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Sintesi
Si tratta di una tesina di maturità completa . A chiunque può servire per prendere spunto o altro può risultare sempre utile :) Buona fortuna a tutti i futuri maturandi :)
Estratto del documento

pag 18-19-20-21-22

Tra cinema e realtà:

LA FINE DEL MONDO

INTRODUZIONE

Nell’ultimo decennio la cinematografia ha sviluppato in larga scala il tema della fine

del mondo. Numerosi registi hanno affrontato questa tematica trascrivendo su

pellicola paure e credenze comuni. Sono state trattate le teorie più disparate: attacchi

alieni, virus mortali, impatto di meteoriti ma soprattutto profezie di antichi popoli. Un

esempio di profezia annunciata ma poi smentita dai fatti è quella maya la quale

annunciava la fine del mondo per il 21 Dicembre 2012. Ho scelto di parlare di questo

argomento poiché è stato oggetto di discussione per svariato tempo.

CAPITOLO 1

I MAYA

QUADRO GENERALE

La civiltà maya ha origini antichissime: i primi insediamenti vengono fatti risalire

attorno al 1500 a.C ma solo nel 300 a.C si incominciano a sviluppare le prime vere e

proprie città. L’impero maya era localizzato nei territori dello Yucatan, la maggior

parte nel Guatemala ma anche nelle aree dell’Honduras e del Belize.

2

(cartina dei territori in cui si erano stabili i maya)

Dal III al IV secolo a.C acquisirono una maggiore organizzazione culturale, politica e

tecnologica. L’agricoltura era alla base della loro economia, vivevano soprattutto di

mais, fagioli e cacao. Una caratteristica di questo popolo,che ne dimostra l’elevato

grado di conoscenze tecniche è rappresentata dalla costruzione di una vasta rete idrica

con la quale essi raccoglievano l’acqua per uso quotidiano e per l’irrigazione dei

campi.

La cosa più interessante è il loro particolare calendario, addirittura più complesso e

accurato di quello gregoriano.

“LA PROFEZIA MAYA”

I maya avevano elaborato un loro originale calendario, che li portò ad avere una

concezione ciclica del tempo in base ad esso la data del 21 Dicembre 2012

coincideva con il termine di un ciclo temporale e addirittura cosmico ( per questa

civiltà il passaggio da un’era all’altra era segnata da catastrofi e distruzione ). Così

comprendiamo che fin dall’antichità il genere umano ha sempre creduto che la realtà

conosciuta potesse finire. 3

Per questo sono state propagate notizie secondo cui la data riportata dal calendario

coinciderebbe con il verificarsi di eventi cosmici di capitale importanza.

TEORIE RELATIVE AL PENSIERO DEI MAYA, POI CONFUTATE

Molti studiosi o scrittori hanno prestato fede a questa indicazione.

Una prima ipotesi riguarda il fatto che il movimento della Terra il 21 Dicembre 2012

avrebbe dovuto subire una frenata per circa 4300 minuti, per poi riprendere la

rotazione in senso contrario. L’evento avrebbe comportato anche l’inversione dei poli

magnetici terrestri e conseguenti colossali rovine.

Cito da siti pro-teorie catastrofiste:

“il 21 dicembre del 2012 la rotazione della nostra Terra sul proprio asse subirà una

fermata che durerà 72 ore per poi riprendere a ruotare in senso inverso, con la

conseguente inversione dei poli magnetici. Questa fermata darà probabilmente luogo

a eventi climatici e sismici anomali di grandi proporzioni e l’umanità subirà molte

perdite.”

Al proposito deve essere sottolineato il fatto che l’asse non può cambiare direzione,

ma resta costantemente , per leggi fisiche, parallelo a se stesso, pur variando

l’inclinazione rispetto alla direzione dei raggi del sole. Tale fenomeno si verifica due

volte l’anno, nel periodo dei solstizi (21 Dicembre e 21 Giugno). Però non si

comprende il motivo per cui quello d’inverno del 2012 avrebbe dovuto distinguersi

dai precedenti.

-Ulteriori elementi a supporto della catastrofe sarebbero la caduta sulla Terra di un

grosso asteroide, l’esplosione di una stella supernova e la verifica del fenomeno

celeste dell’ “allineamento galattico” tra il sole ed il piano equatoriale della via

Lattea. Però da accurati calcoli astronomici non risulta nessun pianeta attualmente in

rotta di collisione verso la Terra. Non sono previste nemmeno esplosioni di stelle

talmente ravvicinate da mettere in pericolo il nostro globo terrestre. E invece, circa

l’allineamento galattico del Sole, i calcoli astronomici hanno indicato che in realtà

l’astro si sia assestato con l’equatore galattico già nel 1998. Peraltro la nostra stella

transita fisicamente per il piano ogni 32 milioni di anni e , considerando il movimento

enormemente lento è proprio ambiguo ritenere che gli allineamenti del Sole si

compiano in modo brusco o violento. Perciò ,come possiamo vedere, ci sono molte

argomentazioni che confutano la “ profezia maya” ai margini della quale sembra

essersi diffusa un’altra recente teoria, di minor spessore , la profezia Inca.

4

“LA PROFEZIA INCA”

Secondo il calendario inca la fine dei tempi dovrebbe avvenire nel 2013.L’anno, che

allo stesso modo dei maya coinciderebbe con la fine del calendario, riferisce di un

mare moto immane che dovrebbe inghiottire gran parte delle terre emerse dei

continenti America,Africa ed Asia. Altri testi ,invece, parlano di un asteroide grande

quasi due volte il pianeta Giove, che dopo essere passato vicino al nostro pianeta

dovrebbe causare sulla Terra cataclismi smisurati.

CONCLUSIONE

Gli annunci diffusi,nella loro natura e consistenza, sembrano piuttosto appartenere

alla sfera delle multiformi leggende metropolitane che possedere una valenza

scientifica credibile. CAPITOLO 2

Le teorie scientifiche e sociologiche sulla fine del

mondo

Tutta l’umanità ha potuto verificare chiaramente che le teorie dei Maya erano

solamente false dicerie. Resta quindi da prendere in considerazione una ristretta

gamma di ipotesi riguardanti la fine del mondo, raggruppandole in quattro grandi

categorie :

1) teorie astronomiche ( impatto di meteoriti)

2) teorie geologiche (esplosioni di vulcani,supervulcani)

3) teorie bio-ecologiche (conseguenze di attività umane tra cui inquinamento ,

disboscamento e sfruttamento delle risorse naturali)

4) teorie socio-politiche (olocausti e genocidi)

5

1) LE TEORIE ASTRONOMICHE

Il cielo comprende centinaia e centinaia di stelle ed esso ci appare come il capolavoro

dell’universo. Le stelle brillano di luce propria,fanno sognare moltissime persone e

hanno ispirato grandissimi poeti come Dante Alighieri. Infatti, nella sua Divina

Commedia, Inferno, Purgatorio e Paradiso si concludono con la parola stelle come se

egli volesse indicarci di guardare lassù,nel cielo.

Cito gli ultimi versi da Inferno,Purgatorio e Paradiso:

Canto XXXIV dell’Inferno Canto XXXIII del Purgatorio

Lo duca e io per quel cammino ascoso Io ritornai da la santissima

onda

intrammo a ritornar nel chiaro mondo, rifatto sì come piante novelle

e sanza cura aver d’alcun riposo, rinnovellate di novella fronda,

Salimmo su,el primo e io secondo, puro e disposto a salire a le

stelle.

tanto ch’i’vidi de le cose belle

che porta ‘l ciel,per un pertugio tondo.

E quindi uscimmo a riveder le stelle .

Canto XXXIII del Paradiso

A l’alta fantasia qui mancò possa;

ma già volgeva il mio disio e ‘l velle,

sì come rota ch’igualmente è mossa,

l’amor che move il sole e l’altre stelle.

L’Universo è immenso e per centinaia o forse migliaia di

anni ha portato a domandarci come si è creata tale

meraviglia… 6

LA FORMAZIONE DELL’UNIVERSO

L’origine e la successiva evoluzione dell’Universo sono oggetto di studio della

cosmologia. La cosmologia è una scienza moderna che si basa su

dati e ipotesi scientifiche ma non può affrontare il

problema dell'origine e dell'evoluzione dell'universo nei

termini in cui normalmente si affronta un problema

scientifico. Manca, infatti, la possibilità di verificare

l’esattezza di una qualsiasi ipotesi attraverso

esperimenti ripetuti,proprio perché ci si trova di fronte

un evento unico e non ripetibile.

La stessa conoscenza dell’Universo attuale è

imprecisa e destinata a restare tale : l’orizzonte

scrutabile dell’Universo è oggi molto esteso, ma

indubbiamente limitato.

Molti interrogativi su che cosa ci sia oltre l’orizzonte

che possiamo percepire, sulla natura dello spazio e del

tempo, non possono avere una risposta verificata e

definitiva. Resta tuttavia l’interesse per un argomento così affascinante anche per le

sue implicazione filosofiche e religiose e restano una serie di dati che, se

correttamente valutati, forniscono indizi preziosi per la ricostruzione della storia

dell’Universo.

Nel secolo scorso per spiegare l'origine dell'Universo sono state formulate ipotesi

cosmologiche fondamentali, in base alle quali sono stati elaborati due modelli di

struttura dell’Universo:

1)LA TEORIA DELLO STATO STAZIONARIO

2)LA TEORIA DEL BIG BANG

La prima mostrava come l'universo fosse uniforme nello spazio e nel tempo, privo di

un inizio ben preciso e senza cambiamenti. Non bisogna dimenticare che l'universo è

in continua espansione e si espande molto rapidamente. I sostenitori di questa teoria

sottolineano il fatto che nell’Universo si crea lentamente e continuamente nuova

materia. Nuove galassie,quindi prenderebbero il posto di quelle che si sono

allontanate, e ogni regione dell’universo manterrebbe costante nel tempo la sua

densità. Un’ipotesi del genere vìola il principio di conservazione della materia e

dell’energia e oggi non ha più molto seguito.

Invece, secondo il modello del Big Bang, l’Universo è nato in seguito a un’esplosione

a partire da una singolarità,uno stato iniziale di densità e temperatura infinite.

L’esplosione primordiale avrebbe generato non solo tutta la materia che costituisce

l’Universo, ma anche le quattro forze fondamentali (gravitazionale,elettromagnetica,

di interazione nucleare forte, di interazione nucleare debole),lo spazio e il tempo.

Dall’esplosione,inoltre,avrebbe preso avvio l’espansione che continua tuttora.

7

Esistono prove che dimostrano la validità della teoria del Big Bang,tanto che la

grande maggioranza degli astrofisici oggi l’accetta.

L’origine dell’universo secondo la teoria del B.B

Il modello che i cosmologi utilizzano come riferimento per descrivere le modalità di

creazione della materia e le fasi dell’espansione conseguenti al Big Bang è detto

modello standard . Secondo tale modello il momento in cui si è originato l’Universo è

detto tempo zero e dovrebbe collocarsi tra 15 e 20 miliardi di anni fa.

I cosmologi sono riusciti a ricostruire in modo abbastanza attendibile per via teorica

la storia dell’Universo a partire da 10^-43 secondi dopo il tempo zero. È invece

ancora possibile sapere che cosa sia accaduto nell’intervallo di tempo tra 0 e 10^-43

s,denominato era di Planck,perché l’Universo era una singolarità,un sistema che non

può essere descritto con le leggi fisiche e per il quale è impossibile parlare di spazio e

di tempo.

Al termine dell’era di Planck l’Universo cominciò ad espandersi a velocità

elevatissima e in un tempo brevissimo (meno di 1s) cominciarono a formarsi le

particelle della materia più semplici,mentre la temperatura e la densità diminuivano

vertiginosamente.

Poco più di un secondo dopo il Big Bang,la temperatura era scesa a 10 miliardi di

Kelvin ed erano presenti protoni,neutroni,elettroni e fotoni mentre la densità doveva

avere un valore circa di 380000 volte maggiore della densità dell’acqua. La

temperatura, però ,era ancora troppo elevata per permettere la formazione di nuclei

atomici veri e propri.

Nei tre minuti successivi, la temperatura scese a valori dell’ordine di 1 miliardo di

kelvin e cominciarono le prime reazioni di fusione nucleare tra protoni(cioè nuclei di

idrogeno). Si formarono così nuclei atomici di elio e piccole percentuali di elementi

anche più pesanti.

Questa fase di nucleo sintesi ( cioè di costruzione di nuclei atomici) non durò a

lungo : 4 minuti dopo il big bang l’Universo divenne troppo freddo per innescare

nuove reazione di fusione nucleare e la sua composizione non potè modificarsi

ulteriormente anche se la temperatura era ancora molto alta a la materia era immersa

in una radiazione molto energetica. L’Universo era ancora troppo caldo per

permettere la formazione di atomi veri e propri. Nei 300000 anni successivi, proseguì

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