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19enne venduto dalla fidanzata
Fonte: GoodyFeed

Un viaggio romantico si è trasformato in un incubo per un diciannovenne cinese, originario di Zhanjiang, nella provincia del Guangdong. Il ragazzo è stato infatti venduto per circa 14.000 euro (100.000 yuan) a un gruppo di truffatori online operativi in Myanmar. A orchestrare tutto, secondo le autorità, è stata la sua fidanzata, diciassettenne.

La coppia si era conosciuta qualche mese prima in un locale. La ragazza, descritta dalla sorella della vittima come “appariscente”, era solita sfoggiare abiti provocanti e borse firmate contraffatte. Si vantava delle presunte attività della sua famiglia in Myanmar e sosteneva che i suoi genitori fossero investitori benestanti.

Indice

  1. Il viaggio in Thailandia e il sequestro
  2. Torture, fame e lavori forzati
  3. Il riscatto e il ritorno a casa
  4. L’arresto della ragazza e il processo in arrivo

Il viaggio in Thailandia e il sequestro

Nel febbraio di quest’anno, i due giovani sono partiti per Bangkok. Poco dopo, i familiari del ragazzo hanno perso i contatti con lui e sono venuti a sapere che si trovava nei pressi del confine tra Thailandia e Myanmar. È stato in quel momento che la ragazza ha finto di allontanarsi con la scusa di dover “prendere qualcuno”.

Pochi minuti dopo, alcuni uomini armati hanno sequestrato il diciannovenne, privandolo del passaporto e del telefono. Da lì è stato condotto in un complesso di edifici controllato da organizzazioni criminali, dove per quattro mesi è stato costretto a lavorare senza sosta all’interno di un sistema dedicato alle truffe informatiche.

Torture, fame e lavori forzati

La sorella della vittima ha raccontato alla stampa di aver ricevuto una telefonata drammatica in cui il fratello diceva: “Delle persone armate mi hanno portato via”. Secondo quanto riportato da 'GoodyFeed', il giovane era costretto a lavorare tra le 16 e le 20 ore al giorno, spesso senza cibo, subendo continue violenze.

Le guardie gli avevano rasato i capelli e lo picchiavano regolarmente con barre metalliche. Le botte gli sono costate più di dieci chili di peso e una perdita permanente dell’udito, dovuta ai continui colpi alla testa.

Il riscatto e il ritorno a casa

Dopo mesi di tentativi, la famiglia è riuscita a racimolare una somma enorme: 350.000 yuan, pari a circa 49.000 euro. Solo grazie a questo pagamento il giovane è stato rilasciato, nel giugno scorso. Ora si trova in Cina, ma secondo i parenti è ancora sotto shock e vive con la paura costante di essere rapito di nuovo.

L’arresto della ragazza e il processo in arrivo

La ragazza è stata arrestata al suo rientro in Cina, dopo una vacanza in Thailandia. È accusata di frode e traffico di esseri umani. Il processo, inizialmente previsto per l’estate, è stato rinviato ma dovrebbe iniziare a breve.

“Ha solo 17 anni. Chi avrebbe mai pensato che potesse fare qualcosa di così malvagio?”, ha dichiarato la sorella del ragazzo, “È incredibile che sia capace di atti così spregevoli”.

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