
Un’analisi approfondita degli Open Data dell’Anagrafe nazionale edilizia scolastica, effettuata dal portale Tuttoscuola, ha messo in luce una situazione critica riguardo alla sicurezza degli edifici scolastici italiani.
Il team ha, infatti, evidenziato come “36.088 edifici scolastici (cioè 9 su 10) sono privi di una o più certificazioni obbligatorie”. Ciò significa che molte scuole non hanno superato i collaudi necessari, oppure non hanno ancora predisposto i piani che valutano i rischi e definiscono le procedure d’evacuazione.
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Una situazione aggravata dall’età degli immobili
Un ulteriore elemento di preoccupazione riguarda l’età degli edifici scolastici. L’anzianità media si avvicina a sessant’anni, e in ben 1.526 casi gli immobili risalgono a prima del 1920, spesso costruiti originariamente per scopi diversi da quello scolastico. Questo quadro fa emergere un sistema scolastico che fatica a garantire standard di sicurezza adeguati.
Il Sud Italia in prima linea nel problema
I casi più allarmanti si trovano soprattutto nel Mezzogiorno, dove si concentra “per due terzi” la maggior parte degli istituti privi di certificazioni, nonostante lì si trovi solo il 38% delle scuole italiane.
Si nota, inoltre, che in alcune aree più esposte a rischi naturali o altri pericoli i responsabili degli edifici, siano essi comunali o provinciali, non sembrino aver preso piena coscienza della situazione, né abbiano provveduto ad adeguare la documentazione richiesta.
Le certificazioni antisismiche: un capitolo ancora aperto
Particolarmente delicato è il tema delle certificazioni antisismiche, soprattutto alla luce di eventi tragici come il terremoto di San Giuliano di Puglia, 23 anni fa, o quelli de L’Aquila e di Amatrice. Come evidenzia Tuttoscuola, “Il Certificato di collaudo statico (o certificato di idoneità statica, CIS) attesta la sicurezza di un fabbricato dal punto di vista strutturale: è posseduto da poco più della metà degli edifici”. In particolare, “Se la media nazionale è del 53%, ci si aspetterebbe che nelle scuole delle zone 1 e 2, più a rischio, la media sia molto superiore. E invece meno della metà possiedono il certificato di collaudo statico”.
Altri dati sulle certificazioni essenziali
Anche per altre certificazioni fondamentali la situazione non è rosea. “Solo il 37,2% degli edifici scolastici dispone del certificato di agibilità”, con punte di eccellenza in Val d’Aosta (87,8%) e valori molto bassi nelle isole e nel Lazio (12,7%). Per quanto riguarda la prevenzione incendi, solo il 33,8% delle scuole possiede la certificazione. Il “progetto antisismico”, definito come “la carta d’identità strutturale di un edificio costruito in zona sismica”, è presente solo nel 12,7% degli edifici, circa 5 mila su 40 mila. In Abruzzo, terra nota per terremoti storici, questa percentuale scende al 10,8%.
Situazioni che fanno preoccupare
Il report finale, facendo un bilancio generale della situazione, parla di evidenze che “fanno rabbrividire”, specie in alcune zone ad alto rischio sismico. Un esempio è l’area vesuviana, dove su 130 edifici che ospitano 279 scuole, solo 40 hanno il certificato di collaudo statico per le strutture portanti. Gli altri, “pari quasi al 70%, ne sono privi”.