Rosabianca 88
Ominide
2 min. di lettura
Vota 5 / 5

Concetti Chiave

  • I muttos sono canti d’amore sardi, composti da due parti: isterrìa e torrada, che legano tradizione e sentimento.
  • Questi canti provengono dal Lugodoro e Nuorese, con riferimenti geografici come Ozieri, Monte Santo e Monte Gonara.
  • La lingua sarda è distinta dall’italiano, con una ricca tradizione scritta e vari dialetti locali.
  • Mare maje e scure maje è un lamento funebre abruzzese di origine balcanica, con forte drammaticità musicale.
  • Te ddu vinne ientu rèfulu? è un lamento funebre dalla tradizione dell'Italia meridionale, ricco di espressività poetica.

Indice

  1. I muttos e la tradizione sarda
  2. La lingua sarda e la sua diversità
  3. Te ddu vinne ientu rèfulu?

I muttos e la tradizione sarda

I muttos sono brevi canti d’amore sardi, costituiti da due parti: la prima (isterria) propone un motivo tradizionale legato al paesaggio o a un avvenimento, la seconda (torrada) esprime un pensiero d’amore.

La scelta proviene da paesi del Lugodoro e del Nuorese, e i riferimenti (il paese di Ozieri, il Monte Santo e il Monte Gonara) sono luoghi di queste zone. Gli anonimi autori di queste canzoni hanno creato immagini profonde e originali (“In me trovano te / in ruscelli di sangue / se mi aprono il cuore”, “La campana del monte / la suona una stella”, “Due usignoli / cantano voce contro voce”).

La lingua sarda e la sua diversità

Ricordiamo che il sardo è una vera e propria lingua, con caratteristiche profondamente diverse dall’italiano, e a sua volta diversificata in svariati dialetti locali; ricca è la sua tradizione scritta, che ha prodotto sia testi letterari, sia testi di uso pratico.
Mare maje e scure maje: è un lamento funebre tradizionale della costa abruzzese, ma proviene dall’altra parte dell’Adriatico: trasmigrarono in Italia per sfuggire ai turchi che invadevano i Balcani. La vedova si dispera per la perdita del marito, paragonando se stessa a una pecora smarrita e il figlioletto a un cucciolo affamato. La musica è di straordinario effetto drammatico.

Te ddu vinne ientu rèfulu?

Te ddu vinne ientu rèfulu?: un altro lamento funebre, improvvisato dalla madre del morto, un giovane soldato di Otranto ucciso nella Seconda guerra mondiale. Quella del compianto funebre è un’usanza che si riserva presso moltissimi popoli: nell’Italia meridionale è rimasta diffusa fino a poco tempo fa e i testi raccolti dagli studiosi testimoniano la forza e la bellezza poetica delle parole improvvisate da donne semplici e spesso analfabete.

Qui la morte assume l’aspetto di un vento malefico, che entra nella casa a tradimento e ne provoca la rovina. La madre chiede di piantare sulla tomba del ragazzo un albero di limone, perché ella possa ritrovarlo.

Domande da interrogazione

  1. Cosa sono i muttos e da dove provengono?
  2. I muttos sono brevi canti d'amore sardi, composti da due parti: l'isterria e la torrada. Provengono da paesi del Lugodoro e del Nuorese, con riferimenti a luoghi come Ozieri, Monte Santo e Monte Gonara.

  3. Qual è l'origine del lamento funebre "Mare maje e scure maje"?
  4. "Mare maje e scure maje" è un lamento funebre tradizionale della costa abruzzese, originario dell'altra parte dell'Adriatico, portato in Italia da persone che fuggivano dai turchi nei Balcani.

  5. Qual è il significato del lamento funebre "Te ddu vinne ientu rèfulu?"?
  6. "Te ddu vinne ientu rèfulu?" è un lamento funebre improvvisato dalla madre di un giovane soldato di Otranto ucciso nella Seconda guerra mondiale, dove la morte è vista come un vento malefico che porta rovina. La madre desidera piantare un albero di limone sulla tomba del figlio per ritrovarlo.

Domande e risposte