Anteprima
Vedrai una selezione di 11 pagine su 50
Tesina terza media Cina Pag. 1 Tesina terza media Cina Pag. 2
Anteprima di 11 pagg. su 50.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Tesina terza media Cina Pag. 6
Anteprima di 11 pagg. su 50.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Tesina terza media Cina Pag. 11
Anteprima di 11 pagg. su 50.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Tesina terza media Cina Pag. 16
Anteprima di 11 pagg. su 50.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Tesina terza media Cina Pag. 21
Anteprima di 11 pagg. su 50.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Tesina terza media Cina Pag. 26
Anteprima di 11 pagg. su 50.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Tesina terza media Cina Pag. 31
Anteprima di 11 pagg. su 50.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Tesina terza media Cina Pag. 36
Anteprima di 11 pagg. su 50.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Tesina terza media Cina Pag. 41
Anteprima di 11 pagg. su 50.
Scarica il documento per vederlo tutto.
Tesina terza media Cina Pag. 46
1 su 50
Disdici quando vuoi 162x117
Disdici quando
vuoi
Acquista con carta
o PayPal
Scarica i documenti
tutte le volte che vuoi
Sintesi
Introduzione Tesina terza media Cina


Questa tesina di terza media ha come obiettivo quello di descrive una grande Nazione, ovvero la Cina. La tesina prende in considerazione i dati geografici e demografici, la storia della Cina, la cultura cinese(arti marziali tradizionali, filosofia cinese, musica tradizionale cinese, pittura tradizionale cinese, cucine tradizionali cinesi), Pechino, Olimpiadi in Cina e la questione tibetana.

Collegamenti

Tesina terza media Cina


Geografia - I dati geografici e demografici della Cina.
Storia - La storia della Cina, la cultura cinese.
Educazione fisica - Le Olimpiadi di Pechino del 2008.
Estratto del documento

Pag.6

Il clima; nella Cina occidentale, contrassegnata da forte aridità, i fiumi sono rari e hanno corso

endoreico; il principale di questi è il Tarim. Nella Cina orientale il Gran Canale, che si sviluppa per

1.900 km in direzione nord-sud, collegando Pechino con Hangzhou, è il più esteso sistema di canali

navigabili del mondo.La Cina è ricchissima di laghi d’acqua dolce. I più estesi del paese si trovano

lungo il medio e basso corso del Chang Jiang, come il Dongting e il Poyang Hu, che costituiscono

importanti bacini di riserva idrica. Nel delta del Chang Jiang si trovano inoltre il Tai Hu, il Gaoyou

Hu e l’Hongze Hu.Nell’altopiano del Tibet sono presenti numerosi laghi d’acqua salata, il maggiore

dei quali è il paludoso lago Qinghai, situato nella bassa zona nordorientale. Anche nell’arida regione

nordoccidentale e nelle zone di confine con la Mongolia si trovano numerosi bacini lacustri, spesso

salati, come il Lop Nor e il Bosten Hu, a est del bacino del Tarim. Lo Hulun Nur si estende a ovest

del Grande Khingan, in Manciuria.

In tutto il paese sono stati creati più di duemila bacini artificiali sia al fine di praticare l’irrigazione

dei terreni sia per evitare gravi inondazioni; di questi il più esteso è il Long Men, sullo Huang He.

Il clima

clima della Cina è prevalentemente continentale; in considerazione della vasta estensione

latitudinale del paese si registrano tuttavia sensibili variazioni tra le regioni settentrionali e

occidentali e quelle orientali e meridionali. Nelle prime si hanno condizioni semiaride o aride, nelle

seconde temperate o temperate umide; nell’estremo sud e a sud-est si trova una limitata zona con un

clima tropicale.

I monsoni esercitano una profonda influenza sul clima della Cina. Durante l’inverno, venti freddi e

secchi soffiano dal sistema di alte pressioni della Siberia centrale, portando temperature basse in

tutte le regioni a nord del Chang Jiang e siccità nella maggior parte del paese; in estate, aria umida e

calda penetra verso l’interno dall’oceano Pacifico, portando precipitazioni e causando spesso

tempeste e manifestazioni climatiche violente. Le precipitazioni diminuiscono rapidamente con

l’aumentare della distanza dalla costa e sui versanti sottovento dei rilievi. Le temperature in estate

sono relativamente uniformi in tutto il paese, in inverno variano notevolmente da nord a sud.

Pag.7

A sud della valle del Chang Jiang il clima assume caratteri subtropicali o tropicali, con temperature

medie estive attorno ai 26 °C. Le medie invernali scendono dai 17,8 °C a sud ai circa 3,9 °C lungo

il Chang Jiang. Sulle zone costiere si abbattono spesso tifoni che, concentrati soprattutto tra luglio e

novembre, portano forti venti e piogge. Anche gli altipiani e i bacini delle regioni di sud-ovest

hanno un clima subtropicale, con notevoli variazioni locali; a causa delle altitudini elevate, qui le

estati sono più fresche e, grazie alla protezione dai venti del Nord, gli inverni sono miti. Il bacino di

Sichuan è noto per l’elevata umidità: le piogge, particolarmente abbondanti in estate, superano i 990

mm all’anno in quasi tutta la Cina meridionale.

La Cina settentrionale, che in assenza di rilievi è esposta alle correnti provenienti dalla Siberia, ha

inverni rigidi. Le temperature in gennaio variano dai 3,9 °C delle pianure dell’Huang He a circa -10

°C a nord di Pechino e nelle aree montuose a ovest; a luglio superano generalmente i 26 °C e, nel

bassopiano cinese, si avvicinano ai 30 °C. Quasi tutte le precipitazioni sono concentrate nel periodo

estivo e, generalmente, non raggiungono i 760 mm, diminuendo verso nord-ovest, dove l’ambiente

è quello tipico della steppa.

In Manciuria il clima è simile a quello della Cina settentrionale, ma più freddo. In gennaio si

registra una temperatura media di circa -17,8 °C, mentre le temperature di luglio superano

generalmente i 22,2 °C. Le piogge, concentrate in estate, sono in media comprese tra i 510 e i 760

mm nelle zone orientali; più aride sono le aree a ovest del Grande Khingan, dove la media delle

precipitazioni scende a circa 300 mm.

Nella Mongolia Interna e a nord-ovest prevale un clima semiarido. Le medie di gennaio rimangono

inferiori ai -10 °C, ma scendono ulteriormente nella Zungaria, quelle di luglio superano

generalmente i 20 °C. Le precipitazioni annuali sono inferiori a 250 mm, mentre nella maggior

parte del territorio non superano i 100 mm.

Per le sue elevate altitudini, l’altopiano del Tibet ha un clima artico; nei mesi estivi le temperature

non superano mai i 15 °C, con precipitazioni annuali ovunque inferiori ai 100 mm, a eccezione

dell’estremo La flora

La vastità del territorio e la presenza di numerose e diverse regioni fisiche e climatiche, la

vegetazione della Cina è molto varia. Nel corso dei secoli molte zone sono state diboscate per

lasciare il posto a nuovi insediamenti e alle coltivazioni; le foreste naturali sono state salvaguardate

solo nelle zone montuose più remote.

Nella regione a sud della valle dello Xi Jiang si trova una fitta foresta pluviale formata da

sempreverdi d’alto fusto e palme. Una vasta regione caratterizzata da vegetazione subtropicale si

estende a nord della valle del Chang Jiang e sulle pendici sudorientali dell’altopiano del Tibet; qui

crescono la quercia, il ginkgo, il pino, l’azalea e la camelia, oltre a foreste di lauri e di magnolie con

un denso sottobosco di arbusti e boschetti di bambù. Nelle zone montuose più elevate abbondano le

conifere.

A nord della valle del Chang Jiang prevalgono foreste di latifoglie decidue, tra cui la quercia, il

frassino, l’olmo e l’acero, mentre a nord, in Manciuria, crescono tigli e betulle, che lasciano il

posto, nelle aree più settentrionali e più elevate, alla taiga. Le più importanti riserve di legname del

paese si trovano infatti sui rilievi della Manciuria settentrionale, dove abbondano le foreste di

Pag.8

conifere. La pianura della Manciuria, oggi intensamente coltivata, era un tempo caratterizzata da

una vegetazione arbustiva e da limitate aree boschive.

Nella zona orientale, ai confini con la Mongolia, si incontrano steppe caratterizzate da una

vegetazione arbustiva resistente alla siccità, mentre nelle più aride regioni nordoccidentali ampie

zone prive di vegetazione si alternano ad aree limitate in cui crescono graminacee, e nelle zone

desertiche arbusti di tamerici, mentre nelle aree irrigue domina il pioppo, tipica pianta riparia. Le

zone più elevate dell’altopiano del Tibet sono dominate dalla tundra, con una ricca vegetazione

erbacea e, in alcune zone, con boschi di abeti.

L A F A U N A

Le specie animali presenti in Cina sono molteplici. Endemiche sono alcune specie di alligatori e

salamandre, il panda gigante, che vive nelle regioni sudoccidentali, e il capriolo d’acqua

(Hydropotes inermis), che si trova unicamente in Cina e in Corea.

Nelle regioni tropicali meridionali si trovano numerosi tipi di scimmie e, in alcune zone remote,

carnivori quali l’orso, la tigre e il leopardo; questi ultimi vivono anche nella Manciuria

settentrionale. Il leopardo delle nevi vive invece nel Tibet. Piccoli carnivori, come la volpe e il

procione, sono diffusi un po’ ovunque. L’antilope, la gazzella, il camoscio, il cavallo e il cervo

popolano le zone montuose e i bacini occidentali; l’alce dell’Alaska si trova nella Manciuria

settentrionale. Numerose sono inoltre le specie ornitologiche, tra cui pappagalli, fagiani e aironi.

Tra gli animali domestici troviamo il bufalo, uno degli animali da tiro più diffusi nelle zone

meridionali dove si coltiva il riso; il cammello, nelle aree settentrionali e occidentali; lo yak, nelle

regioni più elevate e nel Tibet.

Pag.9

Ricca è la fauna marina (tonno, granchio, gambero, delfino ecc.), soprattutto nelle acque

sudorientali, mentre nei fiumi si trovano il salmone, la trota, lo storione e una particolare specie di

delfino d’acqua dolce. L’allevamento ittico è molto diffuso.

POPOLAZIONE

La Cina ha una popolazione di 1.313.973.700 abitanti (2006), con una densità media di 141 unità

per km². Il dato rappresenta la media di una distribuzione geografica in realtà molto irregolare. La

maggior parte della popolazione è infatti concentrata nelle province orientali, teatro dei maggiori

eventi della storia cinese; qui gli han svilupparono modelli di insediamento molto diversi rispetto a

quelli delle minoranze stanziate nelle regioni occidentali.

Nonostante la diffusione dell’industria e la recente costituzione di grandi poli produttivi, la Cina

continua a essere un paese principalmente rurale e agricolo; l’urbanizzazione è avvenuta attraverso

un processo lento e graduale, intensificatosi solo a partire dagli anni Ottanta del XX secolo; tuttora

il 61% (2003) della popolazione vive in insediamenti rurali (ma nel 1970 era l’80%).

Nella seconda metà del XX secolo la Cina ha vissuto un impetuoso processo di transizione

demografica. La prima fase, iniziata negli anni Cinquanta e durata fino agli anni Ottanta, si tradusse

in una fortissima crescita della popolazione, che raggiunse il miliardo di individui intorno al 1990.

Il calo della fecondità, passata da 6 figli per donna nei primi anni Cinquanta, a 3,26 nel 1975, a 2,4

nel 1985 e a 1,8 nel 1998, fu in parte bilanciato dalla diminuzione della mortalità; tra il 1950 e il

2000 la speranza di vita alla nascita passò infatti da 35/40 a 70 anni.

Il netto calo del tasso di crescita della popolazione registratosi negli ultimi anni è dovuto alla

drastica strategia di contenimento delle nascite inaugurata negli anni Ottanta e soprattutto alle

norme che penalizzano le famiglie con più di un figlio. Oltre a introdurre disincentivi fiscali, lo

stato cinese ha favorito un rafforzamento della sanità pubblica rivolto alla diffusione di pratiche

contraccettive. Il controllo delle nascite fa oggi parte del costume cinese; la contraccezione è

largamente diffusa e vi fa ricorso circa il 90% delle donne sposate

LINGUA E RELIGIONE

La lingua ufficiale del paese è il cinese, diffuso in diversi dialetti. Alcune minoranze parlano lingue

non cinesi, come il mongolo, il tibetano, il miao, il thai, l’uiguro e il kazako. La lingua principale è

il mandarino (putonghua), che viene insegnato nelle scuole e la cui conoscenza è obbligatoria in

tutto il paese. Il cantonese è il dialetto maggiormente usato dai cinesi all’estero, a causa delle grandi

Pag.10

migrazioni verificatesi soprattutto dalla zona di Canton verso i paesi esteri e dell’importanza che

riveste la regione di Guangdong nel commercio internazionale.

Le religioni, bandite dal Partito comunista cinese dopo la creazione della Repubblica popolare nel

1949, sono state nuovamente legalizzate dalla Costituzione del 1982. Le religioni più diffuse sono il

confucianesimo, il taoismo e il buddhismo, seguiti dal cristianesimo e dall’Islam. Il buddhismo

tibetano, o lamaismo, è ancora vietato a causa della sua relazione con il movimento tibetano

indipendentista; si stima che, dopo l’occupazione cinese del 1950, più di 2700 monasteri tibetani

siano stati distrutti. L’Istruzione

La Cina ha una lunga e ricca tradizione culturale, in cui l’istruzione ha avuto un ruolo importante.

Ciononostante, nel 1949 l’80% della popolazione adulta era analfabeta, mentre nel 2005 il tasso di

alfabetizzazione raggiungeva l’87,3%. Uno dei più ambiziosi programmi promossi dal Partito

comunista fu di garantire un buon livello di istruzione a tutta la popolazione; tra il 1949 e il 1951,

più di 60 milioni di contadini frequentarono le “scuole d’inverno” organizzate nei mesi in cui essi

non erano occupati nel lavoro dei campi.

La Divisione Amministrativa

Il paese è suddiviso amministrativamente in 22 province (sheng), 5 regioni autonome (zizhiqu) e 4

municipalità (shi). La Cina considera Taiwan come ventitreesima provincia. Le province cinesi

sono: Anhui, Fujian, Gansu, Guangdong, Guizhou, Hainan, Hebei, Heilongjiang, Henan, Hubei,

Hunan, Jiangsu, Jiangxi, Jilin, Liaoning, Qinghai, Shaanxi, Shandong, Shanxi, Sichuan, Yunnan e

Dettagli
50 pagine
24 download