In tutto il mondo oggi ricorre il World Environment Day, ovvero la Giornata Mondiale dell'Ambiente. Si tratta di un evento internazionale che unisce tutti i Paesi del globo nella lotta per la salvaguardia dell'ambiente.
Fu l'Assemblea delle Nazioni Unite, nel 1972, a istituire la giornata che, a distanza di oltre cinquant’anni, assume un significato – se possibile – ancora più decisivo. Oggi come ieri, la lotta al cambiamento climatico è un elemento fortemente sentito dalle popolazioni. Ma sono soprattutto i più giovani ad essere sensibili alla tematica, ricordando attraverso mobilitazioni e manifestazioni l'importanza di preservare gli ecosistemi naturali.
Indice
Giornata Mondiale dell'Ambiente: quando nasce
In seguito alla Conferenza di Stoccolma, prese forma il Programma Ambiente delle Nazioni Unite (conosciuto con la sigla inglese UNEP, United Nations Environment Programme). L'UNEP è un organismo internazionale autonomo che ha l'obiettivo di promuovere la tutela ambientale e l'utilizzo sostenibile delle risorse naturali. Per farlo, il programma sovvenziona ogni anno ricerche, iniziative per la protezione di flora e fauna, e progetti green che sappiano unire produttività e, allo stesso tempo, rispetto degli ecosistemi.
World Environment Day 2025: il mondo contro l’inquinamento da plastica
Anche quest'anno la Giornata Mondiale dell'Ambiente si concentra su una delle sfide ambientali più urgenti: l’inquinamento da plastica. Secondo i dati delle Nazioni Unite, ogni giorno circa 2.000 camion pieni di plastica finiscono nei mari, nei fiumi e nei laghi di tutto il mondo. Un problema che non riguarda solo la salute degli ecosistemi acquatici, ma che ha ripercussioni dirette anche sulla vita delle persone, dalla produzione alimentare alla qualità dell'acqua.
L’obiettivo della campagna 2025: unire governi, cittadini e imprese per affrontare l’intero ciclo di vita della plastica, dalla progettazione allo smaltimento. Proprio in questi mesi è in corso un negoziato internazionale per la definizione di un trattato vincolante che dovrebbe porre fine alla dispersione incontrollata di plastica nell’ambiente. I lavori riprenderanno ad agosto in Svizzera.
Secondo l’ONU, senza interventi radicali, l’inquinamento da plastiche è destinato ad aumentare del 50% entro il 2040. Ma soluzioni alternative esistono e potrebbero ridurre significativamente l’impatto di questi materiali. Serve però un impegno concreto e globale. Come ha dichiarato il Segretario Generale António Guterres, la plastica ha ormai raggiunto ogni angolo del pianeta, dall’Everest ai fondali oceanici, sedimentandosi persino nei nostri corpi. Fermarla è una priorità che non può più essere rimandata.
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