
Quando si parla di mondo a luci rosse, il nome di Rocco Siffredi è tra i primi che viene in mente. La sua carriera ventennale lo ha reso un'icona dell'industria per adulti, un "pornodivo", come lui stesso si definisce.
Proprio per questo, fa un po' strano sentirlo pronunciare parole che, a un primo ascolto, sembrerebbero quasi "moraliste". E invece, intervistato dal ‘Corriere della Sera’, Siffredi si è esposto su un caso che ha intrecciato la scuola con OnlyFans, la nota piattaforma di contenuti per adulti.
Il pornoattore ha infatti espresso il suo pensiero sulla vicenda della maestra d'asilo licenziata a Treviso dopo la scoperta di un suo profilo proprio su OnlyFans. Una storia che ha diviso l'opinione pubblica. Anche Siffredi ha voluto dire la sua, andando in una direzione che ha spiazzato molti.
Il suo punto di vista si basa su un principio fondamentale che, a suo dire, riguarda tutte le professioni.
Siffredi: rispettare il codice etico della propria professione
La posizione di Rocco Siffredi sul caso è molto chiara: la scelta di intraprendere una carriera, specialmente se nel campo dell'educazione, implica l'accettazione di un codice etico da rispettare.
La sua riflessione non si concentra sul giudizio morale verso la persona, ma sull'incompatibilità tra la professione e l'attività parallela.
Come ha dichiarato nell'intervista: "Sarò bigotto, ma nella vita devi scegliere che strada intraprendere. Se il lavoro ha un codice, va rispettato".
Secondo Siffredi, non si può fare un lavoro che ha dei precisi canoni di comportamento e, allo stesso tempo, intraprenderne un altro che va in direzioni opposte, specialmente se la professione principale implica una responsabilità sociale come quella dell'insegnamento.
I dubbi su OnlyFans
Al di là del singolo caso, il pornodivo si è espresso anche sulla piattaforma OnlyFans, definendola "una malattia di questi tempi".
La sua è una critica che si scaglia contro la leggerezza con cui molte donne, a suo avviso, decidono di intraprendere questa strada, senza avere una reale consapevolezza delle conseguenze.
Siffredi sottolinea, infatti, la crescita esponenziale della piattaforma, che l'ha portata a registrare fatturati record. Secondo lui, però, questo successo si basa su un fenomeno che sta spingendo molte persone a gettarsi in un'attività che, per quanto redditizia, non viene valutata con la giusta serietà.
Inoltre, sottolinea anche un altro importante pericolo: “Credono che i video li vedano solo i fan. Invece, sappiamo che quando immetti online materiale, ci resta per sempre".