
In origine il territorio apparteneva alla dominazione olandese, ma passò sotto la corona inglese nel 1664. L'influenza inglese durò fino all'ottenimento dell'indipendenza delle colonie, che sancì ufficialmente la nascita degli Stati Uniti. Ripercorriamo allora le tappe storiche che hanno caratterizzato la città di New York.
New York, la storia e i legami con l'Olanda
I primi ad arrivare sul territorio oggi noto come New York sono stati gli olandesi, con il capitano Henry Hudson. Il comandante esplorò l'area nel tentativo di trovare il passaggio a nord-ovest per la Compagnia delle Indie Orientali. Così nel 17esimo secolo venne alla luce New Amsterdam, un villaggio fortificato che affacciava sul fiume omonimo del capitano olandese. Nel 1664 la cittadina passò sotto il controllo inglese e dieci anni più tardi venne poi rinominata “New York”, in omaggio al Duca di York, Giacomo II d'Inghilterra. La città sbocciò però solo al termine delle dominazioni europee, col nascere dell'indipendenza.In quel periodo ci fu un notevole sviluppo urbano e non solo: New York divenne un importante centro di scambi commerciali grazie anche al suo porto. Ben presto molti europei si trasferirono oltreoceano, e di pari passo la città crebbe anche dal punto di vista culturale: nacque il King's College, oggi conosciuto come “Columbia University”. Ancora oggi la città presenta diversi “richiami” europei, specialmente olandesi. Ne rimangono tracce nel nome delle vie, come Amsterdam Avenue, e il quartiere afroamericano Harlem (dal villaggio olandese di Haarlem).