
Greta Thunberg è stata senza dubbio uno dei personaggi simbolo del 2019, che ha richiamato l’attenzione di milioni di ragazzi in tutto il mondo sull’importanza di adottare comportamenti in grado di inquinare il meno possibile e aiutare il Pianeta.
Non è una missione impossibile! L’ambiente si protegge anche partendo dalle piccole cose. Gesti quotidiani, che tutti noi possiamo fare, apparentemente banali, ma in grado di fare la differenza. Tu, ad esempio, stai facendo la tua parte? Dimostraci quanto sei sostenibile postando una tua foto che ritrae una situazione o un oggetto che più rappresenta il tuo stile di vita sostenibile e inserisci #RgenHera.
La tua testimonianza è importante! E se ti serve ispirazione scopri come puoi diventare ambassador della generazione sostenibile di Hera con questa rapida guida.
Usa lampadine a basso consumo
Potrà sembrarti strano ma anche la luce, consumando energia, inquina. Le lampadine tradizionali, quelle a incandescenza, dovrebbero essere ormai scomparse da tutte le case. Almeno nella tua stanza, verifica che lampade e lampadari abbiano luci a basso consumo come quelle LED. Durano di più e inquinano meno. L’ideale.
Chiudi l’acqua quando non è necessario
Un utilizzo saggio dell’acqua ha un doppio beneficio. Innanzitutto permette di salvaguardare una risorsa che in futuro potrebbe essere sempre più scarsa; perciò evitiamo di fare docce troppo lunghe o di lasciare il rubinetto aperto mentre ci insaponiamo. Non solo, quasi sempre l’acqua calda è generata da una caldaia o da uno scaldabagno; che consumano energia elettrica e rilasciano gas nell’atmosfera.
Spegni i dispositivi che non ti servono
Può sembrare una sciocchezza ma persino lo schermo spento di computer e tv, se attaccato a una presa di corrente, è nocivo per l’ambiente. Quella lucina rossa dello ‘stand-by’ consuma piccoli porzioni di energia che però, sommate per tutte le persone che utilizzano questi dispositivi (ovvero tutti), diventano quantità enormi. Se non vi servono, meglio spegnere direttamente il tasto d’alimentazione.
Fai la differenziata
La raccolta differenziata non è un esercizio inventato dal demonio per complicarvi l’esistenza. Dividendo gli scarti per tipologia si riesce a far impattare il meno possibile i rifiuti sull’ambiente e a riciclarli. Carta, vetro, plastica, alluminio, persino gli scarti alimentari, possono trasformarsi in qualcosa di nuovo. E tornare nella vostra vita sotto un’altra forma. Comunque utile. Innescando un circolo virtuoso che non può che far bene al Pianeta.
Usa la plastica in modo intelligente
Un utilizzo saggio della plastica è possibile e alla portata di ognuno di noi. Le plastiche, infatti, sono dappertutto e si sente dire che sono il nemico numero uno dell’ambiente. Ma è vero solo in parte. Quello che molti non sanno, infatti, è che non tutta la plastica è uguale. Alcune tipologie – proprio come quella per le bevande, il cosiddetto PET – sono riciclabili pressoché all’infinito. L’importante, è limitare il ricorso al monouso (piatti, bicchieri, posate, ecc.), e getta sempre la plastica riciclabile negli appositi contenitori della raccolta differenziata della plastica senza disperderli nell’ambiente!
Per aiutare il Pianeta... cammina
Perché prendere la macchina, il motorino o qualsiasi altro veicolo a motore quando non è strettamente necessario? Eppure, molti di noi, anche per piccoli spostamenti si lasciano tentare. Se potete scegliete sempre una sana passeggiata a piedi: per andare a scuola, per uscire con gli amici, per andare a fare sport. Al limite usate i mezzi pubblici, il monopattino, la bici.
Dai una seconda opportunità alla tecnologia
Smartphone, tablet, computer, tv, videogiochi sono compagni inseparabili. Utilissimi ma, per loro natura, non immortali. Ma, spesso e volentieri, sostituiamo un dispositivo ancora funzionante solo perché ci siamo stancati di lui o perché è uscito un modello nuovo. Per favore: non buttiamolo nella spazzatura ma rivolgiamoci ai centri di raccolta (ormai anche i negozi si sono attrezzati). I cosiddetti ‘rifiuti elettronici’ sono tra i più tossici e inquinanti. Inoltre, possono avere tante vite: magari c’è chi si accontenta di un buon usato. Rigenerare può tradursi in ricchezza, non solo per l’ambiente.
Usa il climatizzatore ma fallo saggiamente
È diventato un oggetto quasi indispensabile, sia d’estate che d’inverno. Il climatizzatore è una grande invenzione. Ma va gestito nel modo corretto. I gas emessi dal condizionatore e l’elettricità assorbita dai motori sono invisibili ma molto dannosi. Regola generale, poi, vuole che la temperatura dovrebbe essere costante evitando di alzare o abbassare eccessivamente la temperatura rispetto alla temperatura esterna.
Si può studiare anche senza carta
Per gli studenti è difficile rinunciare alla carta. Libri, quaderni, fogli per appunti fanno parte del loro ‘mestiere’. Eppure lo sappiamo tutti: l’eccessiva produzione di carta è tra le cause principali della deforestazione e della scomparsa di ampie fatte del nostro patrimonio ambientale. Niente paura, però: intervenire è semplice. In che modo? Leggendo e-book, evitando di stampare troppi documenti (tra l’altro anche gli inchiostri delle stampanti inquinano) o di scarabocchiare pagine e pagine senza un reale motivo.
Non sprecare il cibo
Persino gli alimenti inquinano. Non in quanto tali ma perché, per portarli sulle nostre tavole, hanno bisogno di chi li produca, di chi li ‘lavori’, di chi li distribuisca e di chi li smaltisca. Tutti passaggi che presuppongono l’uso di energia e l’emissione nell’atmosfera di agenti inquinanti. Ogni volta che buttiamo del cibo ancora buono è come se procurassimo una ferita alla Terra. Gli sprechi alimentari, oltre che un peccato, sono un clamoroso autogol. Pensiamoci e impariamo a capire di quanto cibo abbiamo realmente bisogno.
Lo sviluppo sostenibile è possibile anche grazie a te!
Alla fine, mettendo in pratica queste semplici azioni, puoi contribuire anche tu a raggiungere gli obiettivi su cui si basa l’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile, approvata dalle Nazioni Unite nel 2015. Gli stessi che sostiene con forza il Gruppo Hera che dimostra sul campo come l’economia circolare possa essere il nuovo paradigma di sviluppo economico, dove le materie prime e le risorse naturali non concludono il loro ciclo di vita dopo il primo utilizzo ma vivono più a lungo attraverso il loro riciclo, riduzione, riuso, recupero e rigenerazione.