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ecosostenibilita

Hanno per lo più buone abitudini e… qualcuna cattiva. Questo, perché spesso non sono informati a sufficienza, ma vorrebbero esserlo. L’obiettivo, è arrivare ad avere comportamenti del tutto green per l’arco dell’intera giornata.

Questo è lo scenario su giovani ed ecosostenibilità che viene fuori analizzando una web survey che Skuola.net ha svolto in collaborazione con Eni, a cui hanno risposto oltre 3mila ragazzi di scuole medie, superiori e università. Ma, la convinzione, è che si può fare ancora meglio, e che la scuola abbia un ruolo di primaria importanza.

LA GIORNATA TIPO: LA MATTINA - Ma qual è il livello di cultura green dei nostri ragazzi? Per saperlo, basta seguire la loro giornata tipo. Il 49%, ad esempio, appena apre gli occhi la mattina, non accende lampade e lampadari ma apre la finestra per far entrare la luce naturale (naturalmente se il tempo lo permette), mentre un altro 41% accende le luci artificiali ma le spegne appena esce dalla stanza.
Un po’ meno bene il comportamento in bagno: il 54% non nega di lasciare aperta l’acqua durante tutto il tempo della doccia. In questo i maschi sembrano i più “disattenti”. Più probabile che si ricordino di chiuderla mentre si lavano i denti, cosa che effettivamente dice di fare il 72% dell’intero campione.

E' TEMPO DI ANDARE A SCUOLA - Dopodiché è già tempo di vestirsi e uscire di casa. Non prima di aver scollegato lo smartphone dal caricabatteria che, però, nel 56% dei casi rimane attaccato alla presa: un po’ troppo per aspiranti ecologisti. Sarà forse colpa della fretta? Potrebbe essere uno scenario plausibile visto che, l’ansia da ritardo, influenza anche la scelta dei mezzi pubblici: se dicessimo a un ragazzo in attesa alla fermata dell’autobus che, dopo qualche minuto dal passaggio del mezzo tradizionale, ne arrivasse uno elettrico - che lo farebbe arrivare comunque in orario in classe - 1 su 2 sceglierebbe lo stesso la prima soluzione. Meglio non rischiare.

ABITUDINI SOSTENIBILI?- Per non arrivare tardi a scuola, però, la maggior parte di loro sarebbe disposta a rinunciare al motorino e montare in sella a una meno inquinante bicicletta elettrica: per il 56% è comunque meglio che andare a piedi. Anche se il capitolo mobilità è proprio quello in cui i ragazzi sono da rimandare a settembre. Potendo, ad esempio, scegliere l’automobile dei propri sogni non avrebbero dubbi: il 44% si metterebbe al volante di un’auto diesel o benzina. Uno su 2, però, opterebbe per un veicolo poco inquinante (il 20% a metano, il 18% a metano o GPL, il 15% totalmente elettrico). Solo il 3% propende per un’auto in car sharing. Si può fare di meglio ma, tutto sommato, siamo già a buon punto.
Perché, singoli argomenti a parte, l’attenzione ai consumi è un qualcosa che ormai è entrato nel DNA delle famiglie italiane, anche di notte. Il riscaldamento? In media il 52% lo tiene spento, il 37% lo abbassa, solo l’11% lo lascia acceso. Tv e Pc? Rigorosamente spenti anche loro (rispettivamente nel 77% e nell’84% dei casi).
Così come il 64% dei ragazzi dichiara di riciclare le pile esaurite in centri di raccolta dedicati (percentuale che al Nord sale addirittura al 71%, quasi 3 volte su 4). E il 51% dice che ne sceglierebbe di ricaricabili, più longeve e soprattutto meno nocive per la natura, se dovesse presentare al professore un progetto di Scienze che necessita di batterie.

CAMBIARE IN MEGLIO CON L'INFORMAZIONE - Un quadro che presenta luci e ombre, ma che sembra destinato a migliorare. Quello che lamentano, in particolare, gli studenti, è la mancanza di una vera e propria formazione-informazione sui vantaggi che il risparmio energetico riesce a dare. L’85% degli intervistati, infatti, ammette che se qualcuno gli confermasse che i propri comportamenti quotidiani – come lavarsi, usare i riscaldamenti, ricaricare il telefonino, spostarsi per andare a scuola – hanno delle conseguenze negative sull’ecosistema, cercherebbe di capire in che modo poterli cambiare in meglio. Perché, a quanto pare, non è così facile farsi un’idea. Non è un caso che il 66% di loro vorrebbe che, a partire dalla scuola, si organizzassero corsi, lezioni e approfondimenti sull’argomento.

LA SCUOLA DEI SOGNI E' GREEN - Una scuola che, nei sogni, dovrebbe avere uno sguardo in avanti. Il 23% la vorrebbe far funzionare solo grazie ad energie rinnovabili: questa è l’innovazione più gettonata, che conferma anche in questo caso l’anima green dei giovani. Il 19% punterebbe soprattutto sulla didattica multimediale (senza carta e quindi più ecologica) e il 15%, invece, immagina spazi innovativi che sfruttino al massimo la luce naturale. Qualcosa che, con i giusti input, potrebbe essere tutt’altro che utopia.

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