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Sintesi

• Introduzione: lettera di Einstein
• Storia: seconda guerra mondiale
• Inglese: Mary Shelley Frankestein
• Religione: Papa Wojtila
• Filosofia: Immanuel Kant
• Attualità: ingegneria genetica
• Storia dell’arte: Gericault
• Italiano: Leopardi
• Latino: Plinio il Vecchio
• Scienze: il buco dell’ozono
• Fisica: fisica nucleare
• Matematica: i limiti, Weierstrass
Estratto del documento

Tesina: i limiti della scienza

Introduzione: lettera di Einstein

• Storia: seconda guerra mondiale

• Inglese: Mary Shelley Frankestein

• Religione: Papa Wojtila

• Filosofia: Immanuel Kant

• Attualità: ingegneria genetica

• Storia dell’arte: Gericault

• Italiano: Leopardi

• Latino: Plinio il Vecchio

• Scienze: il buco dell’ozono

• Fisica: fisica nucleare

• Matematica: i limiti, Weierstrass

Il tema che ho scelto per il mio percorso sulle materie da noi studiate in questi anni di Liceo Scientifico e

approfondite in questo ultimo anno, é quello sui LIMITI DELLA SCIENZA con i vari collegamenti che esso

comporta sia nelle materie umanistiche che in quelle scientifiche. Questo argomento mi ha molto interessata

in quanto gli studi scientifici da me intrapresi fino ad oggi, mi impongono di approfondire una questione molto

sentita relativa al rapporto tra scienza e morale ed ai limiti stessi della scienza che soprattutto con gli

avvenimenti recenti ha subito dure critiche dall’opinione pubblica internazionale. Il rapido sviluppo della

scienza ha sollevato e continua a sollevare una serie di problemi spinosi per gli strettissimi rapporti che lo

legano a uno dei campi più delicati della morale. Se da una parte si é assunto nei confronti della scienza un

atteggiamento più cauto sia per quanto riguarda le sue possibilità conoscitive, sia per quanto riguarda i suoi

esiti pratici, dall’altra si ritiene che la scienza e la tecnica, se ben dirette possono aiutare individui e popoli a

raggiungere sempre migliori condizioni di vita. Io, comunque, sono del parere che oggi, più di ieri é

necessario ridimensionare la celebrazione della portata pratica della scienza, poiché essa può mettere nelle

mani dell’uomo un potere gigantesco che rischia, se male usato, di annullare la vita sul nostro pianeta. Gli

effetti della bomba atomica (La cui costruzione venne a costare 2,5 miliardi di dollari) ne sono un esempio.

Come pure gli ultimi sviluppi raggiunti dalle scienze biomediche e soprattutto dall’ingegneria genetica, hanno

riportato ed accentuato il distacco tra scienza e morale: la fecondazione artificiale, i trapianti di organi,

l’eutanasia, la manipolazione dei caratteri ereditari risultati questi che hanno favorito e favoriscono in alcuni

settori della cultura un vero e proprio processo alla scienza e un rifiuto scientifico tecnologico, che nelle sue

punte più estremistiche costituisce l’esatto e dogmatico rovescio delle mitizzazioni del secolo scorso.

Bisogna, insomma, convincersi della priorità dell’etica sulla tecnica del primato delle persone sulle cose,

della superiorità dello spirito sulla materia. Con questo non significa che si deve mettere in discussione la

ricerca scientifica in quanto tale, ma solo evitare che la scienza possa arrogarsi il diritto di “stravolgere” il

corso dell’esistenza, o asservita al volere dei vari capi di governo, procurasse armi sempre più nocive.

L’impegno degli scienziati deve essere, perciò solo quello di esplorare sempre più a fondo l'affascinate

mistero dell’uomo, di sventare le minacce che , purtroppo incombono sul nostro pianeta in misura ogni

giorno più grave. Gli scienziati , sono consapevoli delle dannose conseguenze dovute da un incontrollato

utilizzo delle loro scoperte .

Infatti nel messaggio agli scienziati italiani scritto da Einstein viene sollevato questo problema:

“ .... Vediamo oggi delinearsi , per l’uomo di scienza , un tragico destino . Sostenuto dalle sue aspirazioni alla

chiarezza e all’indipendenza esteriore , egli ha , con uno sforzo quasi sovrumano , forgiato da se stesso le

armi del suo asservimento sociale e dell’annientamento della sua personalità .

Egli deve piegarsi al silenzio di chi detiene il potere politico , ed è costretto , come un soldato , ha sacrificare

la propria vita , e ciò che è peggio a distruggere quella degli altri , anche se è convinto dell’assurdità di un

tale sacrificio . “Egli vede con assoluta chiarezza che la situazione determinata dalla storia per cui soltanto

gli stati possono disporre del potere economico e politico , e quindi anche di quello militare , deve condurre

alla distruzione totale . Egli è cosciente che l’uomo può essere ancora salvato soltanto cambiando i metodi

della forza bruta con un ordine giuridico soprannazionale... ”Entro mura misteriose si perfezionano con fretta

febbrile i mezzi di distruzione collettiva. Se si raggiunge questo scopo, l’avvelenamento dell’atmosfera da

parte della radioattività e , di conseguenza , la distruzione di qualsiasi forma di vita sulla terra , entrerebbero

nel novero delle possibilità tecniche . E’ tutto concatenato, in questo sinistro svolgersi d’avvenimenti . Ogni

passo si presenta come inevitabile conseguenza del precedente . Al termine del cammino , si profila sempre

più distinto lo spettro della distruzione completa . Noi non possiamo cessare di ammonire ancora e sempre;

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non possiamo rallentare i nostri sforzi per dare coscienza alle nazioni del mondo, e soprattutto ai loro

governi , dell’immagine del disastro che essi debbono esser certi di provocare se non cambieranno

atteggiamento gli uni verso gli altri , e la loro maniera di concepire il futuro. Il nostro mondo è minacciato da

una crisi la cui ampiezza sembra sfuggire a coloro che hanno il potere di prendere grandi decisioni per il

bene e per il male. La potenza scatenata dall’atomo ha tutto cambiato , salvo il nostro modo di pensare , e

noi stiamo scivolando così verso una catastrofe senza precedenti. Perché l’umanità sopravviva un nuovo

modo di pensare è indispensabile. Allontanare questa minaccia è divenuto il problema più urgente del nostro

tempo”.

In questo percorso ho approfondito questi argomenti sviluppando il pensiero che ogni singolo autore ha

espresso sul concetto della scienza e dei suoi limiti.

MARY SHELLEY FRANKENSTEIN

In Inglese ho scelto che con il suo romanzo mostra un primo esempio di

scienziato che manipolando un essere vivente crea un mostro che sfugge al suo controllo e lo uccide.

LEOPARDI

In Italiano sono stata colpita dai versi de “la Ginestra” di “Qui mira e qui ti specchia, - Secol

superbo e sciocco” dove con un passo decisamente polemico, l’autore deride l’ingenua vanteria umana che

crede nel magnifico progresso e si illude di sicure conquiste.

PLINIO IL VECCHIO

In Latino ho scelto la figura di , scrittore enciclopedico e naturalista del I secolo dopo

Cristo, il quale in una sua opera afferma che La vita di quell’essere debole e fragile che è l’uomo può e deve

essere migliorata , per mezzo dello studio della natura, ma senza che siano superati i limiti che la Natura

stessa ha fissato . fissione nucleare,

In Fisica ho trattato gli studi sulla che se da una parte furono una grande scoperta per gli

scienziati dell’epoca, dall’altra la loro applicazione pratica portò alla catastrofica realizzazione delle bombe

atomiche.

La Storia del ventesimo secolo ha risentito molto dello sfruttamento delle armi nucleari da quel fatidico 6

agosto 1945 quando scoppiò la prima bomba atomica su Hiroshima e mi è sembrato doveroso scegliere la

seconda guerra mondiale come periodo storico da trattare. concetto matematico

In matematica ho individuato la storia degli studi di vari scienziati sull’introduzione del

di limite. buco dell’ozono

Un argomento di grande attualità é il che si ricollega agli studi di Scienze della Terra

sull’atmosfera minacciata dall’inquinamento frutto del progresso incondizionato dell’uomo.

Molti sono stati i filosofi che hanno approfondito i problemi tra scienza ed etica. Tra questi mi é sembrato più

la teoria Kantiana dell’ esperienza pura.

interessante Gericault “La zattera della Medusa“

In Storia dell’ Arte ho associato la visione del quadro di con

l’immagine dell’uomo che sfida senza successo una natura superiore alle sue forze paragonata a quella

dello scienziato sopraffatto dalla forza delle sue stesse scoperte.

Sulla base degli studi fin qui svolti posso concludere che qualsiasi scoperta scientifica sarà sempre legittima

e ben accetta, a patto però, (da qui il mio concetto di limite della scienza) che non pretenda mai di assumere

alcuna posizione di controllo o superiorità nei confronti della vita dell’uomo.

Storia

LA SECONDA GUERRA MONDIALE

6 agosto 1945. Una data indimenticabile per tutta l’umanità. Dagli studi sulla fissione nucleare si passò

rapidamente all’applicazione pratica della potenza sviluppata dai neutroni. In questo giorno gli Stati Uniti

d’America lanciarono la prima bomba atomica su Hiroshima. La vampata prodotta dallo scoppio fu percepita

chiaramente da aerei in volo ad oltre 200 km. dalla città colpita; una nube di vapori rosso-giallognoli dalla

caratteristica forma di fungo si elevò in cielo per circa 10.000 metri; in un raggio di km. 1,6 dal punto centrale

dello scoppio i 2/3 degli edifici esistenti andarono distrutti: rimasero in piedi solo le travature di quelli costruiti

in cemento armato; quando la nuvola a fungo creata dalla bomba si dissipò 70.000 dei 343.000 abitanti

giacevano morti per gravi ustioni; una parte dei 80.000 feriti morì successivamente per le irradiazioni e fino

ai giorni nostri molte persone sono rimaste vittime delle conseguenze di quella esplosione. Per la statistica la

bomba atomica di Hiroscima era lunga sette metri e pesava 4 tonnellate e fu sganciata da un grosso

bombardiere B/29 appositamente attrezzato (battezzato ENOLA GAY).

Da un punto di vista militare la seconda guerra mondiale si svolse rapidamente, soprattutto a causa dei

nuovi mezzi di trasporto, di comunicazione e delle nuove armi messe a disposizione dalla scienza e dalla

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applicazione tecnica. Nel Blitzkrieg (guerra lampo) tedesco la popolazione nemica veniva dapprima fiaccata

con la propaganda e poi messa in fuga con i bombardamenti , in modo che ostacolasse i movimenti delle

forze difensive mentre l’aviazione mitragliava le strade. Per conquistare la Polonia ci volle meno di un mese;

nell’aprile 1940 il Blitzkrieg colpì la Norvegia e la Danimarca; in maggio le forze tedesche marciarono verso

l’Olanda e il Belgio sino alle coste della Manica e invasero la Francia che si arrese in giugno. Nel giugno

1940 entrò in guerra anche l’Italia con Mussolini e le truppe italiane si spinsero dalla Libia verso Suez

adall’Albania penetrarono in Grecia ma con poco successo. Allora intervenne Hitler occupando la Grecia,

aggredendo la Jugoslavia e occupando il nord Africa. All’ Asse vittorioso si unirono Ungheria Romania e

Bulgaria. Dopo la caduta della Francia ci si aspettava che Hitler invadesse l’Inghilterra, ma le incursioni

aeree non riuscirono a sconfiggere l’aviazione britannica poco numerosa ma efficiente e con un primo

ministro Wiston Churchill dotato di flessibile energia e di grandi capacità organizzative. Allora Hitler nel

giugno del ‘41 rivolse la sua attenzione a oriente invadendo la Russia. Nel novembre del 1942 Hitler toccava

l’apice del suo successo: la Germania occupava e controllava 16 paesi europei. Nei paesi conquistati

l’industria e l’agricoltura furono riorganizzate in modo da rispondere alle esigenze tedesche e centinaia di

migliaia di operai furono deportati in Germania, mentre 5-6 milioni di ebrei venivano messi a morte

organizzando il più grande sterminio della razza ebraica. Gli Stati Uniti erano neutrali al conflitto e fornivano

viveri e armi all’Inghilterra senza dichiarare guerra. Ma nel dicembre 1941 con un incursione aerea su Pearl

Harbor (Hawaii ) il Giappone affondò metà della flotta statunitense e gli Stati Uniti furono costretti ad entrare

in guerra. Entro il settembre 1943 le forze anglo-americane avevano allontanato gli eserciti dell’Asse

dall’Africa ed erano sbarcati in Italia, mentre a Oriente l’armata rossa travolgeva il fronte tedesco. Nel giugno

del 1944 gli anglo-americani aprirono un secondo fronte in Normandia; nell’aprile del ‘45 si incontrarono con

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