redazione
Autore
6 min
Studenti davanti a un computer

Nel dibattito acceso di questi giorni sull’educazione affettiva e sessuale nelle scuole, i giovani italiani prendono posizione. Secondo l’Osservatorio “Giovani e Sessualità” di Durex, realizzato con il supporto dell nostra community di Skuola.net, quasi 9 ragazzi su 10 chiedono che i temi legati alla conoscenza della nostra sfera sessuale entrino in pianta stabile nel percorso scolastico

Un consenso ampio, peraltro sostenuto anche dai genitori: l’80% degli adulti ne approva l’introduzione, e quasi la metà vorrebbe che iniziasse già alle scuole medie

Indice

  1. Giovani e genitori d’accordo: serve parlarne a scuola
  2. Dialogo difficile in famiglia e prime esperienze sempre più precoci
  3. Sexting e consenso: i rischi tra i più giovani
  4. L’appello degli esperti
  5. L’indagine

Giovani e genitori d’accordo: serve parlarne a scuola

L’ottava edizione dell’Osservatorio, condotto su un campione di 15.000 ragazzi tra gli 11 e i 24 anni, mostra un quadro piuttosto uniforme: il 90% degli studenti desidera affrontare a scuola temi legati alla protezione e alle infezioni sessualmente trasmissibili (54%) e al consenso nelle relazioni affettive (48%), con l’aiuto di figure qualificate. 

Il 72,2% ritiene, infatti, che medici, psicologi e sessuologi siano i professionisti più adatti a guidare percorsi educativi seri e informati.

Per la prima volta l’indagine ha coinvolto anche gli adulti, oltre 3.000 (tra cui più di mille genitori), che in quasi 8 casi su 10 (78,6%) si dichiarano favorevoli a introdurre programmi strutturati di educazione sessuale e affettiva nelle scuole. Il 45,3% di loro vorrebbe che si partisse già alle medie.

Le motivazioni principali che spingono a questo loro approccio riguardano soprattutto la tutela emotiva e relazionale dei figli: il 28,7% teme che possano vivere relazioni tossiche, il 19,3% teme violenze sessuali, il 17,1% si preoccupa delle infezioni sessualmente trasmissibili, mentre il 16,3% teme il mancato uso di metodi contraccettivi.

Dialogo difficile in famiglia e prime esperienze sempre più precoci

I dati sull’età del primo rapporto sessuale, in particolare, confermano una tendenza che preoccupa. Il 23,6% dei giovani dichiara di averlo avuto tra gli 11 e i 14 anni, ma quasi la metà (49%) non si sente a proprio agio nel parlarne in famiglia. In un solo anno, peraltro, la quota di chi evita il dialogo su questi temi con i genitori è aumentata del 12%, passando dal 37% nel 2024 al 49% nel 2025.

Le ragioni? Il 46,8% prova disagio, mentre per il 14,5% si tratta di un vero e proprio tabù.

In assenza di confronto a casa o a scuola, molti giovani cercano risposte altrove. Il 53,2% dichiara di informarsi prevalentemente su Internet, attratto dall’anonimato ma esposto a contenuti parziali, inappropriati o scorretti, spesso di tipo pornografico. Una dinamica che induce soprattutto i più giovani a mettere in pratica comportamenti a rischio e ad un approccio alla sessualità poco consapevole.

Sexting e consenso: i rischi tra i più giovani

Il fenomeno del sexting, poi, coinvolge quasi un giovane su due (47,2%), con il 30% che lo pratica già tra gli 11 e i 13 anni. Il dato più preoccupante, in questo caso, riguarda però la ricezione non consensuale di immagini o video a sfondo sessuale: il 46% dei rispondenti ne ha ricevuti, con punte del 50% tra le ragazze e del 42% nella fascia più giovane.

Proprio il tema del consenso resta uno dei più delicati: 1 giovane su 5 pensa che ci si possa rifiutare di avere un rapporto sessuale con il partner “solo occasionalmente”, mentre il 40% considera gelosia e possessività eccessiva solamente come “possibili” segnali di una relazione da limitare.

L’appello degli esperti

“Il primo approccio alla sessualità avviene sempre più precocemente e, in assenza di un supporto qualificato, il rischio di esposizione a comportamenti dannosi, infezioni e gravidanze indesiderate cresce in modo preoccupante”, ha dichiarato Filippo Nimbi, psicologo, sessuologo clinico e Segretario Generale della European Federation of Sexology.

Che conclude: “Non possiamo lasciare i giovani da soli: è fondamentale offrire loro un’educazione affettiva e sessuale basata su competenza scientifica, inclusione e coinvolgimento di professionisti qualificati”.

Vuoi saperne di più? Visita il nostro Content Hub interattivo 

Ma l'Osservatorio "Giovani e Sessualità" non è fatto solo di dati, è anche la fonte di ispirazione di tanti contenuti digitali che Skuola.net e Durex stanno realizzando insieme per aiutare i più giovani (ma anche i loro genitori) ad avere accesso a informazioni certificate su affettività e sessualità. Puoi trovare il best of di quanto abbiamo fatto nel nostro Content Hub interattivo.  

 

Skuola | TV
Come viaggiare alla grande senza spendere una fortuna? Risponde Fill Pill - #Sapevatelo

Ospite del vodcast YouTube di Skuola.net, lo stand-up comedian e divulgatore racconta ai ragazzi che il viaggiare sostenibile è possibile. E può essere anche un’opzione per un viaggio di Maturità

Segui la diretta