
Che infanzia difficile. Traumi cinematografici che tornano a galla. Ecco 5 scene di film visti da bambini che difficilmente riusciremo a dimenticare.
Chi è cresciuto assaporando appieno gli anni ’80 e ’90 sa che certi traumi cinematografici difficilmente potranno essere dimenticati. Stiamo parlando di un periodo in cui i bambini si affidavano al cinema e alla televisione per farsi rapire dalla magia di un film. Non esisteva la cultura di internet, dei trailer lunghi 10 minuti o della gara a chi pubblica per primo notizie e commenti sulla trama. Un film andava preso quasi a scatola chiusa. Capite bene che con questa premessa lo shock era spesso dietro l’angolo. Qualunque regista o casa di animazione poteva improvvisamente spaventare un innocente bambino con scene shock del genere che “non ti aspetti”. Non siete d’accordo? Pensate ad esempio a Jurassic Park e all’inseguimento al cardiopalma ambientato nelle cucine, dove i piccoli Lex e Tim fuggono come disperati per non essere sbranati dai velociraptor. O al film animato Alla ricerca della valle incantata che ci ha spezzato il cuore con morte della mamma di Piedino. Per i bambini di qualche anno fa lo shock era davvero dietro l’angolo.Ecco 5 scene di film hanno segnato l’infanzia dei piccoli telespettatori lasciando delle cicatrici che ancora oggi, di tanto in tanto, si fanno sentire.
E.T.
SHOCK: La morte - non morte di E.T.Il film è un capolavoro degli anni ’80 che ha collezionato intere generazioni di ammiratori. Noi stessi ci siamo subito affezionati a quel piccolo extraterrestre sorvolato sull’aspetto decisamente di cattivo gusto, fino a provare addirittura tenerezza. Ci siamo immedesimati nell’amicizia fra lui, E.T., e il giovane Elliot. Insomma, siamo entrati nella storia con tutte e due le scarpe. Quindi è normale che lo scherzetto della finta morte non ci sia proprio piaciuto. D’accordo, poi è tornato miracolosamente e inaspettatamente in vita, ma del colpo che ci è preso ne vogliamo parlare?

La storia infinita
SHOCK: la morte del cavallo ArtaxRicordiamo tutti la storia di Bastian? Il ragazzino che, quasi per caso, si ritrova fra le mani un libro magico in grado di catapultarlo in una realtà parallela, piena di personaggi fiabeschi, con tanto di principessa eroi e mostri. Ed è così che conosciamo Atreyu, il giovane eletto, colui che mette a repentaglio la propria vita pur di proteggere la principessa e salvare il regno di Fantàsia in cui tutti vivono. Fino a questo punto nulla di strano, se non fosse che il nostro eroe attraversa le mille peripezie insieme a un fedele amico, il cavallo Artax. Ce li presentano insieme, ci abituano a vederli così, uniti contro il male. Il trauma subito nel vedere il povero Artax scomparire nelle sabbie mobili è indescrivibile. Poco importa se si sacrifica per il giovane amico, se succede in un posto chiamato Paludi della tristezza. Nessuno ci ha più ridato Artax. Il film poi è finito bene...dicono.

Papà, ho trovato un amico
SHOCK: la morte dell’amicoLa crudeltà fatta a film. Ci mettiamo comodi, pronti a vedere una commedia simpatica, la classica storia della bambina incompresa che poi trova un amico fidato. I più romantici s’immaginavano anche un futuro pieno d’amore per questi due ragazzini, e invece...Lei, orfana di madre, cresciuta dalla nonna affetta da demenza senile e con padre che lavora nelle pompe funebri, incontra lui, Thomas J., scricciolo innocente e fragile che però inspiegabilmente le regala una nuova gioia di vivere. C’era davvero bisogno di farlo morire, ucciso da uno shock anafilattico? Lo shock è venuto a noi, poveri spettatori, straziati dal dolore durante l’addio di Vera, che piange sul piccolo corpicino de “il fu Thomas J.”.

Bambi
SHOK: la morte della mammaAnche chi non ha mai visto questo film animato sa, che a un certo, punto durante la pellicola, si consuma una tragedia. Non si è mai pronti a traumi di questo tipo. Bambi, il piccolo cerbiatto circondato d’amore, nasce e cresce in un contesto idilliaco, una madre amorevole e tanti amici che gli vogliono bene. Ma la storia ha bisogno di un momento di rottura, altrimenti che trama sarebbe? E così a pagare pegno è la povera mamma, uccisa a sangue freddo da alcuni cacciatori in una sera di inverno, mentre il piccolo e ignaro Bambi la attende nascosto in una radura.

Il Re Leone
SHOCK: l’uccisione di MufasaAnni dopo la tragedia del piccolo cerbiatto, la Disney ci riprova e ci riesce ancora. Nuovo film, nuovo cucciolo, nuovo trauma. Questa volta il nostro protagonista si chiama Simba ed è un piccolo leoncino figlio del re della foresta, Mufasa. In un intreccio fatto di intrighi e gelosie è proprio il papà a rimetterci la pelle, ucciso dallo zio cattivo Scar sotto gli occhi del piccolo Simba. La scena più straziante però arriva poco dopo, quando il leoncino, al capezzale del padre, rifiuta la sua morte e urla disperato “Papà alzati!”. In quel momento tanti giovani cuori si spezzano all’unisono.
Data pubblicazione 15 Ottobre 2015, Ore 11:21