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Volo Orizzontale di un Turboreattore
Condizioni Equilibrio
1. P = Q
2. T = R
1°
Dalla Equazione ricaviamo la Velocità :
V = √[(2Q/S)/(ρCp)]
2°
Dalla Equazione ricaviamo la Resistenza nel volo orizzontale:
R = R +R = ½ ρV SCr + ½ ρV SCr
2 2
0 i 0 i
La Resistenza Totale si ha sommando Apportando le correzioni per:
i grafici delle due Resistenze
: Basse Velocità
&
R. di Forma: ½ ρV SCr
2 0 Alte Velocità
R. Indotta: ½ ρV SCr
2 i Il risultato è il seguente:
Il risultato che ne uscirà è il seguente: Possiamo trovare la
Vmax. e Vmin. ,
confrontando, in caso di pari
Velocità ,
la Spinta e la Resistenza .
Definiti i quattro Assetti del
“ Volo Orizzontale ”,
il “Diagramma delle Velocità ”
“
è il seguente:
Ognuna regolata in base alla formula:
V = √[(2Q/S)/(ρCp)]
Fenomeni pericolosi per il volo:
“Temporale”
• Classificazione dei Temporali
• Fase di sviluppo
• Gust front
• Microburst
• Macroburst
• Fase di dissolvimento
Classificazione dei Temporali
Ingredienti per la formazione di un temporale:
• Instabilità Atmosferica
• Azione di Sollevamento
• Umidità
Classificazione dei temporali: Temporali di masse d’aria
• Termoconvettivi
• Orografici
• Avvezione convergente
Classificazione dei temporali: Temporali frontali
• Fronte freddo
• Fronte caldo
• Prefrontale Fase di sviluppo
L'accelerazione delle correnti verticali (10-15m/s) dovuta alla
condensazione origina un risucchio d'aria dall'ambiente, questa .
corrente caldo-umida che "alimenta" dal basso la nube si chiama inflow
L'updraft una volta giunto a grandi quote si raffredda notevolmente,
diventando più pesante dell'aria circostante e precipita: nascono così le
.
correnti discendenti, denominate downdraft Gust front
Ne consegue che parte delle goccioline
sopraffuse in parte evaporano.
Il fenomeno dell'evaporazione porta al
raffreddamento della massa d'aria,
l'aria fredda discendente e si raffredda
ancor di più.
Il suo moto di discesa quindi raggiunge
la massima velocità proprio in
prossimità del suolo,
questa è la corrente chiamata outflow
che costituisce il:
“ Gust Front” di un temporale,
meglio conosciuto come:
“ Fronte delle Raffiche ". Microburst & Macroburst
Microburst Macroburst
È un downburst in larga scala che
È un downburst in piccola scala interessa un'area orizzontale > di
che interessa un'area orizzontale 4 km, e dura tra 5-10 minuti con
non più larga di 4 km, dura tra 1-5 venti fino a 215 km/h.
minuti con venti fino a 270 km/h. Un macroburst può contenere
In alcuni temporali parecchi microburst i quali a loro
particolarmente intensi si volta contengono ulteriori bursts.
verificano più microburst. Fase di dissolvimento
Il collasso della cella temporalesca
avviene per l'esaurimento del flusso
ascendente
poiché nel corso dell'evoluzione le
correnti discendenti tendono ad
occupare gran parte della cella stessa.
Le precipitazioni decrescono
progressivamente per il graduale
smorzarsi delle correnti ascendenti.
Si innesca perciò una serie di fenomeni
concatenati che portano al collasso del
sistema.
Coordinamento tra Enti di Controllo
Il Coordinamento tra i Controllori del Traffico Aereo viene utilizzato per
garantire un regolare flusso di gestione degli aeromobili (aa/mm) all’interno delle
aree di controllo quali CTR e CTA i quali enti operativi sono rispettivamente:
L’APP e L’ACC.
APP
(Approach Control = Controllo di avvicinamento):
Il controllo di avvicinamento è definito come Servizio di controllo del
traffico aereo per voli controllati in arrivo o in partenza e comprende la
gestione del traffico sull'area di manovra di un aeroporto e degli
aeromobili in volo nelle immediate vicinanze di esso.
ACC
(Area Control Center = Centro di controllo d'area):
Il Controllo d’area è istituito allo scopo di assicurare una separazione tra
tutti i voli controllati operanti all’interno di una Regione di controllo. È un
servizio fornito a mezzo radar, e nelle aree fuori da questa copertura,
verranno applicate le separazioni con il metodo procedurale.
Limite delle competenze tra APP e ACC :
Quando il servizio di Controllo d’Area ed il servizio “ Approach” non
Approach
sono forniti dallo stesso ente, è competenza dell’ ACC il controllo di
tutti i voli controllati eccetto quando:
Per la fase di avvicinamento, dal momento in cui gli aa/mm vengono rilasciati
1. all’ APP; e
APP
Per la fase di salita iniziale dagli aeroporti (a/d), fino a che gli stessi non
2. vengono rilasciati all’ ACC.
ACC
Trasferimento del controllo:
Tra APP e ACC:
ACC
Il trasferimento del controllo avviene nel “ Punto di Rilascio”.
Rilascio
1. Il “ Punto di Contatto” ovvero
Contatto
2. quando l’a/m richiede di stabilire le comunicazioni con l’ente Accettante
“Punto di Rilascio”.
è antecedente al
Tra ACC adiacenti:
adiacenti
Analogamente a quanto avviene tra ACC e APP, avviene anche tra ACC
APP
adiacenti, la differenza è la diversa denominazione dei punti di gestione degli
Enti: Trasferimento del Controllo
Il “Punto di Rilascio” è denominato: “ ”.
Trasferimento delle
Il “Punto di Contatto” è denominato: “
Comunicazioni ”.
Bibliografia
Navigazione:
Appunti Anno Scolastico 2009 – 2010
Aerotecnica:
Appunti Anno Scolastico 2009 – 2010
Meteorologia:
Giovanni Colella – Meteorologia Aeronautica
Traffico Aereo:
Gennaro Esposito - Regolamentazione Aeronautica
Immagini provenienti da “ Internet ” per:
Aerotecnica
Meteorologia
Traffico Aereo