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di paolodifalco01
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impatto negativo pandemia sui giovaniPer due adolescenti su cinque la pandemia ha avuto un effetto negativo sulla propria salute mentale e in generale sulla propria vita: ci si sente inadeguati, insicuri, non si va più così tanto volentieri alle feste e si passano le giornate con un joystick in mano.

Questa l'immagine che emerge dal Sistema di sorveglianza Hbsc Italia (Health Behaviour in School-aged Children - comportamenti collegati alla salute dei ragazzi in età scolare), coordinato dall'Iss insieme alle Università di Torino, Padova e Siena, con il supporto del ministero della Salute, dell'Istruzione e del merito, delle Regioni e delle Asl.

Migliorano i rapporti familiari, peggiora la saluta mentale

Oggi la pandemia rappresenta un ricordo lontano che però ha avuto un'influenza decisiva sui nostri comportamenti e sulle nostre relazioni sia in positivo che in negativo: stando all'indagine dell'Istituto Superiore della Sanità un adolescente su due ha dichiarato un impatto positivo della pandemia sui propri rapporti familiari e due su cinque sul rendimento scolastico. Ma due adolescenti su cinque confessano che la propria salute mentale e la propria vita in generale ne abbiano risentito negativamente.

Nel complesso i ragazzi si sentono supportati da amici e compagni di classe, si fidano degli insegnanti ma sono spesso stressati dagli impegni scolastici. Meno di un adolescente su dieci fa sport tutti i giorni, un dato ben lontano dalle raccomandazioni dell'Oms secondo le quali i giovani tra i 5 e i 17 anni dovrebbero svolgere quotidianamente almeno 60 minuti di attività motoria moderata-intensa, svolgere almeno tre volte a settimana attività fisica intensa e contemporaneamente ridurre i livelli di sedentarietà.

Sempre più social e comportamenti rischiosi

Inevitabilmente le relazioni per i più giovani sono diventate sempre più social: il 17% delle ragazze (che arrivano al 20% tra le 15enni, quindi una su cinque) e il 10% dei ragazzi ne fanno un uso critico con conseguenze negative sul loro benessere fisico e psicologico.

Dati che si aggiungono a quelli dei comportamenti a rischio come l'assunzione di alcol, in aumento tra le ragazze (una su cinque tra le 15enni si è ubriacata almeno due volte nella vita), l'abitudine al fumo di sigaretta dove prevalgono ancora le ragazze (29% rispetto al 20% dei ragazzi di 15 anni) e la propensione al gioco d'azzardo che invece è quasi un fenomeno maschile: il 47,2% dei ragazzi e il 21,5% delle ragazze 15enni hanno scommesso o giocato del denaro almeno una volta nella vita.

Stabili i fenomeni di bullismo, in aumento quelli di cyberbullismo

Nell'indagine condotta dall'Iss, circa il circa il 15% degli adolescenti ha dichiarato di essere stato vittima almeno una volta di atti di bullismo e di cyberbullismo. Sulla base della rilevazione del 2017-2018, la frequenza di atti di bullismo sembra essere stabile, mentre i casi di cyberbullismo hanno visto un'impennata nei giovani di 11 e 13 anni. Quest'ultima può senz'altro essere collegata alla crescente diffusione dei social network.

Poche le differenze tra le varie regioni con una variabilità compresa, per il bullismo, tra il 13% in alcune regioni del sud Italia (Calabria e Basilicata) e il 18% nelle province autonome di Trento e Bolzano, e per il cyberbullismo con percentuali che oscillano tra l'11-12% nelle pa di Bolzano e Trento e il 16% in Campania, Puglia e Sicilia.

Paolo Di Falco

Data pubblicazione 10 Febbraio 2023, Ore 10:00 Data aggiornamento 10 Febbraio 2023, Ore 10:52
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