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dialetto più raro al mondo

In Italia esistono molte varietà di dialetti, con una propria storia, una propria fonetica e un proprio lessico. Alcuni sono più noti e diffusi, altri rischiano la lenta scomparsa.

Tra questi, il töitschu si distingue per un primato inaspettato: è considerato il dialetto più raro al mondo.

Viene parlato da meno di cento persone, tutte concentrate in un comune della Valle d’Aosta. Ecco tutto quello che c'è da sapere sulla lingua più rara al mondo.

Indice

  1. Una lingua nel cuore delle Alpi
  2. Un fossile linguistico
  3. Una tradizione orale in pericolo
  4. Lingue in via d’estinzione

Una lingua nel cuore delle Alpi

Viene spesso definito “dialetto italiano”, ma il töitschu è da considerarsi una variante arcaica del tedesco walser, portata in Italia nel XIII secolo da popolazioni germaniche. Le comunità walser si stabilirono in alcune valli alpine, dove la lingua si è mantenuta viva.

Oggi il töitschu è parlato solo a Issime, un paese di circa 375 abitanti. I madrelingua sono meno di cento, per lo più anziani. Altri duecento lo comprendono o lo parlano saltuariamente, ma la trasmissione alle nuove generazioni è quasi del tutto assente.

Un fossile linguistico

Il töitschu rappresenta un caso affascinante di conservazione linguistica. Isolato tra le montagne per secoli, ha mantenuto elementi arcaici, scomparsi nei dialetti walser della Svizzera. Il lessico è un mosaico di influenze: tedesco medievale, francese, italiano e piemontese.

Questa fusione ha dato vita a una lingua ibrida, che racconta una storia di migrazioni, adattamenti e resistenza culturale. Ma anche di una lenta erosione, fatta di silenzi e dimenticanze.

Una tradizione orale in pericolo

Il töitschu non è solo una lingua: è il filo conduttore di una tradizione orale fatta di canti, storie e riti religiosi. La sua perdita metterebbe a rischio un’intera memoria collettiva. Per questo alcune associazioni culturali e ricercatori stanno lavorando per documentare il dialetto, registrando conversazioni, pubblicando studi e organizzando corsi.

Lingue in via d’estinzione

Il töitschu non è l’unico caso di lingua a lenta scomparsa. In Italia esistono altre lingue minoritarie in pericolo, come il croato molisano e il greco-italiota di Calabria e Puglia, entrambe parlate da poche centinaia di persone. Si tratta di testimonianze linguistiche uniche, che rischiano di scomparire nel giro di una generazione.