6' di lettura 6' di lettura
fascia biancaAnche i più giovani si stanno interrogando sulla tragedia del mare di Cutro: la morte di decine di migranti al largo delle coste calabresi ha infatti toccato nel profondo un’ampia fetta di ragazzi. Adolescenti compresi.
Tra questi, infatti, circa 4 su 10 si sono detti particolarmente colpiti dall’evento, il che li ha portati a informarsi sulla vicenda.

Così, proprio per questo, sono in molti ad accogliere con favore l’iniziativa, lanciata da La Stampa, che invita gli studenti a indossare in questi giorni, soprattutto a scuola, una fascia bianca in segno di solidarietà con le vittime. Tra gli oltre 1.200 giovanissimi - di età compresa tra gli 11 e i 19 anni - intervistati in queste ore grazie al supporto del portale Skuola.net, ben 3 su 10 hanno detto di essere della partita. Indipendentemente dalle proprie idee sull'argomento immigrazione e sulla politica in generale.

Fascia bianca a scuola...

La maggior parte di loro - ben 2 su 3, il 20% del campione totale - ha assicurato, almeno nelle intenzioni, di voler sfoggiare la fascia bianca (o qualcosa di simile) proprio a scuola. Magari per stimolare il dibattito sul tema, meglio se in classe. Perché, come ha risposto uno dei ragazzi interpellati, “c’è bisogno di più divulgazione e soprattutto di un aiuto da parte della scuola”. Gli fa eco un altro studente, che dice: “penso che la questione dei migranti sia molto sottovalutata soprattutto a scuola, non ce ne hanno mai parlato. Spero che questa idea possa aprire gli occhi ai professori convincendoli di occuparsi dell'argomento con gli studenti”. E un altro ancora: “Indossare la fascia bianca significa far capire al resto del mondo come i ragazzi siano attenti agli avvenimenti attuali e abbiano a cuore i diritti umani”.

... o sui social

Mentre la parte restante - 1 su 3, il 10% del totale - pensa di fare comunque qualcosa attraverso i propri canali social. E la schiera dei partecipanti potrebbe ulteriormente ingrandirsi, visto che una buona metà degli intervistati (49%) vorrebbe prima approfondire il significato dell’iniziativa, non escludendo di fare qualcosa. Tanti i commenti in questo senso: “Mi informerò di più - sottolinea uno di loro - penso sia un argomento molto importante e se il Governo ha reagito duramente a questa cosa senza aiutare penso sia un'ingiustizia”. “Non sapevo del gesto della fascia bianca - dice un altro - ma può essere abbastanza utile per far vedere, magari anche ai politici, che soprattutto noi giovani, che raramente veniamo ascoltati, abbiamo una nostra opinione e che spesso non corrisponde a ciò che effettivamente viene fatto”.

Questo perché, come detto, la vicenda - a prescindere dall’adesione all’iniziativa della fascia bianca - ha scosso moltissimi ragazzi. Come anticipato, è il 37% delle ragazze e dei ragazzi raggiunti ad aver detto di essersi immedesimato nelle immagini che arrivavano dalla Calabria e, per questo, di aver seguito le cronache anche nei giorni seguenti. Da segnalare, inoltre, come i più coinvolti sembrano essere i più piccoli: nella fascia d’età tra gli 11 e 13 anni, grosso modo quelli che frequentano le scuole medie, il tasso di partecipazione arriverebbe a toccare un terzo degli intervistati (34%). Il che lascia ben sperare per il futuro.

La disillusione dei ragazzi: e la politica, cosa fa?

Anche se, in parecchi, allo state attuale dei fatti, manifestato le proprie perplessità che un gesto del genere possa bastare per portare a un reale cambiamento. “Una fascia bianca serve a poco - sostiene una ragazza - sono i piani alti a dover attuare dei cambiamenti”. Così come un suo coetaneo teme “che un simbolo non basti in sé stesso ma che bisogna fare di più a livello politico”. “Bella iniziativa ma - tira corto un altro - come al solito non cambierà la situazione”. Mentre un altro ancora allarga ulteriormente la questione: “Penso che molta gente non sia nemmeno a conoscenza di ciò che è successo - dice - quindi in primis ci deve essere molta più informazione su eventi del genere”.

Da segnalare infine quanti, pur non bocciando del tutto la risposta dell’Esecutivo alla vicenda, plaudono comunque l’iniziativa: “Penso sia un bel segno di solidarietà - premette un ragazzo - ma la faccenda migranti va controllata meglio dall'Italia e dall'Europa intera”; “Ci vorrebbe una gestione migliore del problema - si accoda un altro - risolvendolo alla radice, ossia mettendo le persone in condizioni di non essere obbligate a migrare in modo così pericoloso”; “Io sono convinta - rimarca una ragazza - che politicamente il Governo italiano non ha sbagliato perchè non è compito nostro aiutarli. Ma quella della fascia bianca rimane un’ottima idea per mostrare la nostra vicinanza a un popolo stremato dalla guerra”.