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acquisto libri per la scuola

Sembra quasi un paradosso, ma oggi per formarsi e studiare si è spesso costretti a ricorrere a prestiti personali. Così, a pochi giorni ormai dall’inizio del nuovo anno scolastico e universitario, non sono pochi gli italiani che lo stanno facendo. Alimentando un trend che, secondo le stime fatte due servizi specializzati in quest'ambito - Facile.it e Prestiti.it -, valuta in 370 milioni di euro l'ammontare dei finanziamenti erogati nell'ultimo anno per motivi didattici.

Valore in aumento di circa il 15% rispetto all'anno precedente. E a fare ricorso a questo tipo di finanziamento non sono solo i genitori, per le spese legate ai figli, ma anche e soprattutto gli studenti stessi, per raggiungere i propri obiettivi.

Alla base di un comportamento del genere potrebbero esserci le continue lievitazioni dei costi per lo studio: qualcuno denuncia rincari che arrivano a superare il 20% in più su base annua.

Basti pensare che per i soli libri di testo e il kit scolastico, secondo l'associazione dei consumatori Adoc, si arriverà a spendere fino a 700 euro per figlio, cifra anch'essa in aumento del 5% rispetto all’anno precedente.

Indice

  1. Chi ricorre ai prestiti
  2. In aumento le donne
  3. Università e post laurea i più costosi

Chi ricorre ai prestiti

Analizzando i dati, basati sull’analisi di un campione di oltre 750mila richieste, l'età media di questo tipo di prestiti è di 38 anni e mezzo. Ma c'è un elemento che sorprende più di tutti: ben una richiesta su tre arriva da un under 30

Si tratta di un'età nettamente inferiore rispetto a quella di chi cerca prestiti per altre finalità, che si attesta intorno ai 43 anni e mezzo. Questo significa che i più giovani non vogliono rinunciare alla loro formazione, nonostante le difficoltà economiche.

Tra le domande di finanziamento presentate, per coprire i costi legati allo studio, si è puntato ad ottenere in media 6.916 euro, un valore in crescita del 3% su base annua.

In aumento le donne

Un altro passaggio che salta all'occhio è la forte presenza femminile tra i richiedenti di prestiti per lo studio: quasi 1 domanda su 2 (il 45% per l'esattezza) è stata presentata da una donna. Questo valore è molto alto se si considera che, in generale, i prestiti personali vedono solo il 30% circa di richieste da parte di donne.

Secondo gli esperti di Facile.it, “una percentuale così alta di richiedenti donne non è legata solo al fatto che si pensi all’istruzione dei figli, ma anche al fatto che sovente le donne si paghino master o corsi di specializzazione post universitari, ad esempio, per rientrare nel modo del lavoro con ancora più qualifiche dopo una maternità”.

Università e post laurea i più costosi

I costi dell'istruzione si fanno sentire soprattutto quando si parla di università o post laurea, che spesso richiedono cifre ingenti.

Per questo, come affermano gli stessi esperti: “Strumenti come quello del prestito personale danno ai consumatori la possibilità di pianificare la spesa facendola pesare il meno possibile sul budget mensile, ma senza dovervi rinunciare. Pesano però nel lungo periodo”.

Gli esperti di Facile.it, infatti, spiegano che: “Il fatto che i giovani investano sullo studio anche attraverso un prestito personale da un lato significa che le nuove generazioni non sono disposte a rinunciare alla propria formazione, dall’altro è sinonimo di consapevolezza sulle opportunità offerte dal settore del credito al consumo”.

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