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primo ministro Irlanda Simon Harris
Fonte: European Union

Una cosa è certa: non è riconoscendo uno Stato che creiamo uno Stato. Il riconoscimento dello Stato di Palestina è un atto puramente simbolico. Detto questo, l’iniziativa di Spagna, Irlanda e Norvegia non è affatto inutile, anzi.
A volte i simboli sono molto importanti, e di certo la loro azione esercita una certa pressione su Israele. Oltre a fargli capire che la pazienza ha dei limiti.
 

Israele non l'ha presa bene

Israele ha richiamato gli ambasciatori dei tre stati europei per esprimere tutto il proprio sdegno e la disapprovazione per la loro decisione.

Il riconoscimento di uno Stato palestinese da parte di Dublino, Madrid e Oslo rappresenta anche una nuova battuta d'arresto per Tel Aviv. Ciò avviene infatti dodici giorni dopo che l'Assemblea Generale delle Nazioni Unite ha votato una risoluzione che chiede che la Palestina diventi uno stato membro a pieno titolo delle Nazioni Unite. Ma anche pochi giorni dopo la richiesta da parte del procuratore della Corte penale internazionale (Cpi) di un mandato d'arresto contro Benyamin Netanyahu e il suo ministro della Difesa, nonché contro tre leader di Hamas.

Una ricompensa per il terrorismo di Hamas?

Per quanto riguarda le accuse di Israele di premiare Hamas e il terrorismo, secondo molti esperti ed analisti sono infondate. Il riconoscimento di uno Stato palestinese metterà in imbarazzo soprattutto Hamas, anche se ovviamente ha accolto favorevolmente la decisione del 22 maggio.

Questo riconoscimento, infatti, rilancia l’idea della soluzione a due Stati, palestinese e israeliano, sostenuta in particolare da Emirati Arabi Uniti, Arabia Saudita, Qatar, Giordania ed Egitto. Tuttavia come noto Hamas vuole una lunga tregua con gli israeliani, ma rifiuta ancora di riconoscere Israele come Stato.

Riconoscimento dello Stato palestinese nel mondo

Ad oggi, 139 paesi sui 193 membri dell’ONU, soprattutto arabi, ma anche asiatici, africani e sudamericani, riconoscono lo Stato di Palestina con Gerusalemme Est come capitale.

Nell’Unione Europea, a parte Repubblica Ceca, Ungheria, Polonia, Bulgaria, Romania e Cipro che lo avevano fatto prima di aderire all'UE, solo la Svezia, che ha una grande comunità palestinese, aveva riconosciuto la Palestina nel 2014.

Gli Stati Uniti, il Canada, l’Australia e diversi paesi dell’Europa occidentale tra cui la Germania, così come la Corea del Sud e il Giappone non riconoscono lo Stato di Palestina, ma mantengono relazioni diplomatiche con l’Autorità Palestinese.

Il silenzio italiano

Per quanto riguarda l'Italia non c'è stata alcun tipo di reazione da parte del governo, né tantomeno alcun riferimento a un possibile riconoscimento in futuro. 
 
 
Antonio Libonati