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Introduzione Smartphone tesina
Questa tesina di maturità descrive lo smartphone effettuando vari collegamenti interdisciplinari. La tesina descrive anche argomenti come la società di massa, Eugenio Montale e l'ermetismo, l'alimentatore, il trasformatore, il filtro RC, the transformer, le derivate.
Collegamenti
Smartphone
Storia:
Società di massa
.Italiano:
Eugenio Montale (Ermetismo)
.Tpsee:
Alimentatore
.Elettrotecnica:
Trasformatore
.Sistemi:
Filtro RC
.Inglese:
The trasformer
.Matematica:
Le derivate
.Nella maggior parte dei casi i circuiti elettronici vengono alimentati da una tensione
continua che può essere ottenuta o dalle batterie o dagli appositi dispositivi, gli
alimentatori. Ricorrere alle batterie è, in genere antieconomico, in tal caso è senz'altro
più utile e affidabile adottare un alimentatore. Esso è un apparato basato su un circuito
elettronico in grado di fornire tensione stabilizzata ad un carico. Il circuito di un
alimentatore è formato da:
Fusibile;
Trasformatore;
Diodo;
Filtro RC;
Stabilizzatore.
Il diodo è un componente elettronico caratterizzato da due terminali,
detti anodo e catodo. Esso è costituito da una singola giunzione
PN(positivo e negativo) e presenta un comportamento rettificante, nel
senso che permette il passaggio di corrente solo da un verso. La
polarizzazione diretta si ha quando il potenziale dell’anodo(terminale
positivo) risulti maggiore di quello del catodo(terminale negativo), al
contrario invece si ha la polarizzazione inversa. Per quanto riguarda il
suo ruolo nel circuito dell’alimentatore esso tende a rendere la tensione
alternata di rete di tipo pulsante e sempre dello stesso segno. A questo
risultato si perviene attraverso vari modi:
Utilizzando un solo diodo in serie ad uno dei due capi dell’avvolgim
ento secondario (raddrizzamento a una semionda);
Per mezzo di due diodi adottando un trasformatore con presa central
e;
Tramite in ponte di Graetz ;
In questo caso nel semiperiodo positivo la tensione alternata
presente sul secondario del trasformatore polarizza
direttamente il diodo portandolo in conduzione e consentendo il
passaggio di corrente nel carico. Nel semiperiodo successivo la
semionda negativa polarizza inversamente il diodo che non
consente quindi il passaggio di corrente.
Andamento della tensione:
Andamento della tensione tramite
raddrizzamento a una semionda
In questo caso si utilizza un trasformatore con il secondario
dotato di presa centrale, in questo modo le tensioni ai capi del
secondario sono eguali in modulo ma in opposizione di fase. In
questo modo quando l’estremo superiore dell’avvolgimento è a
potenziale positivo rispetto alla presa centrale, quello inferiore è a
potenziale negativo, in questa condizione conduce il diodo D ed è
1
interdetto il diodo D . Nel semiperiodo successivo la situazione si
2
invertirà quindi condurrà il diodo D e sarà interdetto il diodo D .
2 1
Andamento della tensione:
Andamento della tensione tramite
raddrizzamento a due semionde
Un altro modo per ottenere il raddrizzamento a onda intera, è
quello dove vengono utilizzati quattro diodi connessi a ponte
(ponte di Graetz) ed un normale trasformatore. In questo caso
quando il punto M è positivo rispetto al punto N conducono i
diodi D e D mentre gli altri due sono in interdizione. Nel
1 3
semiperiodo successivo, quando il punto N è positivo rispetto al
punto M conducono i diodi D E D e gli altri due sono in
2 4
interdizione .
Andamento della tensione:
Andamento della tensione e
corrente tramite il ponte di Graetz
Il trasformatore monofase può essere considerato come un sistema elettrico interagente
con l’esterno tramite due coppie di morsetti, attraverso cui riceve energia dalla rete e la
eroga al carico elettrico. Del trasformatore possiamo parlare sia di quello ideale che di
quello reale per quanto riguarda il primo si ipotizzano tre ipotesi semplificative:
gli avvolgimenti non hanno resistenza elettrica;
•
•il flusso, non c’è flusso disperso;
•il nucleo magnetico, saranno nulle le perdite nel ferro;
Applicando al primario del trasformatore una tensione sinusoidale, nascerà nel nucleo un
flusso magnetico anch’esso sinusoidale. Ogni avvolgimento sarà soggetto all’azione di un
flusso concatenato e per la legge dell’induzione elettromagnetica nasceranno delle
tensioni indotte. Le tensioni indotte in un trasformatore sono direttamente proporzionali
al numero di spire degli avvolgimenti e quindi, il lato AT avrà maggior numero di spire
rispetto al lato BT.
Trasformatore reale:
Il trasformatore reale invece, ovviamente rinuncia alle ipotesi semplificative di
quello ideale quindi si andranno a creare nel trasformatore alcuni effetti come:
caduta di tensione, flussi dispersi e le perdite di potenza nel ferro, quindi
adotteremo delle misure di prevenzione per mantenere sempre il funzionamento
corretto del trasformatore. Inoltre esso ha vari funzionamenti: funzionamento a
vuoto, funzionamento a carico, funzionamento in corto circuito. Lo scopo è quello
di mantenere sempre un livello alto del rendimento.
Diagramma vettoriale funzionamento a vuoto:
Diagramma vettoriale funzionamento a carico:
Per disegnare il seguente
diagramma si procede nel
seguente modo:
• Si disegnano i vettori
delle tensione indotte
sfasati di 90° in ritardo
rispetto al flusso;
• si disegna il vettore –E 1
opposto a E ;
1
• si disegna la corrente Ia,
che è in fase con la
tensione –E ed è in
1
anticipo di 90° rispetto al
flusso;
• si disegna la corrente Iu,
che è in ritardo di 90° sulla
tensione –E ed in fase con
1
il flusso;
• si disegna il vettore I 0
dato dalla somma
vettoriale delle due
correnti;
• per tracciare il vettore V 1
occorre sommare i vettori –
E , R I (in fase con I0
Per tracciare il diagramma
vettoriale a carico si procede nel
seguente modo:
Si tracciano i vettori E ed E , a
§ 1 2
90° in ritardo rispetto al
flusso ed il vettore -E in
1
opposizione a E ;
1
Si traccia il vettore I sfasato in
§ 2
ritardo rispetto a E ;
2
Si traccia il vettore V
§ 2
sommando E
2,
-R I (opposto a I ) e –jX I2
2 2 2 2d
(in ritardo di 90° su I ) ;
2
Si traccia il vettore I , in
2’
§ opposizione di fase rispetto a
I e si esegue la somma
2
vettoriale I + I ;
2’
0
Si ricava infine il vettore V
§ 1
come somma vettoriale tra –
E ,R I (in fase con I ) e jX I
1 1 1 1 1d 1
(in anticipo di 90° su I ).
1
§
Il filtro nell’alimentatore svolge un ruolo importante per quanto riguarda
la tensione, come abbiamo visto infatti per il raddrizzamento della
tensione, essa non avrà un andamento continuo ma un andamento
pulsante, tramite il filtro si può approssimare quanto è più possibile una
forma d’onda pulsante ad una grandezza che sia definibile continua.
L’accorgimento più usato per diminuire l’ondulazione è quello nel disporre
fra il positivo e negativo un condensatore, si deve comunque tenere
presente che qualsiasi sia il filtro utilizzato permane un residuo della
ripple)
corrente alternata, fornita dal fattore di ondulazione ( definito come
il rapporto fra il valore efficace della tensione in uscita e la tensione
ripple
continua sul carico, ovviamente quanto più sarà basso il valore più
la tensione in uscita approssima l’andamento di una tensione continua,
esso sarà più basso quanto sarà più elevato il valore della capacità di filtro.
Andamento della tensione a una semionda:
Andamento della tensione a onda intera:
Andamento della
tensione a una
semionda con
condensatore A tratto pieno
l’andamento della
tensione ai capi del
carico nel circuito
con presenza della
capacità, mentre il
tratto sottile indica
l’andamento della
tensione in assenza
della capacità.
Andamento della tensione con
condensatore a onda intera
A tratto pieno
l’andamento
della tensione ai
capi del carico
nel circuito con
presenza della
capacità, mentre
il tratto sottile
indica
l’andamento
della tensione in
assenza della
capacità.
Stabilizzatore di tensione con diodo
zener
Il diodo zener è un componente a semiconduttore la cui caratteristica il
polarizzazione diretta è simile a quella di un normale diodo, del tutto
simile a quella di un normale diodo è anche la curva che si ricava
sottoponendo il componente ad una polarizzazione inversa. In questo
caso infatti fra anodo e catodo fluisce una corrente di fuga che, nel caso
di una polarizzazione inversa molto elevata, la corrente tende ad
aumentare notevolmente portandosi, se non limitata, ad un intensità
molto elevata. Il valore della tensione inversa a cui si manifesta questo
tensione di zener scarica di
fenomeno viene definito o anche
breakdown. Per i diodi nel quale il fenomeno si presenta per tensioni
breakdown
superiori a 5 V il si può attribuire all’effetto zener, mentre
per tensioni superiori a 7 V all’effetto valanga.
Circuito classico di riduttore di tensione stabilizzata a diodo zener:
Il funzionamento di questo circuito è semplice: se la corrente I L
richiamata dal carico aumenta, si ha una diminuzione della corrente
I nel diodo zener dal momento che la corrente I fornita dal
Z T
generatore di tensione costante Vi è anch’essa costante. Se
viceversa, la corrente I diminuisce, aumenta la corrente I . Più
L Z
semplicemente, ad un incremento o a un decremento del carico
corrisponde, rispettivamente un decremento o incremento della
corrente nel diodo zener. Poiché la corrente I si mantiene comunque
T
costante, costante sarà anche la c.d.t. sulla resistenza R e questo
Z
determina la costanza della V ( a condizione di ritenere costante la
0
tensione V di ingresso).
I Batterie primarie
Le batterie vengono classificate in due grandi categorie, quelle e
secondarie.
quelle Le prime sono tutte quelle batterie che una volta
utilizzate non possono più essere ricaricate e riportate al loro stato
accumulatori,
iniziale di carica, quelle secondarie, chiamate anche sono
invece tutte quelle batterie che possono essere ricaricate e riportate
quindi alla loro carica iniziale. All’interno di ogni batteria avviene un
ossidoriduzione
processo chimico di in cui vi è lo scambio di elettroni da
una sostanza che li cede verso un’altra che li acquista. Questo flusso di
elettroni fa in modo che vi sia una corrente elettrica continua, che si
instaura proprio grazie ad una differenza di potenziale che avviene agli
elettrodi della batteria. Esse possono essere classificate in due categorie :
• Batterie commerciali ;
• Batterie industriali .