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Sintesi
educazione fisica, diritto, storia
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Alunno: Piva Alberto Tutor: Petrillo Veronica

Pagina

1

INDICE

1. LE ORIGINI

1.1 GLI ASSIRI E GLI EGIZI

1.2 I GRECI

1.3 I ROMANI

1.4 IL MEDIOEVO

1.5 IL RINASCIMENTO

.

2 L’AMERICA E L’ASIA

2.1 L’AMERICA DEL SUD

2.2 L’AMERICA CENTRALE

2.3 L’AMERICA DEL NORD

2.4 L’ASIA

2.5 L’INDIA

2.6 LA CINA

2.7 IL GIAPPONE

3. LO SPORT MODERNO

3.1 NASCITA DELLO SPORT MODERNO

3.2 IN ITALIA

3.3 LE GRANDI MANIFESTAZIONI SPORTIVE

3.4 NUOVI SPORT DAGLI STATI UNITI

3.5 PROFESSIONISTI E DILETTANTI

4. DIFFERENZE TRA SPORT: USA E EUROPA

5. LA SPONSORIZZAZIONE

6. SITOGRAFIA

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1. LE ORIGINI

1.1 GLI ASSIRI E GLI EGIZI

Le prime attività sportive furono derivate da quelle stesse occupazioni alle quali

l’uomo si dedicava un tempo per sopravvivere: la caccia, la lotta, la corsa... Presso i

vari popoli queste attività assunsero caratteristiche particolari e si sono sviluppate per

secoli in modo originale.

Fra le antiche civiltà lo sport assunse importanza già tra gli Assiri, i cui re utilizzavano

lo stesso carro da guerra per partecipare alle battute di caccia, dimostrando in tal

modo l’alta considerazione all’attività sportiva.

Nell’antico Egitto la caccia, elemento fondamentale per sopravvivere, divenne una

gara sportiva importantissima, tanto che un’eventuale vittoria veniva paragonata a

quelle ottenute in guerra, come risulta ad esempio dai rilievi del tempio funebre del

faraone Ramsete II, a Medinet Habu.

1.2 I GRECI

La massima importanza per l’attività fisica si ha, però, con l’avvento della civiltà greca.

I Greci basavano la loro educazione e la loro cultura sullo sviluppo e la gagliardia fisica,

ritenuta fondamentale per lo sviluppo mentale. La cura del fisico era vista come forma

di bellezza, di ritmo, di movimento, e inoltre tal educazione non era impartita solo ai

maschi ma anche alle femmine. La perfezione era la meta principale dell’uomo, e tutta

la cultura greca mirava a questa forma di esaltazione; l’arte s’identificava con la

bellezza fisica, la religione adorava maggiormente Apollo e Venere, simboli della

bellezza pura, ed Ercole, simbolo della forza.

La conseguenza più importante di questo pulsare di attività fisica fu, senza dubbio, la

nascita di una grande manifestazione sportiva, disputata per la prima volta a Olimpia,

che prese appunto il nome di Olimpiade. Era l’anno 776 a.C. e da quella data, ogni 4

anni, i giochi Olimpici vennero disputati fino al 393 d.C., divenendo così il punto di

riferimento costante per migliaia di atleti che si misuravano nelle varie specialità,

lottando fianco a fianco, per riuscire a conquistare l’ambita corona di alloro, simbolo

della vittoria. Addirittura, nel periodo coincidente con le Olimpiadi le guerre venivano

sospese ed erano moltissimi i tifosi che si spostavano a Olimpia per seguire le gare. Le

Olimpiadi duravano cinque giorni e si svolgevano in impianti sportivi assai semplici. Il

primo giorno era riservato ai riti religiosi e ai giuramenti di lealtà di concorrenti e

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giudici, il secondo alle gare dei ragazzi, il terzo e il quarto alle gare degli adulti e

nell’ultimo giorno si svolgeva la cerimonia di premiazione degli atleti vincitori. Le

competizioni erano molto simili a quelle di oggi: la corsa veloce, la corsa di resistenza,

il pugilato, la lotta, il pancrazio (lotta e pugilato), la corsa dei cavalli e il pentathlon,

che nutriva il maggior numero di spettatori. Esso era costituito da cinque gare

atletiche: la corsa, il salto, il lancio del disco, del giavellotto e la lotta.

1.3 I ROMANI

Con il tramonto della civiltà greca si ha un progressivo abbandono dell’educazione del

corpo. Infatti, presso i Romani, lo sport inizialmente fu praticato solo in occasione di

cerimonie religiose. Successivamente fu utilizzato per l’addestramento militare dei

giovani.

1.4 IL MEDIOEVO

Nel Medioevo ricompare una figura, il Cavaliere, che esalta non solo le qualità

intellettive, ma anche quelle fisiche. Egli deve saper usare abilmente le armi, lancia e

spada, essere dotato di forza e destrezza nel cavalcare, saper resistere alle lunghe

fatiche delle battaglie, e diventa ben presto la figura più ammirata del suo periodo.

L’esercizio fisico torna nuovamente a essere gioco, attraverso i tornei e le giostre.

Nacquero anche giochi popolari diversi da zona a zona e giochi di squadra con la palla

colpita con i piedi, le mani o i bastoni, gare individuali di corsa a piedi o a cavallo, di

salto, il tiro con l’arco.

1.5 IL RINASCIMENTO

Il Rinascimento portò un nuovo interesse culturale per l’attività fisica che venne

considerata elemento importantissimo per l’educazione dei giovani, anche da un

punto di vista medico.

A partire dal 1500 vennero codificate le regole di molti giochi e, dopo il Concilio di

Trento, anche le scuole cattoliche inserirono l’educazione fisica tra le materie di

insegnamento. Diverse furono le correnti di pensiero che caratterizzarono questo

periodo e che hanno portato alla moderna educazione fisica.

2. L’AMERICA E L’ASIA

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Non sono moltissime le notizie che abbiamo relativamente ai giochi e agli sport dei

popoli precolombiani anche perché gli europei, giunti alla conquista delle nuove terre,

depredarono le popolazioni native compiendo il più grande genocidio nella storia

dell’umanità. Solo dopo molti anni studiosi e monaci cercarono di raccogliere le

informazioni sulla cultura sportiva di quei popoli che erano stati quasi sterminati.

Possiamo individuare tre grandi aree che corrispondono all’abituale divisione

geografica: l’America del Sud, l’America Centrale, l’America del Nord.

2.1 L’AMERICA DEL SUD

Le popolazioni (ormai estinte) della Terra del fuoco provenivano dall’Asia, e vivevano

essenzialmente di caccia. Queste tribù abitavano in terre inospitali e sfruttavano le

rare occasioni in cui non erano alla ricerca di cibo per dedicarsi a giochi rituali

accompagnati da semplici canti. Tali giochi consistevano essenzialmente in imitazioni

individuali o in gruppo di animali, come il leone marino, la balena, il pesce spada,

l’orso, l’avvoltoio, l’albatros, il cormorano. Le danze avevano sicuramente un valore

simbolico e propiziatorio. Più complessi erano i giochi delle tribù dell’Amazzonia, che

ancora oggi vengono praticati dai discendenti di quelle antiche popolazioni.

Derivavano dall’esercizio connesso alle attività quotidiane quali il tiro con l’arco, la

lotta, la guerra; venivano simulate vere e proprie battaglie con frecce prive di punta.

Questi popoli conoscevano anche giochi con la palla, costruita con vesciche di animali

essiccate. Inoltre effettuavano corse e balli rituali, di carattere propiziatorio, in cui gli

Indios dimostravano la loro forza e resistenza.

2.2 L’AMERICA CENTRALE

Gli Aztechi e i Maya che svilupparono grandi civiltà nell’America Centrale, furono per

quel continente ciò che i Greci rappresentarono per l’area mediterranea. Complessi e

ricchi di significato anche religioso, oltre che di divertimento, erano i giochi da loro

ideati. Anche i Maya disputavano un gioco sacro con la palla, in cui due squadre si

contendevano una palla di caucciù, colpendola con una mazza o con le anche,

cercando di farla passare attraverso un anello posto su uno dei due muri che

delimitavano il campo.

2.3 L’AMERICA DEL NORD

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I Pellerossa dell’America del Nord dedicavano molto tempo ai giochi, che avevano uno

scopo preparatorio all’attività di caccia o alla guerra. Possiamo ricordare le gare con

arco e frecce, le finte battaglie, le gare di nuoto e di lotta. Nella stagione invernale si

misuravano in discese con slittini, costruiti con ossa di animali o corteccia di alberi, e

prove di lancio della trottola sul ghiaccio. Anche questo popolo conosceva le attività

con la palla, praticate sia dai maschi sia dalle femmine. Erano simili al calcio e

all’hockey, e consistevano nel colpire la palla con un bastone o con i piedi per farla

entrare in una porta costituita da un tepee. Molti giochi e danze trovavano spazio in

occasione di cerimonie religiose.

2.4 L’ASIA

Fin dall’antichità in Asia vennero praticate attività fisiche del tutto originali e poco

conosciute agli europei. La cura e la cultura del corpo avevano grande importanza

presso gli Indiani, i Cinesi e, più tardi, presso i Giapponesi. Anche in Asia, come negli

altri continenti, le prime forme di sport erano legate alla caccia e alla pesca. Molta

attenzione veniva riservata alle danze, collegate a cerimonie religiose; possiamo

ricordare:

in India: la danza dei guerrieri, la danza del tamburo, la danza delle donne anziane;

● in Cina: la danza di fine raccolto, un ballo sui trampoli per festeggiare l’anno nuovo;

● in Giappone: le pantomime delle classi più colte e i vivaci balli per festeggiare il

raccolto.

2.5 L’INDIA

In India si svilupparono anche forme di drammatizzazione quali, che consisteva nella

creazione di storie gioco, e altre attività come gli scacchi. Ma questo paese va

ricordato soprattutto per quell’insieme di pratiche atte a far conquistare il perfetto

dominio del proprio corpo che prendono il nome di yoga. Molta importanza hanno gli

esercizi di respirazione che consistono nell’allungare gradatamente l’intervallo tra

l’inspirazione e l’espirazione. Si dice che alcuni yogi riescano addirittura a

interrompere l’attività respiratoria per alcune ore, il battito cardiaco per un minuto e a

digiunare per un periodo di tempo che provocherebbe la morte in qualunque altro

uomo.

2.6 LA CINA

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In Cina ebbero grande diffusione alcuni giochi particolari, quali la trottola e il cervo

volante: un grande aquilone con cui si disputavano gare di abilità. Dalla ricerca del

controllo del proprio corpo nacquero esercizi di acrobazia ed equilibrio, che possono

essere considerati gli antenati della ginnastica artistica e dei giochi circensi. Ma la Cina

è importante soprattutto per la boxe, che non deve essere confusa con l’attuale

pugilato; si tratta invece di una forma di lotta da cui hanno avuto origine le arti

marziali.

2.7 IL GIAPPONE

In Giappone lo sport più praticato fin dall’antichità era il tiro con l’arco; ancora oggi

viene insegnato in tutte le scuole del paese in quanto considerato ottimo esercizio

formativo, non solo dal punto di vista fisico, ma anche psichico, poiché richiede una

grande concentrazione e disciplina mentale. Il Giappone è però soprattutto noto per le

arti marziali. Tra le tante forme di lotta vanno ricordate il jujitsu e il sumo. Il primo è un

combattimento senza esclusione di colpi teso a provocare nell’avversario un dolore

tale da costringerlo alla resa, che viene dichiarata battendo tre colpi a terra. Il secondo

è invece una lotta simile al judo e consiste nel cercare di mettere fuori gara

l’avversario facendogli perdere l’equilibrio.

3. LO SPORT MODERNO

3.1 NASCITA DELLO SPORT MODERNO

Come abbiamo visto, a partire dalla fine del 1400 l’educazione fisica divenne parte

della formazione e dell’educazione dei giovani, con diversi orientamenti più collegati a

un addestramento militare o alla ricerca di una buona forma fisica. La scoperta

dell’America, i commerci, i viaggi sempre più numerosi, la colonizzazione di nuove

terre da parte dei popoli europei fece sì che si importassero da tutto il mondo anche

giochi e attività sportive, e al tempo stesso si esportassero nei paesi colonizzati le

tradizioni europee. Il 1600 è il secolo della definitiva affermazione dello sport e

dell’educazione fisica.

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In Germania si andò sempre più sviluppando quella che potremmo definire ginnastica

militare, che consisteva in esercizi di preparazione fisica e al combattimento. In Svezia

si affermò una tradizione collegata maggiormente alla ricerca della salute e del

benessere; è in questo paese che nascono quasi tutti i grandi attrezzi che troviamo in

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