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Il caso Francesco Spano, spiegato in modo semplice
Fonte foto: Il Corriere della Sera


Qualcuno lo ha già definito il nuovo 'caso Boccia', anche perché i connotati sono simili: lo scenario è sempre quello del Ministero della Cultura e, ancora una volta, è un funzionario a mettere in imbarazzo i vertici del dicastero.

Parliamo di Francesco Spano, capo gabinetto del Ministero della Cultura, nominato appena undici giorni fa dal Ministro Giuli. Tutto è nato nella giornata di ieri, quando – a seguito dell'annuncio del conduttore di Report, Sigfrido Ranucci, di un'inchiesta a suo carico – Spano ha presentato le dimissioni. Tanto è bastato per gettare nuovamente l'esecutivo, e in particolare modo il Ministero della Cultura, nella bufera.

Indice

  1. Chi è Francesco Spano e perché si parla di lui
  2. Perché c'è nervosisimo sul caso Spano
  3. Il caso Spano tra due fuochi
  4. La risposta del MIC

Chi è Francesco Spano e perché si parla di lui

Ex direttore dell'Ufficio nazionale antidiscriminazioni razziali (Unar), Francesco Spano era stato nominato capo gabinetto alla Cultura poco più di una settimana fa. Durante questo suo primo incarico, svolto all'ombra del governo Renzi, Spano era finito nel mirino de Le Iene, in un'inchiesta che lo riguardava da vicino: secondo il noto programma televisivo, Spano avrebbe finanziato un'associazione per i diritti Lgbtq nelle cui sedi si sarebbero svolti anche dei rapporti sessuali a pagamento. La Corte dei Conti aveva poi escluso responsabilità di Spano.

Nel 2017, dopo le dimissioni dall'Unar, Spano ha iniziato a lavorare per la Human Foundation. Nel 2018, il suo compagno, l'avvocato Carnabuci fu nominato come consulente del Maxxi: e sia la Human Fondation che il Maxxi, all'epoca, facevano capo a Giovanna Melandri, ex ministra ed ex deputata del Partito Democratico.

Poco prima di chiudere la sua avventura, la Presidente del Maxxi nominò segretario della dirigenza del museo proprio Francesco Spano. Da dicembre 2022, poi, il subentro di Giuli alla guida del museo e la conferma di Spano.

In questo frangente - fanno notare gli addetti ai lavori – si sarebbe dovuto indagare sul possibile conflitto d'interessi tra Spano e il suo compagno Carnabuci.

Perché c'è nervosisimo sul caso Spano

Solo che il nome di Spano aveva già scatenato malumori negli ambienti di Fratelli d'Italia. In particolare, proprio la nomina del Ministro Giuli aveva sollevato diverse polemiche. Il motivo?

L'inchiesta de Le Iene che ha coinvolto Spano. Sul caso è intervenuta anche l'associazione Pro Vita e Famiglia, che a Fanpage ha rivelato: “La degna conclusione di una vicenda politica indecente gestita in modo fallimentare fin dal principio: il ministro Giuli non avrebbe mai dovuto promuovere un funzionario legato al Pd di cui lo stesso centrodestra pretese le dimissioni nel 2017 per lo scandalo all'Unar e Palazzo Chigi non avrebbe mai dovuto dare il suo benestare".

Una posizione su cui si è allineato, in maggioranza, il partito della Premier Meloni: è questo il tema, e il motivo per cui monta il malcontento dalle parti di Fratelli d'Italia. 

Il caso Spano tra due fuochi

Dunque la vicenda si articola su un doppio binario. Da un lato, infatti, l'opposizione incalza la maggioranza per il presunto conflitto d'interessi che avrebbe coinvolto Spano ai tempi del Maxxi, oltre che per gli insulti rivolti proprio allo stesso. Nelle chat di Fratelli d'Italia, infatti, circolerebbero epiteti poco edificanti sull'ex segretario della Fondazione Maxxi, e tutti di natura omofoba. Dall'altro lato, diversi esponenti di FdI hanno maldigerito il fatto che un funzionario che ha orbitato nella galassia del PD – e coinvolto in un'inchiesta di questo stampo – sia stato nominato dal Ministro Giuli. 

Poi intervenuta anche Giovanna Melandri, ex presidente del Maxxi che assunse Spano: "L'avvocato Marco Carnabuci è stato chiamato dal Maxxi nel giugno 2018, quando Francesco Spano non aveva nulla a che fare con il museo".

Nello specifico, spiega Melandri, "il 3 maggio 2018 il segretario generale del Maxxi Pietro Barrera chiese al direttore di Federculture (l'associazione datoriale cui è associata la Fondazione Maxxi) l'indicazione di nomi esperti cui conferire l'incarico" come responsabile per il trattamento dei dati.

"Federculture suggerì il nome di Carnabuci, che del resto già curava per loro seminari di formazione su questi stessi temi", spiega Melandri. Mentre, secondo l'ex parlamentare PD, "le vicende personali di Spano e Carnabuci riguardano solo loro": dal suo punto di vista, l'ex ministra, parla di un "orribile regolamento di conti di una destra omofoba".

La risposta del MIC

Sul presunto conflitto d'interessi, il Ministero della Cultura ha risposto con due note. Nella prima ha affermato che: "Al momento dell'insediamento di Alessandro Giuli al vertice del Maxxi, Francesco Spano ricopriva già l'incarico di Segretario generale della Fondazione, come da nomina del precedente presidente Giovanna Melandri", e che "la stessa Fondazione non è più presieduta dal ministro Giuli, come erroneamente riportato" da Report. Rimangono molti dettagli da chiarire, ma è probabile che ne sapremo di più domenica 27 ottobre, quando andrà in onda l'inchiesta annunciata da Ranucci.

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