Concetti Chiave
- I Ciclopi vivono in modo primitivo, senza leggi o strutture sociali, isolati nelle montagne e senza preoccuparsi degli altri.
- Non sfruttano la terra fertile che li circonda, poiché i raccolti crescono spontaneamente senza bisogno di coltivazione.
- Non hanno mezzi o abilità per costruire navi, il che li isola ulteriormente dal resto del mondo e dalle possibilità di commercio.
- Di fronte alla loro terra, c'è un'isola ricca di risorse naturali, ma i Ciclopi non la utilizzano, lasciandola abitata solo da capre selvatiche.
- La critica implicita di Omero sottolinea la loro mancanza di intelligenza e incapacità di sfruttare le risorse naturali per migliorare la loro vita.
Indice
La Terra dei Ciclopi
“Arrivammo alla terra dei Ciclopi, prepotenti e privi di norme, che confidando negli dèi eterni non piantano pianta con le mani, né arano, ma lì ogni frutto germina inseminato e senza aratura, grano e orzo e viti che portano vino da grappoli rigogliosi nutriti dalla pioggia mandata da Zeus. Costoro non hanno assemblee per consultarsi, né regole sociali, ma abitano le cime di alti monti in cave grotte, e ciascuno esercita la sua autorità su figli e moglie, né si curano gli uni degli altri. Fuori dal porto si stende un’isola, piatta, selvosa, non troppo vicina alla terra dei Ciclopi ma neppure lontana. Ci nascono capre infinite, selvatiche: presenza umana non le spaura né vi passano cacciatori che nella selva soffrano stenti percorrendo le cime dei monti. Non è occupata da greggi o da campi di biade, ma giorno dopo giorno resta inseminata e inarata e vuota di uomini: nutre capre belanti. Non hanno i Ciclopi navi dalle guance vermiglie né albergano fra loro calafati capaci di fabbricare navi dai solidi ponti che percorrano ogni rotta arrivando alle città dei mortali nei tragitti che spesso gli uomini incrociano fra loro con le navi sul mare: gente che avrebbe reso ben coltivata anche la loro isola. Non è infruttuosa e produrrebbe di tutto a suo tempo: lungo le rive del grigio mare ci sono roridi, teneri prati dove potrebbero crescere viti perenni; c’è terra piana, adatta all’aratro, e si potrebbe mietere sempre, a suo tempo, folto grano: molto grasso è il suolo di sotto”.
1) Qual e il rapporto tra i Ciclopi e la terra?
Con la terra, i Ciclopi mantengono un atteggiamento di totale indifferenza; non si curano di essa, non la sfruttano e nonostante questo, poiché è essa produce a volontà grano, orzo, grappoli senza che essi durino fatica a utilizzare l’aratro
2) Esistono istituzioni politiche tra i Ciclopi? La loro società può essere definita primitiva?
Società Primitiva dei Ciclopi
Presso i Ciclopi non esistono leggi, né regole sociali. Ognuno pensa a se stesso e alla propria moglie e ai propri figli. È una società primitiva in cui manca non solo il rapporto costruttivo con la natura, ma anche con i propri simili. Essi rappresentano la violenza l’animalesco, il selvaggio, l’inciviltà, la stupidità la prepotenza stupida e pericolosa.
3) Che cosa si osserva sull’isola antistante il porto?
L'Isola Antistante
L’isole che si scorge non molto distante dal porto è pianeggiante, ricoperta da boschi e abitata solo da capre selvatiche che non temono la presenza umana
4) Ci sarebbe modo, secondo l’autore, di trarre frutto e rendere produttivo il suo territorio?
Produttività Potenziale
Sì, basterebbe che i Ciclopi cominciassero ad arare il terreno che, pur essendo già spontaneamente produttivo, produrrebbe ancora di più e in modo più regolare. Ma i Ciclopi sono incapaci di coltivare la terra perché mancano di intelligenza e sono ancora allo stadio primitivo, come degli animali.
5. In quali passaggi del testo l’autore esprime implicitamente la sua disapprovazione nei confronti dei Ciclopi?
Disapprovazione Implicita
Omero non esprime direttamente un giudizio sui Ciclopi, ma indirettamente si capisce la sua disapprovazione: quando iscrive che
• essi sono “prepotenti e privi di norme”
• che fra di loro non esistono “calafati capaci di fabbricare …” (per praticare il mestiere di calafati – cioè di colui che è specializzato nel rendere impermeabile lo scafo di una nave - occorre essere capaci e intelligenti, doti che i Ciclopi non hanno
• che “non piantano pianta con le mani”, cioè non sono nemmeno in grado di chinarsi per piantare una pianta, un’operazione molto semplice e che non richiede fatica; nella loro stupidità non si rendono che la natura può essere gestita dall’uomo, ma loro non sono uomini, sono più simili ad animali. Eppure, il terreno è molto fertile (“molto grasso è il suolo di sotto”) e basterebbe poco per lavorarlo
• che “né arano”, cioè non sono in grado di utilizzare lo strumento agricolo più semplice.
• “né si curano gli uni degli altri”. Questa affermazione accusa i Ciclopi di mancanza di sentimenti umani verso i propri simili
Inoltre, invece di abitare nell’isola davanti alla costa che per la sua conformazione geografica si presterebbe molto bene ad essere coltivata, essi preferiscono abitare in grotte nella parte montuosa della regione
Domande da interrogazione
- Qual è l'atteggiamento dei Ciclopi verso la terra?
- La società dei Ciclopi ha istituzioni politiche?
- Cosa caratterizza l'isola antistante il porto dei Ciclopi?
- Come potrebbe essere resa produttiva l'isola secondo l'autore?
- Come esprime l'autore la sua disapprovazione verso i Ciclopi?
I Ciclopi mostrano totale indifferenza verso la terra, non la coltivano né la sfruttano, nonostante essa produca spontaneamente grano, orzo e viti senza bisogno di aratura.
No, la società dei Ciclopi è priva di leggi e regole sociali, ognuno si occupa solo di sé stesso e della propria famiglia, rappresentando una società primitiva e incivile.
L'isola è pianeggiante, ricoperta da boschi e abitata solo da capre selvatiche che non temono la presenza umana.
L'isola potrebbe essere resa produttiva se i Ciclopi iniziassero ad arare il terreno, che è già spontaneamente fertile, ma essi mancano di intelligenza e capacità per farlo.
L'autore esprime disapprovazione implicita descrivendo i Ciclopi come "prepotenti e privi di norme", incapaci di costruire navi, di piantare o arare, e privi di sentimenti umani verso i propri simili.