
Sono più di 5 anni che il 19enne trascorre gran parte del suo tempo a videogiocare con il solito gruppo di amici. E ormai, come dice lui stesso, la rete delle sue relazioni è praticamente tutta ascrivibile all’online. Il problema è quando i suoi amici non sono “loggati”, perché è proprio allora che arrivano i brutti pensieri, e la solitudine.
“Mi ritrovo a sentire un senso di vuoto”, scrive il 19enne sui social. “Se un giorno dovessi perdere questi amici, non saprei da dove cominciare per costruire nuove relazioni”.
Il post del 19enne: “Senza il mio gruppo di amici mi paragonerei ad un neonato perso in un bosco”
Il ragazzo fa le sue presentazioni andando dritto al cuore della questione: “Ho 19 anni e da oltre 5 trascorro gran parte del mio tempo libero giocando ai videogiochi con il mio solito gruppo di amici. Senza di loro, mi sentirei perso, e quando capita che nessuno sia online, mi ritrovo a sentire un senso di vuoto. In quei momenti”, continua a spiegare il ragazzo, “la solitudine prende il sopravvento e la mia mente viene invasa da pensieri confusi e angoscianti. Oltre al mio gruppo, non ho altri amici; l'unico sostegno che mi rimane sono i miei genitori”. E poi il pensiero ipotetico, che si trascina dietro un filo di inquietudine: “Se un giorno dovessi perdere questi amici, non saprei da dove cominciare per costruire nuove relazioni”.
Da qui si arriva alle domande, rivolte direttamente alla community di Reddit: “Ho molte domande e spero possiate aiutarmi a trovare delle risposte: come si creano nuove amicizie? Come ci si approccia alle persone con cui si potrebbe stringere un legame? E come si incontrano persone che condividono le mie stesse passioni?”. I dubbi si spingono ancora più in là e assumono la forma della preoccupazione: “Ho qualche problema mentale?”. A concludere: “Senza il mio gruppo di amici mi paragonerei ad un neonato perso in un bosco, incerto su come muovermi senza il supporto del mio gruppo”.
I commenti: “Già il fatto che tu ti sia posto il problema è un ottimo passo”
E sotto al post sono arrivati i commenti. La maggior parte dei quali indicano una strada in particolare, ovvero quella di cercare di andare alla scoperta verso nuove passioni: “Ti consiglio di esplorare anche nuovi hobby come lo sport”, scrive qualcuno, che aggiunge: “Assicurati di essere circondato da persone giuste e non accontentarti di amicizie tossiche per disperazione”.
C’è pure chi porta la sua esperienza: “Gioco da dieci anni ad un gioco di aerei e carri armati. I primi anni ero in un crew italiana (usavamo Team Speak) e con molti ragazzi del gruppo ci si vedeva dal vivo ogni tanto. Con uno di questi sono rimasto tutt’ora amico e ci si vede dal vivo regolarmente e ci sentiamo almeno due volte alla settimana”. Il suggerimento: “Le amicizie devono essere approfondite nella vita reale. Punta su quello”.
Qualcuno punta il dito contro le cattive abitudini derivanti dalla tecnologia: “Otaku, geek, nerd. Sono tutti "prodotti" delle stesse cattive abitudini. Già il fatto che tu ti sia posto il problema è un ottimo passo. Io lavoro con la tecnologia, non dovrei parlarne male, però quella attuale presenta ancora maggiori problemi rispetto ai nerd della mia. Sono cattive abitudini perché, come ben hai notato, non ti insegnano a socializzare, non ti insegnano l'empatia e una certa praticità nel compiere le cose quotidiane”. La conclusione è ancora una volta la stessa: “Il consiglio giusto te l'hanno già dato. Cerca hobby diversi, sport, musica. Per ogni occupazione avrai la possibilità di incontrare persone diverse e socializzare”.