
In alcune regioni della Germania, prima di accogliere un cucciolo in famiglia, i futuri proprietari devono superare un test pensato per dimostrare di essere davvero pronti alla gestione quotidiana di un animale.
In particolare, vengono testate conoscenze e competenze su:
- alimentazione;
- sicurezza domestica;
- cure veterinarie;
- linguaggio del corpo;
- gestione del guinzaglio.
Il sistema mira, quindi, a prevenire situazioni che potrebbero mettere a rischio sia i cani che le famiglie.
Indice
Come è nato il modello
La Bassa Sassonia è stata la prima a rendere questa procedura obbligatoria. Qui, prima di poter portare il cane a casa, si affronta un esame teorico. Lo scopo è assicurarsi che chi adotta conosca le basi della convivenza con un animale.
Una volta poi iniziata la vita insieme, arriva una prova pratica, nel corso del primo anno: un momento per osservare come il proprietario gestisce situazioni reali, dal passeggio al richiamo, fino alle reazioni in caso di stress o paura.
Il certificato per liberare il cane dal guinzaglio
A Berlino, invece, non viene somministrato alcun test ma serve comunque un certificato per lasciare il proprio cane libero dal guinzaglio.
Una procedura facoltativa, ma molto diffusa, perché consente di muoversi con il cane in parchi e aree affollate rispettando le regole della città.
Un approccio all'adozione con consapevolezza
La logica diffusa in Germania, più in generale, mira a ridurre gli abbandoni, limitare gli acquisti impulsivi di cuccioli e incoraggiare una maggiore responsabilità nei confronti degli animali.
Il test forma sulle necessità di un cane, sulle sue abitudini, sulle sue fragilità e su ciò che richiede la vita quotidiana con un compagno a quattro zampe.