
FISH & CHIPS - Troppo spesso, infatti, i ragazzi britannici si cibano di snack non proprio salutari o - nella migliore delle ipotesi - di piatti già pronti. Pochissimi dunque sono in grado di cucinare un piatto - qualsiasi - partendo da zero. Una carenza che, secondo il governo, può condizionare i ragazzi di oggi per il resto della loro vita.
ISTRUZIONE SALUTARE - "Imparare a cucinare non è come studiare fisica quantistica", ha dichiarato il ministro dell'Istruzione Ed Balls presentando l'iniziativa. "Saper preparare il cibo e saper dosare gli ingredienti significa portare in tavoli pranzi nutrienti, salutari ed economici anche in tempi di aumento dei prezzi. Significa - ha proseguito - essere responsabili della propria salute: evitare sale, grassi e zuccheri. Cosa che non si può fare con i piatti precotti".
ABBASSO I PRECOTTI - "Abbiamo perso l'abitudine di preparare i nostri piatti partendo da zero - ha detto ancora Ed Balls - nonostante il fatto che nei nostri negozi alimentari non ci sia mai stata una varietà maggiore. E una volta apprese le tecniche di base, cucinare è un'abilità che migliora col tempo e che resta per tutta la vita". Il ministro ha poi chiesto aiuto alle famiglie. "La scuola - ha ricordato - fa la sua parte nella battaglia contro l'obesità ma alla fine sono i genitori che crescono i figli, non gli insegnanti". Il governo, dal canto suo, ha messo da parte 150 milioni di sterline per la costruzione di classi attrezzate di pentole e fornelli, visto che dal 2011 tutti i ragazzi tra gli 11 e i 14 anni dovranno frequentare lezioni di cucina.

E forse non molti sanno che quarant'anni fa, alle medie, si studiava economia domestica: oltre a imparare come fare ricami, bucati e altro, si insegnava anche alimentazione. Ora che economia domestica nessuno la ricorda, gli inglesi seguono il nostro esempio. Insomma se in Italia ritorna il voto di condotta, in Gran Bretagna torna quello... in cucina.