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Sintesi
Letteratura italiana: Eugenio Montale

Fisica: Matematica dei quanti; relatività

Filosofia: Henry Bergson

Letteratura inglese: James Joyce, Virgina Woolf, Isaac Asimov, Herbert George Wells, William Shakespeare, John Keats
Estratto del documento

“G. Galilei” – “Il Viaggio nel tempo e la coscienza”

Alessandro Reano 5°D L.S.S.

gravitazionale(generato ad esempio da una stella di neutroni o da un buco nero).

La teoria dei molti mondi: viaggiare in una dimensione parallela

L'idea di Everett parte da una premessa davvero semplice: in effetti si tratta

semplicemente di rimuovere il postulato del collasso quantistico.

Prendiamo un esempio di esperienza comune.

Per tornare nel mio appartamento ogni giorno posso scegliere tra ascensore e

scale.

Un giorno quell’ascensore risulta

pericolante: se lo userò, morirò.

Secondo la teoria di Everett si

biforcheranno due realtà osservate da

osservatori diversi: una in cui sono morto

nell’ascensore ed una in cui sono vivo.

Riallacciandosi al famoso gatto di

Schrödinger è come se esistesse sia un gatto vivo sia uno morto in dimensioni

parallele diverse. senza creare alcun “Paradosso

Questo potrebbe permettere il viaggio nel tempo

del nonno”, dal momento che il nostro viaggio avverrebbe comunque in una diversa

Worldline( le realtà parallele sopra citate).

Possibili macchine del tempo.

Descriveremo brevemente le macchine del tempo di Gödel, di Tipler e di Davies.

La prima è basata sull'ipotesi di un universo chiuso in

rotazione, dove muovendosi a velocità prossime a

quella della luce si potrebbe raggiungere ogni istante

di tempo dell'universo semplicemente viaggiando

continuamente sempre in una stessa direzione.

Quella di Tipler è una variante di questa che però si

basa sull'esistenza di un corpo materiale e non utilizza

dunque l'intero universo come nel precedente

esempio: un ipotetico cilindro rotante di massa

esorbitante (si parla di miliardi di masse solari), ma di

densità inferiore a quella necessaria perché si

trasformi in un buco nero, creerebbe un’attrazione gravitazionale tale da far sì che

un corpo che si muova intorno ad esso a velocità elevatissime anche se non

necessariamente prossime a quella della luce si sposti nel passato o nel futuro, a

seconda che si muova nel verso opposto o uguale a quello della rotazione del

cilindro.

Il cilindro dovrebbe avere un'altezza di 100 chilometri e un diametro non superiore

ai 10 - 20 chilometri, contenere almeno la massa del Sole ed avere la densità di

una stella di neutroni; esso dovrebbe inoltre ruotare su se stesso due volte al Pag3

“G. Galilei” – “Il Viaggio nel tempo e la coscienza”

Alessandro Reano 5°D L.S.S.

millisecondo. In pratica se prendessimo dieci stelle di neutroni, le congiungessimo

polo a polo e imprimessimo loro una rotazione sufficiente, otterremo la macchina

del tempo di Tipler.

Tipler spiega nel seguente modo:

Un esploratore potrebbe iniziare il suo viaggio

in una zona che ha campo debole - magari vicino

alla Terra -, arrivare sino alla regione in cui

si trovano i coni di luce inclinati, navigare

nella direzione negativa del tempo, e infine

tornare

da dove è partito, senza mai lasciare la

regione delimitata dal suo cono di luce futuro.

Se questo esploratore viaggiasse

sufficientemente

lontano nella direzione -t mentre si trova nella

regione dove c'è campo intenso, potrebbe tornare

sulla Terra prima della data della partenza e

spingersi nel passato del nostro pianeta fino a

dove volesse. Qui si tratta di un autentico viaggio temporale.

Questo modello pone però due importanti limitazioni: non si può andare in un

passato precedente la creazione del cilindro e non si può andare in un futuro

successivo la sua distruzione.

Il modello matematico, inoltre, presuppone un cilindro infinitamente lungo e non è

ancora chiaro se questa condizione sia necessaria per il viaggio nel tempo.

LA MACCHINA DEL TEMPO DI PAUL DAVIES

A differenza delle macchine del tempo di romanzi e film, quella di Paul Davies non

si sposta nel tempo, ma modifica la struttura dell'universo per costruire un percorso

chiuso nello spazio. Crea un wormhole artificiale che consente al viaggiatore di

andare nel passato e tornare indietro e può essere realizzata con le tecnologie già

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“G. Galilei” – “Il Viaggio nel tempo e la coscienza”

Alessandro Reano 5°D L.S.S.

oggi disponibili.

1° Il primo strumento necessario per realizzare un wormhole artificiale è un

collisore, cioè un acceleratore di particelle. Queste macchine permettono di ricreare

le condizioni dell'universo a circa un microsecondo dopo il Big Bang, quando la

temperatura era di dieci trilioni di gradi e l'universo era in uno stato definito plasma

di quark e gluoni (particelle subatomiche).Proprio da una bolla di questa materia ad

altissima energia si estraggono i wormhole «virtuali». Questi però compaiono solo

per tempi brevissimi, per poi scomparire nel vuoto che si trova all'interno degli

acceleratori.

2° Il passo successivo è trasformare i

wormhole virtuali in reali, iniettando l'energia

sufficiente per evitare che riscompaiano. È un

fenomeno noto della fisica, per esempio si

utilizza nella trasmissione di onde radio. Intorno

a un elettrone girano fotoni virtuali, formando il

campo elettrico. Se si accelera l'elettrone,

facendolo passare in un filo, i fotoni virtuali

acquistano energia e si trasformano in fotoni

reali allontanandosi dal filo sotto forma di onde

radio. Tuttavia, l'energia del plasma di quark ^Wormhole

e gluoni non basta per raggiungere le temperature richieste per trasformare questa

«schiuma» spaziotemporale in vero wormhole.II secondo strumento per fabbricare

la macchina del tempo di Davies è un dispositivo dl implosione che dà alla bolla di

quark e gluoni l'energia necessaria per comprimerla di un fattore pari a un miliardo

di miliardi: questo per elevarne la temperatura consentendo la trasformazione della

bolla in un embrione di wormhole. La difficoltà non è nella quantità di energia

necessaria (circa dieci miliardi di joule, la produzione di una centrale elettrica in

qualche secondo), quanto nella concentrazione dell'energia su dimensioni così

piccole.

3° Per portare il wormhole dallo stato embrionale a dimensioni utili occorre uti-

lizzare un dilatatore, che ne accresca le dimensioni e lo mantenga aperto per

consentire al crononauta di passarvi senza problemi. Per fare questo Paul Davies

ipotizza di servirsi dell'antigravità, una forza repulsiva che può essere prodotta dal

cosiddetto «effetto Casimir»: Due piastre conduttrici variano i campi

elettromagnetici dello spazio, creando una forza repulsiva, l’antigravità appunto.

4° L'ultima fase consiste nel trasformare il wormhole, ormai portato alla taglia

giusta, in una macchina del tempo e cioè stabilire una differenza temporale

permanente tra le sue estremità. II compito è affidato al differenziatore e la tecnica

suggerita è la dilatazione temporale che si osserva nell'effetto dei gemelli. Ancora

una volta si ricorre a un acceleratore di particelle, in questo caso per far circolare

una delle estremità del cunicolo a velocità prossime a quella della luce, per un

periodo sufficientemente lungo da provocare una discrepanza temporale fra le due

estremità. Così si può viaggiare indietro nel tempo. La macchina del tempo è Pag5

“G. Galilei” – “Il Viaggio nel tempo e la coscienza”

Alessandro Reano 5°D L.S.S.

pronta. Bisogna ancora risolvere qualche problema tecnico, ma esiste un progetto

da seguire. INTUIZIONE E MEMORIA

ha cercato di conoscere e, in un certo senso, di prendere possesso del

L’uomo

tempo non solo dal punto di vista fenomenico tramite mezzi tecnico-scientifici, ma

anche dal punto di vista spirituale, filosofico, religioso ed artistico per mezzo delle

vie del ricordo e delle proiezioni dei propri desideri, intuizioni, ragionamenti.

Bergson distingue in due tipologie di tempo: Tempo fisico-matematico e tempo

psicologico(o durata).Il primo è misurabile per definizione ed è composto da istanti

uguali, contigui ma separati(spazializzato) mentre il secondo è composto da istanti

diversi che si compenetrano l’uno nell’altro, ricavabile dall’analisi che ciascuno

compie all’interno del proprio io. Il “viaggio nel tempo” si compie per Bergson

tramite l’intuizione della durata: nella durata convivono infatti futuro e passato,

saldati dallo stato di coscienza del presente. La memoria spirituale per Bergson

permette dunque un viaggio nel passato, poiché lo attualizza.

Per Eugenio Montale il ricordo ha funzione salvifica: egli ricerca nel ricordo un

punto fermo da cui partire per cercare di conoscere la verità sul mondo e su di se

stessi. Il ricordo può dunque (tramite un medium, rappresentato dalla figura

allegorica della donna-angelo, desunta dalla tradizione dantesca) essere uno

spiraglio per salvarsi dal mal di vivere. Tuttavia questo tentativo di recupero fallisce,

poiché i ricordi tendono a dissolversi o ad addipanarsi come un gomitolo di

filo(come afferma nella poesia “La casa dei doganieri”, ove narra di una sua

relazione con una donna ormai morta)lasciando il poeta nell’angoscia.

passata La casa dei doganieri

Tu non ricordi la casa dei doganieri

sul rialzo a strapiombo sulla scogliera:

desolata t'attende dalla sera

in cui v'entrò lo sciame dei tuoi pensieri

e vi sostò irrequieto.

Libeccio sferza da anni le vecchie mura

e il suono del tuo riso non è più lieto:

la bussola va impazzita all'avventura

e il calcolo dei dadi più non torna.

Tu non ricordi: altro tempo frastorna

la tua memoria: un filo s'addipana.

Ne tengo ancora un capo; ma s'allontana

la casa e in cima al tetto la banderuola

affumicata gira senza pietà.

Ne tengo un capo; ma tu resti sola

né qui respiri nell'oscurità Pag6

“G. Galilei” – “Il Viaggio nel tempo e la coscienza”

Alessandro Reano 5°D L.S.S. Oh l'orizzonte in fuga, dove s'accende

rara la luce della petroliera !

Il varco è qui ? ( Ripullula il frangente

ancora sulla balza che scoscende...)

Tu non ricordi la casa di questa

mia sera. Ed io non so chi va e chi resta.

Nella casa dei doganieri il poeta ha vissuto momenti felici in compagnia di una

donna, ma ora altro tempo, altri eventi si sono sovrapposti a quell'esperienza; il

ricordo non è più un legame, solo il poeta adesso vi si aggrappa, ma per constatare

definitivamente l'impossibilità di un recupero del passato e la propria solitudine.

Nella poesia si possono rintracciare alcune ricche aree semantiche e un forte

dinamismo delle sensazioni, legate all'illuminarsi ed all'indebolirsi del ricordo, fino

alla sua lenta estinzione nello sfaldarsi progressivo della concretezza dei riferimenti.

Le forze della natura- libeccio che sferza inesorabilmente le mura della vecchia

costruzione, l'onda che perpetuamente colpisce con la scogliera - sono correlativi

molto adatti a definire l'inesorabile incalzare del tempo che cancella ogni stabilità e

certezza.

Il bisogno disperato di riannodare un contatto con il passato e con l'immagine

femminile che lo ha popolato spinge il poeta a ribadire la sua invocazione .La

memoria della donna è sollecitata al comune recupero di momenti ed eventi che

dolorosamente si allontanano. In questa prospettiva anche la casa dei doganieri

vive una sua vita, essa sembra personificare una dimensione stabile del reale, una

ragione superiore dell'essere, che registra ogni presenza significativa e vuole

conservarne la traccia perenne. In questa fiduciosa speranza risiede il fascino

poetico delle "occasioni" montaliane.

La seconda parte della composizione evidenzia ancor meglio i modi in cui si

struttura la dinamica del ricordo. E' quella di Montale una coraggiosa tenacia di

isolare la forza del tempo . L'impossibile recupero del passato si oggettiva

nell'immaginario filo di un gomitolo che si "addipana", si riavvolge, fino a negare una

delle sue estremità alla vista del poeta. L'occasione sembra rinascere nella "fioca

luce " di una petroliera che si profila all'orizzonte sul mare in tempesta; è questo

forse il VARCO, l'apertura ricercata verso il passato, il momento in cui il tempo si

ricrea anche all'indietro riempiendosi nuovamente di significati.

Ma la luce è insufficiente e la forza del mare sul frangente si ripropone come unica

realtà per l'uomo solo con se stesso. " LA BUSSOLA VA IMPAZZITA

ALL'AVVENTURA E IL CALCOLO DEI DADI PIU' NON TORNA,…ED IO NON SO

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