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ex scuola sommergibilisti Venezia
Fonte: Venezia Today

La probabile tentazione di scoprire il fascino dei luoghi abbandonati ha rischiato di trasformarsi in tragedia per una studentessa di 17 anni. La ragazza è precipitata da un'altezza di circa 6 metri, dopo che una porzione del tetto dell'ex scuola sommergibilisti di Venezia è improvvisamente collassata sotto i suoi piedi. 

Non è chiaro se si trattasse di semplice curiosità, della ricerca di un luogo isolato o di una sessione di "urbex", la pratica di esplorare edifici dismessi. L'area dell’incidente è abbandonata da decenni, recintata ma facilmente accessibile. 

Sul posto sono intervenuti i Vigili del fuoco, i sanitari del 118, i Carabinieri e la Polizia di Stato. Raggiungere la giovane non è stato affatto semplice perché si trovava a terra, in un punto in cui c'è una fitta vegetazione che cresce intorno ai ruderi della vecchia struttura.

Indice

  1. Il crollo improvviso: cosa è successo
  2. La corsa in ospedale
  3. L’ex scuola: un luogo di degrado e fascino decadente

Il crollo improvviso: cosa è successo

La vittima si era introdotta nell’edificio nel tardo pomeriggio assieme a un suo amico coetaneo, anche lui veneziano. I due, probabilmente spinti dalla curiosità o per cercare un posto appartato, sono entrati nello stabile.

Ma mentre si muovevano sul torrione principale, quello che si affaccia sul canale interno, è successo l'imprevisto. Una porzione del tetto ha ceduto all'improvviso sotto il loro peso, provocando la caduta della ragazza dal primo piano.

Fortunatamente, il giovane che era con lei è rimasto illeso e ha dato immediatamente l’allarme, intorno alle 17:00. La Polizia di Stato, che ha preso in carico il caso, sta ora cercando di ricostruire con precisione la dinamica dell’incidente.

Nessuna ipotesi al momento è esclusa. La caduta potrebbe essere stata del tutto accidentale, ma solo il racconto del ragazzo presente insieme alla studentessa potrà chiarire la dinamica esatta della tragedia sfiorata.

La corsa in ospedale

Dopo averla recuperata con l’elicottero, i soccorritori hanno stabilizzato la ragazza e l'hanno trasferita d’urgenza all’Ospedale dell’Angelo. Le sue condizioni sono apparse subito molto gravi.

Ora la studentessa è ricoverata in prognosi riservata a causa delle fratture multiple riportate alle gambe, alle braccia e al bacino, ma fortunatamente sembra non abbia subito traumi al cranio.

L’ex scuola: un luogo di degrado e fascino decadente

L'ex scuola sommergibilisti e le vicine ex casermette sono dismesse da tempo e sono ormai conosciute come un luogo di passaggio e rifugio, nonché come un magnete per i giovani. L'area, con il suo fascino decadente, è frequentata da senzatetto e tossicodipendenti, ma anche da gruppi di giovani attratti dal mistero dell’edificio.

Le condizioni all’interno sono di completo degrado, con soffitti che cedono, i corridoi instabili, i pavimenti in molti punti si sono sfondati e l’umidità ha divorato le pareti.

Le operazioni di sgombero da parte delle Forze dell’ordine sono periodiche, ma i varchi vengono spesso riaperti nel giro di pochi giorni. In più occasioni, residenti e comitati di zona avevano segnalato la pericolosità dell’edificio, chiedendo un intervento definitivo.

Questo incidente ha trasformato quella paura in realtà. Il crollo che ha coinvolto la studentessa ha riguardato proprio una parte del torrione principale, un punto che in passato era già stato segnalato come a rischio.

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