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Studenti copiano all'esame di Maturità

Quando la preparazione non basta, c’è sempre il “piano B”: la scorciatoia. È l’opzione che sta valutando il 19% dei maturandi - quasi uno su cinque - che, oltre ai libri e agli appunti, in queste ore si sta attrezzando con strategie per copiare durante le prove dell’esame di Stato.

E anche nell’era dell’intelligenza artificiale, l’analogico continua a fare scuola: tra gli studenti che stanno pensando di ricorrere all’aiutino, infatti, i tradizionali bigliettini restano i più gettonati, battendo persino ChatGPT e suoi simili. Forse perché, alla fine, il timore di essere beccati con lo smartphone supera il vantaggio di avere una risposta pronta in tasca, soprattutto quando il rischio è quello di vedersi annullare la prova.

A rivelarlo è un’indagine condotta da noi di Skuola.net su un campione di 1.000 studenti di quinto superiore, intervistati quando ormai mancano poche ore al via dell’esame di Stato 2025.

Indice

  1. La vera paura? Non il tema, ma la seconda prova (e il rischio di essere beccati)
  2. Tra rischio bocciatura e fede nei propri mezzi
  3. La solidarietà tra i banchi non è da tutti
  4. Bigliettini battono ChatGPT: l’hi-tech cede il passo al vintage
  5. Vocabolario, bagni e foglietti: il manuale del perfetto “copione old school”
  6. Smartphone e ChatGPT: l’artiglieria tecnologica dei maturandi 2025
  7. Nuova Maturità, vecchi trucchi

La vera paura? Non il tema, ma la seconda prova (e il rischio di essere beccati)

E se in origine era il tema di italiano a far tremare i polsi, oggi il vero spauracchio per oltre la metà di chi pensa a scorciatoie (50%) è la seconda prova scritta, il cosiddetto scritto d’indirizzo, che verte sulle materie caratterizzanti i singoli percorsi di studio.

Il 28% di chi sta valutando il “piano B” ha già deciso: se ne avrà l’occasione, metterà in atto la propria strategia senza troppi tentennamenti. Il restante 72% adotta invece un atteggiamento più prudente: si prepara all’evenienza, ma tirerà fuori gli “aiutini” solo se la situazione lo richiederà davvero.

Tra rischio bocciatura e fede nei propri mezzi

Anche perché, come detto, il rischio è dietro l’angolo: chi viene colto in flagrante può essere escluso dall’esame. Forse è proprio questa prospettiva a trattenere il 24% - circa 1 maturando su 4 - dal tentare la sorte. A questi si aggiunge un 29% di studenti che si dichiara convinto di potercela fare con le proprie forze. Meno netta la posizione del quarto abbondante rimanente, pronto a chiedere una mano ai compagni se le cose dovessero mettersi male.

La solidarietà tra i banchi non è da tutti

Quel 28% di maturandi che, in caso di bisogno, conta sull’aiuto dei compagni di banco, potrebbe però restare deluso. La collaborazione durante la prova, infatti, non è affatto garantita: il 38% degli studenti intervistati ha dichiarato che non intende passare, ma più che altro per paura di essere colto sul fatto e avere conseguenze negative. Mentre il 9% rivela di non voler proprio aiutare nessuno.

Alla fine dei conti, appena poco più della metà degli studenti (53%) potrebbe effettivamente dare una mano durante l’esame. Il condizionale, però, è d’obbligo: anche tra i “disponibili”, molti valuteranno se intervenire o meno in base alla simpatia per il compagno in difficoltà. 

Bigliettini battono ChatGPT: l’hi-tech cede il passo al vintage

Passando in rassegna tutta l’operazione copiatura, poi, subito salta all’occhio un dato curioso: come anticipato, a prevalere sono i metodi vecchia scuola, che superano nettamente le scorciatoie offerte da smartphone e IA

Circa il 90% di chi pensa di barare opterà per i cari, vecchi strumenti analogici, mentre circa il 66% si affiderà alla tecnologia. E non manca chi si presenterà all’esame “armato” fino ai denti, con un doppio piano d’azione, scegliendo al momento quello più congeniale alla situazione.

Vocabolario, bagni e foglietti: il manuale del perfetto “copione old school”

Tra i metodi “tradizionali” su cui si punterà di più, il più in voga sembra essere il vecchio trucco di appuntarsi concetti e nozioni nelle pagine “vuote” del vocabolario: un escamotage a cui sta pensando 1 su 4

In alternativa, restano molto popolari i bigliettini nascosti sotto i vestiti (citati dal 23%) e il “pellegrinaggio” ai bagni dell’istituto, dove appunti ben nascosti attendono di essere consultati al momento opportuno, lontano dagli sguardi vigili dei docenti: un’opzione verosimile per il 14%

Infine, rimane salda in piedi anche l’ipotesi di avvalersi di fogli protocollo preparati in anticipo a casa, da mischiare con quelli ufficiali forniti dalla commissione: una scappatoia a cui sta pensando l’11% degli intervistati.

Smartphone e ChatGPT: l’artiglieria tecnologica dei maturandi 2025

Passando a chi punta sull’aiuto della tecnologia, lo smartphone si conferma l’alleato principale. E i modi per sfruttarlo, anche in un contesto controllato come quello dell’esame di Maturità, non mancano. Il 32% - tenendolo con sé o nascondendolo in bagno - tenterà di usarlo in una maniera tradizionale, ovvero come strumento di ricerca sui motori di ricerca o di scambio di informazioni con l’esterno tramite gruppi di messaggeria istantanea o documenti condivisi, eventualmente accessibili da smartwatch; senza dimenticare appunti e file audio già caricati sul device. 

Non mancherà poi chi - il 4% - ha predisposto l’aiuto da casa e ha già organizzato un call-center a cui collegarsi con tanto di auricolare nascosta per ricevere suggerimenti in tempo reale. 

A chi non ha intelligenza umana disponibile non resterà che usare quella artificiale: il 20% di coloro che stanno approntando soluzioni tecnologiche per copiare auspica di poter contare su ChatGPT e soci. 

Nuova Maturità, vecchi trucchi

“Da anni grazie ai nostri instant poll post prove di Maturità possiamo constatare che gli studenti che copiano all’esame di Stato non sono pochi: il 10-20% nel corso della prima prova di italiano, il 20-30% nel corso della temutissima seconda prova. E nonostante nell’immaginario collettivo si pensi che questa pratica venga espletata soprattutto attraverso la tecnologia - lo smartphone di riserva non consegnato alla commissione - in realtà più della metà di questi ricorre ai cari e vecchi foglietti, alle notazioni sul dizionario e…al compagno di banco”, così Daniele Grassucci, direttore di Skuola.net.

Data pubblicazione 16 Giugno 2025, Ore 15:37 Data aggiornamento 16 Giugno 2025, Ore 16:16
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