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Grande preoccupazione sta colpendo in questi giorno la famiglia Ferragnez: la piccola di appena sette mesi, Vittoria Lucia Ferragni, è ricoverata da due giorni in ospedale. La bimba ha contratto un Virus respiratorio, il RSV.
La malattia colpisce soprattutto i neonati e in Italia si sta espandendo molto velocemente, portando alla saturazione dei reparti pediatrici di molti ospedali. Dopo alcuni giorni di silenzio, è stato proprio Fedez a condividere sulle storie di Instagram la situazione, consigliando a tutti i genitori di bambini piccoli di prestare molta attenzione.
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RSV, la malattia che ha colpito Vittoria Lucia Ferragni
La piccola Vittoria, secondogenita della coppia formata da Chiara Ferragni e Fedez, è stata ricoverata in ospedale dopo aver contratto un virus respiratorio, chiamato RSV (Respirarory synctyal virus. Dopo la notte di paura trascorso dai genitori, la neonata è stata trasportata in ospedale dove si trova tutt'ora sotto osservazione medica.
Le sue condizione appaiono migliorate, ma l'attenzione rimane ancora alta. Dopo alcuni giorni di silenzio, è stato Fedez a comunicare tramite Instagram le condizioni di Vittoria e a consigliare caldamente di utilizzare molta cautela con i neonati in questo periodo.
"Se avete figli piccoli fate molta attenzione, mi raccomando - ha scritto il rapper. Questo virus Rsv (Respirarory Synctyal Virus) non va preso alla leggera"
RSV, cos'è questo virus e perché colpisce i neonati
Il Virus respiratorio sinciziale attacca le vie respiratorie ed è la causa più frequente di patologie delle vie aree nei neonati. Si sviluppa attraverso bronchiolite o polmonite, con sintomi influenzali, comparsa di dispnea, tosse respiro affannoso o rantoli, soprattutto nei bambini al di sotto dei 6 anni.
In questo momento, dato il sopraggiungere del freddo e delle basse temperature, il virus sta colpendo bambini molto piccoli di tutta Italia. Reparti pediatrici e terapie intensive neonatali sono piene di bambini con polmoniti causate dalla malattia.
"Al Policlinico Umberto I di Roma 10 i ricoverati, di cui 2, di appena un mese di vita, in terapia intensiva, ma anche nelle altre regioni la situazione è analoga - riferisce il presidente della Società italiana per le malattie respiratorie infantili, Fabio Midulla.
Una situazione inevitabile in quanto, dopo due anni di assenza di contagi grazie alle restrizioni date dalla pandemia, adesso il virus è libero di circolare più velocemente e viene diffuso molto più facilmente. Spesso, infatti, sono proprio i fratellini più grandi a trasmettere la malattia, come nel caso della piccola Vittoria, contagiata dal fratello maggiore, Leone, venuto a contatto con il virus, presumibilmente, andando all'asilo.
I rischi per i bambini
La paura del primo momento, per fortuna, dopo le necessarie cure, andrà ad attenuarsi. Anche i neonati che finiscono in terapia intensiva a causa della crisi respiratoria, infatti, non rischiano la morte. Ciò che potrebbe essere riscontrato a lungo termine, nei bambini che hanno contratto il virus, è una forma più accentuata di asma (50% dei casi).
Ma cosa fare per prevenire il contatto con la malattia? Gli esperti consigliano di seguire le poche e semplici regole di igiene personale quotidiana: lavaggio delle mani, igienizzazione degli oggetti, distanziamento sociale.