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I principali esponenti del partito laburista inglese sono accusati di aver fatto pressione sulla polizia affinché proteggesse Taylor Swift con una scorta in stile Casa Reale per timore che i suoi concerti a Wembley potessero essere annullati.

La polizia sarebbe stata riluttante a concederle il servizio VVIP, che comporta un costo enorme per i contribuenti di Sua Maestà, ma alla fine quella scorta le sarebbe stata concessa.

Un concerto a rischio?

Pare che la madre e manager di Taylor Swift avesse minacciato di annullare gli spettacoli di agosto scorso se non fosse stato fornito un adeguato convoglio della polizia. Parliamo dei giorni immediatamente successivi allo sventato attentato suicida avvenuto in Austria la settimana precedente.

Dopo i fatti di Vienna la polizia e i servizi segreti britannici hanno effettuato una valutazione di intelligence, ma non c'erano informazioni su una minaccia concreta per gli spettacoli della star americana a Wembley. Sui tabloid una fonte tra gli organizzatori ha dichiarato: "C'era molta preoccupazione per la sicurezza e nell'entourage di Swift minacciavano di annullare gli spettacoli se non ci fosse stata una scorta speciale della polizia".

Dal canto suo però la polizia spiegava di avere un ruolo specifico che non prevede la copertura della sicurezza privata per nessuno, non importa quanto importante. Tuttavia, dopo il rifiuto iniziale, pare ci sia stato un ripensamento voluto dall'alto.

Gli alti funzionari della polizia avrebbero accettato di mettere in campo la scorta speciale dopo gli interventi personali del ministro dell'Interno Yvette Cooper e del sindaco di Londra Sadiq Khan. La protezione VVIP è solitamente riservata a esponenti della famiglia reale e politici di alto rango. Nemmeno il principe Harry avrebbe ricevuto lo stesso trattamento il declassamento del suo sistema di sicurezza.

Il regime delle scorte in Inghilterra segue una politica rigorosa: non può essere utilizzato da privati. Ma per Taylor Swift è stata fatta un'eccezione.

Biglietti omaggio ai politici

Secondo la stampa inglese sarebbe intervenuto il sindaco Khan in persona, che avrebbe contattato direttamente la polizia. Il coinvolgimento del Ministro degli Interni e del Sindaco equivarrebbe di fatto a esercitare una indebita pressione.

Le rivelazioni sulla querelle sulla sicurezza arrivano dopo che i politici laburisti sono stati aspramente criticati per aver ricevuto pure dei biglietti omaggio. Tra i destinatari dei preziosi pass per i concerti di Wembley c'erano anche il primo ministro Keir Starmer e il sindaco di Londra Khan.

La polizia non l'ha presa bene

Sui tabloid si sfoga l'ex comandante della polizia metropolitana: "La polizia dovrebbe essere lasciata sola a prendere decisioni operative. Questa interferenza crea la percezione che per un biglietto omaggio si possa fare qualsiasi cosa. La scorta speciale è dedicata al serissimo compito di proteggere la famiglia reale, i ministri di alto rango e i capi di Stato stranieri. Questo è un abuso di un servizio d'élite."

Era ovviamente comprensibile che Taylor Swift e sua madre fossero allarmate dagli eventi di Vienna e dalla cancellazione di tre spettacoli. Tuttavia, sono in molti a sostenere che i concerti avrebbero potuto svolgersi tranquillamente a Londra e che anche la stessa cancellazione dei concerti viennesi sia stata in realtà una esagerazione. Tutti i sospettati di Vienna erano stati arrestati e il materiale per fabbricare la bomba trovato era rudimentale e inutilizzabile. Non c'erano informazioni circa una minaccia per i concerti londinesi di Swift.

D'altronde per i concerti di Taylor Swift a Edimburgo e Cardiff sono stati impiegati normali motociclisti della polizia, non una scorta speciale d'élite come a Londra.

Opinione pubblica spaccata

La scorta speciale della polizia fornita a Taylor Swift divide l'opinione pubblica. Da un lato, il Ministro degli Interni e il sindaco di Londra secondo alcuni meritano le congratulazioni per aver contribuito a garantire che i concerti della cantante statunitense si svolgessero ad agosto senza il rischio di cancellazione. 

Ma in molti sottolineano che è inammissibile sovvertire i principi e dei protocolli dei corpi d'élite della polizia il cui ruolo è quello di servire lo Stato e fornire protezione professionale alla famiglia reale e ai ministri del governo. Utilizzarli come assistenti al traffico per una pop star è vista come una vera e propria umiliazione.

Antonio Libonati