il che - sempre più spesso - è dovuto all'eccesso velocità, alla distrazione con l'uso del cellulare, all'abuso di alcol e alle sfide sui social network.

Il tour di Locauto per imparare a guidare in sicurezza
Per questo motivo, dopo il successo della prima edizione, che ha coinvolto oltre 500 studenti delle scuole superiori e numerosi rappresentanti delle istituzioni, "Locauto on Tour" torna con una serie di incontri dedicati alla sicurezza stradale, pensati per sensibilizzare i giovani sui rischi legati ai comportamenti sbagliati alla guida.
La seconda edizione del progetto prevede otto incontri nelle scuole secondarie di secondo grado di quattro città italiane: Pescara (12 novembre 2025), Verona (3 dicembre 2025), Palermo (gennaio 2026) e Pisa (febbraio 2026).
I temi al centro dell’edizione 2025 saranno due: l’abuso di alcol e sostanze stupefacenti alla guida, con un focus sui rischi, le alterazioni della percezione e le nuove normative e le distrazioni al volante, dall’uso del cellulare alla guida sotto stress o con scarsa attenzione.
Durante questi incontri, gli studenti avranno l’opportunità di confrontarsi direttamente con esperti del settore, rappresentanti delle istituzioni e forze dell’ordine. L’obiettivo è promuovere la consapevolezza sul valore dell'educazione stradale e sensibilizzare le nuove generazioni sulle buone pratiche di guida responsabile.
Inoltre, "Locauto on Tour" si arricchisce della collaborazione dell’Associazione Italiana Vittime e Infortuni della Strada (A.I.V.I.S), che porterà testimonianze dirette di chi ha vissuto in prima persona le drammatiche conseguenze di comportamenti irresponsabili alla guida. Un’occasione unica per riflettere sull’importanza di una guida sicura e consapevole.
“I dati e le cronache continuano a ricordarci quanto la sicurezza stradale resti una sfida aperta e quanto sia fondamentale non abbassare la guardia” - ha dichiarato Raffaella Tavazza, CEO di Locauto Group.
“Con la seconda edizione di Locauto on Tour vogliamo rinnovare il nostro impegno nel promuovere una cultura della responsabilità alla guida, partendo proprio dai più giovani. La prevenzione nasce dall’educazione e dalla consapevolezza.”
Per questo abbiamo scelto di portare ancora una volta il progetto nelle scuole e nelle comunità locali, mettendo al loro servizio la nostra esperienza nel settore della mobilità e coinvolgendo esperti, istituzioni e associazioni che ogni giorno lavorano per rendere le nostre strade più sicure. Solo attraverso il confronto e la condivisione possiamo costruire un cambiamento solido e duraturo” ha concluso Tavazza.