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Italiano: Marge - Lucia Mondella
Filosofia: Bart - Nietzsche e superuomo
Latino: Lisa - Quintiliano (Institutio Oratoria)
Mappa concettuale
pag. 4
Homer Simpson
pag. 5
Leopold Bloom, the model of the common man
pag. 7
Marge Bouvier pag. 9
Lucia, emblema della moralità nei Promessi Sposi
pag. 11
Bart Simpson
pag. 13
Bart è un moderno superuomo?
pag. 15
Lisa Simpson
pag. 19
Quintiliano e l’importanza di una buona istruzione
pag. 21
Sitografia e Bibliografia
pag. 25 2
PREFAZIONE
Chi sono I Simpson? Nonostante questa domanda possa sembrare retorica,
non lo è affatto: oggi, infatti, molti tendono a considerare questa serie TV
solo un cartone animato per ragazzi, volgare e fine a se stesso, ma se si
guarda più da vicino, si scoprono aspetti tutt’ altro che banali. In primo
luogo, I Simpson sono il ritratto più cinico e realistico della società americana
(ed occidentale in generale) mai realizzato. Questa famiglia, infatti, presenta
caratteristiche proprie del nucleo familiare marchio USA: Homer,
protagonista in assoluto, è il tipico
americano medio, pieno di vizi e con
poche virtù; Marge, sua moglie, è
l’amorevole custode del focolare
familiare; mentre Bart, Lisa e Maggie
sono emblemi della nuova generazione
consumistica.
Scavando ancora più a fondo, si possono
cogliere concetti maggiormente profondi
e, perfino, inaspettati. E’ ciò che hanno
fatto W. Irwin, M. T. Conrad e A. J. Skoble,
“I Simpsons e la filosofia”
autori del libro
da cui ho preso alcuni spunti per questa
tesina.
Per quanto mi riguarda, ho deciso di incentrarmi su quattro dei cinque
membri della famiglia Simpsons: Homer, Marge, Bart e Lisa. Ho trovato
infatti come ognuno di questi personaggi presenti delle affinità con autori e
personaggi trattati durante l’anno nei programmi di letteratura e filosofia:
common man
Homer, emblema del può essere paragonato al protagonista
“Ulysses”
del di James Joyce, Leopold Bloom; Marge, personificazione delle
virtù, ricorda per certi versi Lucia Mondella, promessa sposa di Renzo nel
“I Promessi Sposi”;
capolavoro manzoniano la diligente Lisa e la sua voglia di
imparare, invece, mi hanno subito fatto pensare a Quintiliano e al suo
“Institutio Oratoria”;
capolavoro, infine, Bart, può essere considerato come
un moderno superuomo? 3
MAPPA CONCETTUALE
HOMER SIMPSON
Homer è il capofamiglia della famiglia Simpson e con
sua moglie, Marge, ha tre figli: Bart, Lisa e Maggie. 4
Lavora alla centrale nucleare di Springfield come responsabile della sicurezza
nonostante non abbia alcuna qualifica e personifica l’uomo comune e i molti
stereotipi della classe lavoratrice americana: è maleducato, rozzo,
sovrappeso, maldestro, pigro, e ignorante e possiamo identificarlo con la
figura dell’“inetto”. È uno dei personaggi immaginari più influenti nell'ambito
televisivo ed è stato descritto dal giornale inglese The Sunday Times come
"la più grande creazione comica dei tempi moderni".
Rapporto con la famiglia
Homer ha un rapporto complesso con tutti e tre i figli: rimprovera spesso
Bart, anche se i due condividono spesso delle avventure e talvolta sono
alleati; Homer e Lisa hanno personalità opposte e spesso il padre si lascia
sfuggire le potenzialità della
figlia, ma quando si rende
conto delle sue negligenze fa
di tutto per aiutarla. Con
Maggie, la più piccola il
rapporto è ancora più difficile
infatti spesso si dimentica
della sua esistenza.
Sebbene i suoi gesti
sconsiderati imbarazzino
spesso la sua famiglia, Homer
ha cercato anche di essere un
padre e un marito premuroso:
in un episodio, ad esempio ha
venduto il suo prezioso giro sul dirigibile Duff (la marca della birra preferita di
Homer) e ha usato il denaro per far partecipare Lisa ad un concorso di
bellezza, in modo da farla sentire meglio con sé stessa; in un altro episodio
organizza un secondo matrimonio a sorpresa con Marge per compensare la
loro prima insoddisfacente cerimonia. Non ha un buon rapporto anche con il
padre Abraham Simpson, che è stato messo in una casa di riposo dal figlio
non appena ha potuto.
Personalità 5
La personalità di Homer e la sua efficacia comica risiedono nei suoi frequenti
attacchi di stupidità, nella pigrizia e nella rabbia
esplosiva. Ha un basso livello di intelligenza e
mostra inoltre una profonda apatia nei confronti
del lavoro, è in sovrappeso ed è "devoto al suo
stomaco". Il suo autore, Matt Groening, lo
descrive come "dominato completamente dai
suoi impulsi". Homer passa spesso le serate
bevendo birra Duff ed è un alcolizzato, nella
maggior parte delle puntate lo troviamo infatti a
bere nella taverna di Boe.
Homer si infuria facilmente con di suo figlio Bart: capita spesso che lo
strangoli impulsivamente nella maniera dei cartoni, Matt Groening ha
stabilito che Homer può strangolare Bart solo
impulsivamente, senza premeditazione e deve
essere un'azione molto veloce, in modo da
rendere in un certo senso meno grave l’azione
di per sé violenta.
Homer non ha pudori nell'esprimere la propria
rabbia e non cerca di nascondere le sue azioni
a persone esterne alla famiglia. Sebbene egli
abbia sconvolto parecchie persone e abbia
causato ogni genere di scompiglio alla città di Springfield, questi avvenimenti
sono generalmente frutto di una mancanza di attenzione o della collera
piuttosto che della malizia, per questo le azioni distruttive di Homer sono
generalmente fatte senza volontarietà.
Leopold Bloom, the model of the
common man 6
“Ulysses”,
Leopold Bloom is the protagonist of James Joyce’s masterpiece
written in 1922. Leopold represents the modern ordinary man and the whole
of mankind in its variety. The mediocre Mr. Bloom is a model and a “hero”, a
modern hero, a bourgeois Odysseus for the
twentieth century, inevitably decayed, being
grotesque, inept, mediocre. Modernity ironically
suggests the decay of the myth, revealing its
opposite, and highlights his uneasiness and his
weaknesses, indeed Bloom is full of frustrations,
feels his inferiority and he doesn’t control the
events but is passive towards them.
He is an outsider in society, we can see that when
he is with his male peers, in fact he does not like to
drink very often or to gossip, and though he is
always friendly, he is not sorry to be excluded from
their circles. Homer too is socially excluded as
Leopold, in fact he has no real friends but only drink- James Joyce
mates which he uses to spend his spare time with.
Another parallelism we can draw between Homer and Leopold is their
relation with the physical pleasures: for example they both have great
appetites, in fact Mr. Bloom is
introduced to the reader with these
“Mr Leopold Bloom ate with
lines:
relish the inner organs of beasts and
fowls. He liked thick giblet soup,
nutty gizzards, a stuffed roast heart,
liverslices fried with crustcrumbs,
fried hencods' roes. Most of all he
liked grilled mutton kidneys which
gave to his palate a fine tang of
faintly scented urine.” (Ulysses,
chapter 4, “Calypso”). Later, in
"Lestrygonians," we can practically
hear Bloom's belly grumbling as he
wanders about town in search of a
a pig's crubeen and a
late lunch; . In "Circe," he picks up a late night snack “
cold sheep's trotter” and only reluctantly gives it up to a stray dog.
Bloom, being an inept, has the fatalistic habit of
Leopold Bloom in a accepting many things that perhaps should not be
drawing by accepted, of closing his eyes, for example, to the fact
Joyce
of Boylan's letter to Molly, which sticks out from under her pillow, and to his
daughter's possible loss of her virginity in the near future. 7
We cannot say that he doesn’t care a lot of Molly’s unfaithfulness or that he
isn’t really disturbed by the fact that his wife is
going to have a sexual intercourse with another
man, actually he thinks that Boylan is the worst
man in Dublin but he doesn’t want to face the
situation because he is terrified of having an
encounter with him.
Despite his faults, however, Bloom does
perform a remarkable number of charitable
deeds: he attends Dignam's funeral, for
example, despite his knowing that he will not
be accepted by the other mourners, later, he
visits Paddy's widow to help her understand the
life insurance policy, he helps a blind youth Leopold Bloom
cross a street and so on.
Joyce's portrait of Bloom, then, is one of a thoroughly whole man, one who
can enjoy defecating, urinating, eating fried kidneys, and contemplating
water; one whose sexual perversities, fully explored in "Circe" and in
"Penelope," are balanced against the magnanimities of his personality. 8
MARGE BOUVIER
Marge Bouvier è la paziente moglie di Homer
Simpson e madre di Bart, Lisa e Maggie; il suo
personaggio rappresenta lo stereotipo della
moglie e madre americana: diligente, dolce,
comprensiva e dedita alla casa ed alla famiglia.
È l'unico membro della famiglia Simpson che dà
importanza alla religione, tanto da trascinare,
spesso contro la loro volontà, il marito ed i figli
in chiesa la domenica mattina. La signora
Simpson è anche un'attivista convinta, coinvolta
nelle cause più disparate: in una puntata riesce
“Grattachecca e
a far sospendere lo show
Fichetto”, molto amato dai figli, ma da lei
considerato troppo violento, e in un'altra intenta
una causa contro una ditta produttrice di zucchero che rappresenta la causa
dell’obesità dei cittadini di Springfield.
Ciò che principalmente caratterizza Marge sono i suoi lunghi capelli blu, che
tiene raccolti in un'acconciatura "a torre" sin da quando era bambina.
La famiglia
Marge trascorre la maggior parte del suo
tempo a casa facendo lavori domestici,
badando a Maggie, a Lisa, e a disciplinare Bart
oltre che a proteggerlo dalla collera di Homer.
Con la figlia Lisa ha un legame molto intenso,
è amorevole e protettiva e le dà molti consigli
nei momenti di difficoltà. Tiene molto anche a
Bart (che soprannomina "Il mio ometto tutto
speciale") e lo aiuta spesso quando si caccia
nei guai. Nonostante sia caratterialmente
molto diversa da Homer, Marge ama molto il
marito, che ha conosciuto al liceo, e riesce
sempre a risolvere e superare le varie crisi matrimoniali che affronta con
Homer. 9
Carattere e virtù
Marge Simpson è la tipica madre da sitcom, spesso ingenua e credulona, ma
anche molto amorevole, perbenista, giudiziosa e protettiva. All’interno della
comunità di Springfield, la figura di Marge è quella che rappresenta meglio la
moralità.
Per risolvere i suoi dilemmi morali, Marge lascia semplicemente che la
ragione la guidi verso un calibrato ed ammirevole bilanciamento tra gli
estremi che la porta a fare ciò che qualsiasi persona retta e ragionevole
farebbe. La sua fede religiosa è molto solida anche se in alcuni casi non
segue pedissequamente e senza
senso critico le direttive delle
autorità religiose: ad esempio,
invece di unirsi con alcune
famiglie molto religiose nella
protesta contro l’esibizione della
statua nuda del David di
Michelangelo, Marge difende
l’opera d’arte pubblicamente
attaccando l’eccessivo
perbenismo che anima la protesta.
La moralità di Marge può essere
paragonata, per alcune parti, alla
filosofia morale di Aristotele. Il
grande filosofo greco infatti,
nell’Etica Nicomachea, coraggio,
propone un elenco di virtù etiche:
temperanza, generosità, magnificenza, giustizia, magnanimità, mitezza,
amabilità, onestà ed intelligenza; secondo Aristotele questi sono i tratti del
carattere che rendono buona una persona. In Marge si trovano ottime
illustrazioni dei tratti virtuosi di Aristotele, in particolare, le virtù aristoteliche
vengono descritte come il giusto mezzo tra due estremi viziosi, uno per
eccesso e uno per difetto, ad esempio il coraggio è il giusto mezzo tra la
l’avventata temerarietà che spesso dimostra Bart e la viziosa viltà
dimostrata da Homer. Senza dubbio Marge non è l’aristotelica modello però
può rappresentare un esempio di come queste virtù morali possano essere
applicate non solo nella teoria del mondo accademico ma anche nella pratica
del mondo quotidiano di un cartone animato. 10
Lucia, emblema della moralità nei
Promessi Sposi Lucia Mondella è la protagonista
“I
femminile del romanzo
Promessi Sposi” di Alessandro
Manzoni edito nella sua versione
definitiva nel 1840.
Lucia, come del resto anche
Marge, rappresenta i valori della
famiglia, della casa e del lavoro