Uomo è materia a cui la società dà forma - Tesina per liceo scientifico

L’uomo è materia a cui la società dà forma

di Federica Petitti

Liceo Scientifico Linguistico Galileo Galilei,

Voghera

Classe 5^B/L A.S. 2010/2011

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INDICE

Introduzione p.3

Zola, Les Rougon- Macquart p.4

Mary Shelley, Frankenstein p.5

Miguel de Unamuno, Niebla p.7

Bibliografia e Sitografia p.8

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Nel momento in cui l’individuo nasce, viene a contatto con tutto ciò che accade

attorno a lui, vale a dire con il contesto storico, politico, sociale. Durante la crescita,

egli deve far fronte alla costruzione della sua identità, la quale è determinata da

numerosi fattori esterni. In primo luogo l’identità dell’uomo è basata sull’educazione

che egli riceve, in cui un ruolo fondamentale svolge la famiglia. Il tipo di famiglia e i

rapporti che si instaurano al suo interno costituiscono la base della modalità di

approccio che l’individuo effettuerà con l’esterno; in secondo luogo, l’identità si basa

sul contesto sociale al di fuori del contesto familiare, vale a dire sui differenti livelli

di educazione, dall’asilo all’insegnamento universitario e sulle relazioni

interpersonali; essi costituiscono un solido sostegno a ciò che l’uomo diventerà. Un

ulteriore fattore fondamentale è il luogo in cui si vive e il contesto storico e politico

che lo caratterizzano. La società può essere considerata, quindi, come il contenitore

che comprende tutti i fattori appena elencati. Essa, caratterizzata dalla coesistenza di

un numero di persone elevato, per funzionare correttamente necessita di regole, di

un’etica, di una moralità che servano da guida nelle relazioni tra gli uomini e che

stabiliscano ciò che è giusto e ciò che non lo è. Nel processo di costruzione della

propria identità, l’uomo interiorizza tutte queste regole, che sono la base del vivere in

una collettività, e le rende sue. Questo significa che l’uomo non sviluppa delle

credenze proprie, ma acquisisce il pensiero, gli usi, le credenze della società in cui

vive così tanto da pensare di averle sviluppate da solo. Il risultato che ne deriva è che

l’uomo si comporta non come crede di volere, quindi secondo la propria volontà, ma

come la società gli impone. Inoltre questa situazione determina la repressione che

l’uomo attua, più o meno inconsciamente, nei confronti di se stesso, a favore della

società, o a favore della visione che gli altri hanno di lui. L’essere umano è

determinato dalla società e dal pensiero altrui nei suoi confronti. In modo particolare,

l’influenza che il contesto in cui si vive ha nei confronti dell’uomo è stata analizzata e

rappresentata dallo scrittore francese Émile Zola nella sua raccolta Les Rougon-

Macquart (1870-1893).

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Dans son ensemble de romans les Rougon-Macquart, qui lui donne le succès, l’auteur

représente cinq générations d’une famille, Les Rougon-Macquart, qui sont insérés

dans tous les milieux sociaux sous le Second Empire. Ce recueil, qui c’est un

ensemble de vingt romans dans lesquels chacun membre de cette famille est le

protagoniste, analyse les caractères différents des personnages qui interagissent et

leur façon de vivre comme résultat du contexte sociale dans lequel ils sont insérés.

Zola représente ainsi tous les différentes types de personnalités qui font partie de la

société: le clergé, la noblesse, la bourgeoisie et la classe ouvrière. On peut

comprendre l’objectif que l’auteur se propose d’atteindre grâce au titre : les

descendants des Rougons sont des petites bourgeois, tandis que ceux des Macquart

sont conditionnés par les tares héréditaires de instinct, violence, agressivité,

alcoolisme et folie qui peuvent être accentués du contexte défavorisé ouvrier. Émile

Zola représente donc l’influence que le milieu exerce sur le tempérament des

protagonistes et, en particulier, il s’inspire des recherches du savant et critique Taine,

qui avait fixé les trois lois du déterminisme : la race, le milieu et le moment. La race,

c'est-à-dire les facteurs héréditaires qui se répercutent sur plusieurs générations ; le

milieu est le contexte social où les hommes vivent ; le moment indique le

gouvernement politique corrompu qui exploite la classe ouvrière. L’auteur se propose

de souligner comment les hommes sont conditionnés fatalement dans leur vie par des

facteurs extérieurs, mais il veut montrer aussi qu’ils sont capables de s’affirmer dans

la société grâce à leur intelligence et à la culture. Dans les derniers romans Zola

montre une perspective plus optimiste à l’égard des hommes car il est convaincu

qu’ils ont la possibilité de se délivrer de ces conditionnements et du déterminisme.

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“You, my creator, abhor me; what hope can I gather from your fellow-creatures,

who owe me nothing? they spurn and hate me. If the multitude of mankind

knew of my existence, they would do as you do, and arm themselves for my

destruction. Shall I not then hate them who abhor me?”

Frankenstein, chapter IX

Frankenstein, written in 1817,starts in an epistolary form and tells the story of a

brilliant scientist, Victor Frankenstein, who discovers the secret of giving life to

inanimate matter and decides to create a living being from beautiful parts of dead

bodies, because his intention is to create a beautiful, perfect creature. He dedicates

two years to his project and deprives himself of health, but when Victor finishes his

creature, the Being is monstrous and enormous so the doctor, horrified, escapes and

has a sort of depressing crisis. The monstrous Being, who was originally innocent and

good, inspires disgust in everyone, so he rests lonely and miserable. People who meet

the creature are horrified and think he’s bad, they think he is a sort of devil. So the

creature declares himself as an enemy of the society who refuse him and he turns into

a destructive and homicidal being. He feels lonely, but failing to convince his father

Frankenstein to create a female companion, he starts his revenge against the doctor

and kills Frankenstein’s brother William, his friend Clerval and his bride and cousin

Elizabeth. Victor Frankenstein convince himself he’s the cause of all these murders

and so he wants to kill his creature; the doctor follows him to the North Pole to

destroy him, but he dies after telling his long story to an explorer, Robert Wilson.

The character of Frankenstein’s creature is important because it represents how much

people are influenced and conditioned by what the society think about them.

Frankenstein is originally benevolent and he loves people, he wants to have a

relationship with them but when he has the firsts contacts with the “humans”, he

understands that people don’t accept him and they don’t want to have a relationship

with him. People think he’s a demoniacal creature, so the Being decides to change his

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behaviour and to hate people on the same way they hate him. Shelley shows us how

an apparently innocent creature is corrupted by a hostile society who refuses him.

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