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Sintesi
che cos'è la ricerca operativa
Estratto del documento

PROBLEMI IN UNA O PIÙ VARIABILI

 Un’altra suddivisione dei problemi dipende dal numero

delle variabili.

 Si distinguono problemi:

– In una variabile ;

– In più variabili .

PROBLEMI IN CONDIZIONE DI CERTEZZA O DI

INCERTEZZA

 Si possono avere problemi:

– Condizioni di certezza , in cui i dati sono sicuri e fissi,

frutto di indagini precise, e la conseguenza è

determinata a priori;

– Condizioni di incertezza , in cui i dati dipendono da

eventi casuali, che hanno una certa probabilità di

verificarsi.

PROBLEMI CON EFFETTI IMMEDIATI E

DIFFERITI

 Si hanno inoltre problemi di scelta con:

– Effetti immediati , se il tempo intercorrente fra la

decisione e la realizzazione non influisce sulle

grandezze economiche in questione;

– Effetti differiti , se invece bisogna valutare il tempo

intercorrente fra la decisione e l’attuazione della scelta,

come per esempio negli investimenti finanziai o

industriali.

 La scelta della strategia è di vitale importanza

per il futuro dell’impresa.

 Generalmente, tale scelta è effettuata

dall’imprenditore aiutato dal management

interno e da consulenti esterni i quali, oltre a

fornire un supporto metodologico, hanno –

proprio perché esterni – una visione critica e

globale dell’azienda e dei suoi problemi.

Non è pertanto casuale che i più celebri

modelli di scelta delle strategie siano stati

elaborati dalle grandi società di consulenza.

 All’atto pratico, tali modelli possono risultare

eccessivamente astratti, ma le linee – guida e i

concetti di fondo cui essi si ispirano possono fornire

suggerimenti, idee e orientamenti di grande utilità

nelle scelte strategiche.

 Comunque, l’elaborazione di una strategia deve si

basarsi su ricerche e analisi rigorose, ma richiede

anche creatività, intuizione, fantasia,

immaginazione, capacità di anticipare l’evoluzione

del mercato e i bisogni dei clienti, capacità di

reinventare l’azienda e i suoi processi: tutte doti che

non possono ritrovarsi incluse in alcun modello.

 Il motore di successo di una strategia

diventa sempre più l’ organizzazione , e in

particolare quella parte di essa

rappresentata dagli uomini che operano

nell’azienda e che con i loro comportamenti,

le loro motivazioni e le loro aspirazioni

determinano in misura notevole il successo

o l’insuccesso dell’impresa

 Naturalmente, non possono esistere modelli

validi per ogni tipo d’impresa e per ogni

situazione.

UN MODELLO DI STRATEGIA

A LIVELLO AZIENDALE

 Un modello di strategia a livello aziendale è la matrice crescita –

quota di mercato , che è stata elaborata dal Bolston Consulting Group

(BCG).

 In questo modello l’impresa è vista come un articolato insieme di

business , chiamato portafoglio , ciascuno dei quali dà un proprio

contributo alla performance di crescita e di redditività dell’impresa

stessa.

 Ogni business, perciò, dovrebbe essere gestito da unità strategiche in

larga misura indipendenti, seppure coordinate da un’unica direzione.

 La matrice del BCG fornisce una visualizzazione del ruolo svolto da

ogni singolo business e da ogni unità strategica che si occupa della

sua gestione.

 Il modello che segue una logica finanziaria , rappresenta un po’ la

sintesi tra il ciclo di vita del prodotto e le curve di esperienza.

LA CURVA DI ESPERIENZA

 Le curve di esperienza indicano come a

un certo aumento percentuale dei volumi di

produzione corrisponda generalmente una

certa diminuzione nei costi unitari totali dei

prodotti.

I fattori che portano a una riduzione dei costi per

l’ effetto esperienza sono principalmente:

 Il miglioramento dell’efficienza del personale, il quale

acquisisce esperienza man mano che lavora e che

ripete certe operazioni;

 La specializzazione nel lavoro e il miglioramento

continuo nell’efficienza dei processi;

 I cambiamenti e i miglioramenti nel “mix” delle risorse

impiegate, grazie all’introduzione dell’automatizzazione,

a un migliore rapporto con i fornitori, all’utilizzo di nuovi

materiali che possono facilitare la produzione, ecc.

 La diminuzione dei costi permette all’impresa di

diminuire gradualmente i prezzi di vendita.

La curva di esperienza ha validità soprattutto nel lungo

periodo perché sui costi, nel breve periodo,

influiscono altri fattori che comportano le seguenti

implicazioni pratiche :

 nel lungo periodo, l’impresa che ha il volume di

produzione maggiore avrà costi unitari minori e otterrà

margini più elevati;

 l’impresa dovrebbe tendere a conquistare quote di

mercato sempre più ampie;

 la posizione dominante può essere raggiunta

attraverso la riduzione dei prezzi, a segmentazione

del mercato e la concentrazione sui segmenti per i

quali l’impresa ha maggiore forza competitiva.

LA MATRICE CRESCITA – QUOTA

DI MERCATO

La matrice crescita – quota di mercato utilizza

l’attrattività del settore e la posizione competitività per

confrontare il posizionamento strategico di diverse

aree d’affari e formulare suggerimenti strategici.

Essa si suddivide in quattro quadranti, ciascuno dei

quali rappresenta una fase del ciclo di vita del

prodotto e avviene in base ai seguenti due parametri:

– la quota di mercato relativa, che serve a indicare

la capacità del business di generare liquidità;

– il tasso di crescita del mercato; che serve a

indicare le esigenze di liquidità del business

stesso

Alto

mercato

del

crescita Basso

di

Tasso Alta Bassa

Quota di mercato relativa

LE CARATTERISTICHE DELLE

UNITA’ STRATEGICHE

Stars Cash – cows Dogs Question

marks

Producono utili Producono utili Producono utili Producono

modesti o nulli perdite o utili

molto modesti

Generano un Generano un Generano un Generano un

flusso di causa flusso di cassa flusso di cassa flusso di cassa

negativo largamente modesto o nullo negativo

positivo

Richiedono Richiedono Richiedono Richiedono

strategie di strategie di strategie di strategie

sviluppo difesa abbandono offensive

IL MODELLO STRATEGICO DI

PORTER

 Il modello strategico elaborato da Porter ha

valenza a livello di area d’affari e si basa

sull’assunto che il successo dell’azienda

dipende da due fattori:

– l’attrattività del settore;

– il posizionamento dell’impresa rispetto alla

concorrenza.

FORZE CHE DETERMINANO LA

REDDITIVITA’ DI UN SETTORE

Minaccia di nuovi

entranti

SETTORE:

Potere contrattuale Potere contrattuale

concorrenti attuali e le

dei fornitori dei clienti

loro manovre di

posizionamento

Minaccia da

prodotti/servizi sostitutivi

 Il posizionamento rispetto alla

concorrenza influisce sui risultati che

l’impresa può conseguire. Per conoscerlo è

necessario individuare i punti di forza e i

punti di debolezza dell’impresa .

LE ALTERNATIVE STRATEGICHE

 Una strategia di difesa;

 Una strategia di attacco ;

 Una strategia d’anticipo .

LE STRATEGIE COMPETITIVE DI

BASE

 Leadership di costo , mediante la quale

l’impresa vuole raggiungere un livello di costi più

basso rispetto ai concorrenti;

 Differenziazione , mediante la quale l’impresa

punta ad essere unica nel proprio settore, in

rapporto ad alcune variabili ritenute molto

importanti dai clienti;

 Focalizzazione, con cui l’impresa mira a

raggiungere migliori risultati impegnandosi in un

segmento o in un gruppo di segmenti del settore,

può essere sui costi o sulla differenziazione.

LE STRATEGIE COMPETITIVE DI

BASE

1.

dominare 2.

LEADERSHIP

Ampio DIFFERENZIAZIONE

DI COSTO

da

competitivo 3.a. 3.b.

Stretto FOCALIZZAZIONE SUI FOCALIZZAZIONE SULLA

COSTI DIFFERENZIAZIONE

Ambito Bassi costi Differenziazione elevata

VANTAGGIO COMPETITIVO

WHAT IS INTERNATIONAL TRADE?

 International trade is the process of buying and selling

goods and services between different countries.

 Depending on what a country produces or needs, it either:

– Exports , sells to other countries;

– Imports , buys from other countries.

 There are a few general factor which make trading abroad more

risky than trading at home:

– Language difficulties . Often the customer and the supplier

speak different languages and come from very different

cultures, so they have to find a way of communicating

effectively. Besides, documents may need to be translated;

– Exchange rates . Changes in international exchange rate can

make it difficult for exporter to “price” their goods

competitively in international markets;

– Legal system . National legal systems can be very different.

Therefore, exporters may need to be familiar with them. They

should be also know all the procedures they must comply

with;

– Political or economic instability . This can make trade risky

for both parties involved.

 Governments can control international trade by means of

protectionism , which consists of restrictions to trade.

 The main reasons for protectionism are:

– To protect domestic industries;

– To safeguard employment;

– To raise revenues through tariffs;

– To remove a balance of payment deficit;

– To restrict dumping , selling goods at very low prices to

compete with the domestic industry.

 The main methods of protectionism are:

– Tariffs , also called import or customs duties: taxes imposed on

imported goods to make them less competitive. Tariffs

encourage consumers to prefer domestic products;

– Quotas : these place a limit on the quantity of foreign goods that

can be admitted into a country. For example, the USA, the UK

and Italy all have limits on the number of Japanese cars that

can be imported into their countries;

– Subsidies : these consist of grants, that is to say, money given

by the Government to domestic producers to make them more

competitive against foreign companies;

– Embargo : this places a ban on the export or import of a

particular good or on trade with a particular country or countries.

It is usually used for political reasons. For example, many

countries stopped trading with Serbia as an objection to the

ethnic cleansing carried out in that country during the Kosovo

crisis. DUTIES

 Duties are tariffs which an importing country imposes on certain foreign goods.

 Dutiable imported goods are therefore more expensive for the consumer, and

domestic prices and industries are protected.

 Duties can be:

– Countervailing duties , when a country applies a special tax on foreign

goods whose price has been dumped. These duties bring the price of such

goods into line with domestic prices;

– Ad valorem when they are applied as a percentage of the value of the

goods;

– Specific duties when the amount of tax is proportional to the size, weight

or quantity of the goods.

– Duty – free , are goods are imported in limited quantities, without customs

duties, they can be sold at airports. Countries within the EU no longer allow

their passengers travelling within EU to take advantage of duty – free

goods.

TRADING WITHIN THE EU AND GLOBAL TRADING

 The establishment in 1993 of the European Single Market

opened up free trade between member countries of the

European Union.

THE EU’S SINGLE MARKET’S FOUR BASIC

FREEDOMS ARE: persons

goods Free circulation of capital

services

 Steps towards the realisation of these principles have been:

– The elimination of border controls on goods;

– The harmonisation of taxation;

– The abolition of VAT;

– The harmonisation of standards and certification system.

 The creation of a tariff union so as to abolish all customs duties on trade between the

member states. Therefore, they are not allowed to levy their own customs duties on

imports. Instead, the Common Customs Tariff (on CCT ) is applied.

 The CCT is common to all members of the Union, but the rates of duty differ from one

kind of import to another depending on what they are and where they come from.

 By means of its CCT, the Community applies the principle that home producers

should be able to compete fairly and equally on the Community market with

manufacturers exporting from other countries.

 The Community is constantly adapting the CCT to the World Trade

Organisation ( WTO ) rules.

 This body was set up in 1995 and its members are countries from

all over the world. Its objective is not simply making international

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