Concetti Chiave
- Bellona, inizialmente rappresentante del concetto di guerra, evolve in una divinità romana con un tempio dedicato.
- Il tempio di Bellona a Roma era il luogo dove il senato riceveva ambasciatori e si eseguivano riti di dichiarazione di guerra.
- I feziali eseguivano un rito simbolico lanciando una lancia verso un territorio nemico, poi simbolicamente verso la columna bellica.
- Nel 92 a.C., i soldati romani incontrarono una comunità di seguaci di una dea simile, portando alla fusione delle due figure.
- Le celebrazioni in onore di Bellona coinvolgevano danze frenetiche e ferimenti rituali da parte dei sacerdoti in stato di estasi.
Indice
Origini e significato di Bellona
Questa divinità romana era in origine soltanto la rappresentazione del principale svago di Marte, cioè il bellum, la guerra; in un secondo momento acquistò una più precisa identità e i Romani le dedicarono un tempio, forse anche perchè erano in guerra con gli Etruschi e i Sanniti.
Il tempio e i riti di guerra
Questo tempio divenne molto famoso: il senato vi riceveva gli ambasciatori e vi si svolgeva il rito simbolico della dichiarazione di guerra. Nel corso di esso i feziali scagliavano inizialmente una lancia insanguinata all'interno del territorio nemico, poi quando questo gesto non fu più logisticamente possibile per l'estensione dei confini, si limitarono a lanciarla stando presso la columna bellica davanti al tempio. I sacerdoti avevano infatti stabiliti che un pezzetto di terreno vicino al Circo Flaminio venisse considerato nemico e la colonna ne indicasse il confine. Nell'anno 92 a.C. , mentre l'esercito di Silla guerreggiava contro certe popolazioni dell'Asia Minore, i soldati si imbatterono in una comunità di seguaci della dea. Celebravano il loro rito abbandonandosi a eccessi cui i Romani non rimasero insensibili date le analogie con quello proprio della dea Bellona. Vennero in tal modo a crearsi due dee della guerra che col tempo si fusero quasi in una sola identità.
Processioni e riti in onore di Bellona
Le processioni in onore di Bellona erano impressionanti: i sacerdoti si abbandonavano a danze forsennate e in preda a un mistico delirio si ferivano a sangue con una bipenne pronunziando profezie.