
Andrea, detta Andy, giovane neo-laureata sogna di diventare scrittrice e lavorare per una grande quotidiano newyorkese. Alla ricerca di un primo impiego, viene assunta da Miranda Priestly, direttrice di Runway, la rivista-bibbia della moda negli Stati Uniti e nel mondo. La giovane, felice per questa opportunità, non sospetta di aver stretto un patto con il diavolo. Apparentemente Andy vive e lavora a contatto con il mondo della moda più glamour, indossa abiti firmati e frequenta le feste più in della città. Ma ciò che la attende è un anno di inferno, durante il quale imparerà a soddisfare le richieste e i capricci della sua direttrice che, infatti, ama perseguitare le sue assistenti, svegliarle nel cuore della notte, assoggettarle a cameriere personali. Per diventare un'assistente perfetta, Andy dovrà modellarsi ad immagine di Miranda. Il che significa, per lo sconcerto del suo ragazzo e dei suoi amici, imparare il gergo, imparare a muoversi, e mai, mai più chiedere se Gabbana si scrive con una b. Ma più Andy inizia a vedere il mondo attraverso gli occhi di Miranda, più si rende conto che quel mondo, non le appartiene.
Il Diavolo veste Prada è una commedia molto divertente, sofisticata, dove belle ragazze con splendidi abiti e accessori, vivono nell'incubo di essere sempre troppo grasse. Quando Andy entra a Runway le viene chiesto che taglia porta e lei candidamente risponde: "Una 42". Nigel (uno straordinario Stanley Tucci), stylist della rivista, ribatte: "Che qui corrisponde ad una 56". Come diceva Wally Simpson (l'americana che sposò Edoardo VIII e per la quale lui rinunciò al trono): "Non si è mai troppo magre o troppo ricche nella vita". E questo è anche il motto di Miranda Priestly, direttrice di Runway, donna intelligente e perfida, colei che tutto può e tutto ottiene. Per la sua interpretazione Meryl Streep meriterrebbe un altro Oscar. Calibrata ed efficace la regia di David Frankel, che ricorda le commedie della Hollywood degli anni d'oro '40 e '50, con un grande omaggio a New York, sua città di origine e già protagonista del serial che lo ha portato al successo, Sex and the City. Eccellente il lavoro di Patricia Field (colei che ha curato il look di Carrie - Sarah Jessica Parker in Sex and the City e l'ha fatta diventare una icona per i fashonist e non solo per loro) che si è occupata di mescolare abiti vintage e griffatissimi per i personaggi di Miranda e Andy.
Grazie a primissima