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Sintesi

Introduzione Sfaccettature dell'acque tesina



Questa tesina di maturità descrive la storia dell'acqua e i suoi vari aspetti. L’acqua ricopre da sempre, fin dall’alba dei tempi, un ruolo essenziale per la sopravvivenza dell’essere umano e per la sua cultura. È proprio in questo liquido che sono nate le prime forme di vita unicellulari, esseri incapaci di vivere al di fuori di essa. Da questa è interamente dipesa la storia dell’uomo: dalla preistoria ai giorni nostri. Tutto, dai primi gruppi nomadi ai primi insediamenti, fino allo sviluppo di intere civiltà come quella dei Sumeri sulle rive del Tigri e dell’Eufrate in Mesopotamia o degli Egizi sulle rive del Nilo, è dipeso dalla presenza o dall’assenza di una molecola tanto semplice quanto importante quale quella dell’acqua o H2O. Parlando in termini storici più recenti abbiamo moltissimi esempi che dimostrano come le scelte dell’uomo sono, nella maggior parte dei casi, condizionate da essa.
Nei primi anni del 1900 una nuova potenza emergeva sul piano di quelle mondiali: gli Stati Uniti d’America. Essa godeva dell’isolazionismo stabilito dalla Dottrina Monroe in modo tale che nessuna potenza europea potesse mai interferire con gli affari interni americani; inoltre gli ingenti quantitativi di risorse del sottosuolo le hanno permesso uno sviluppo industriale ed economico di notevoli proporzioni che conseguentemente portò alla realizzazione di innovative strategie per la produzione come la catena di montaggio e di comitati a protezione dei lavoratori. L’autorità acquisita dagli USA permise una politica espansionistica che puntava oltre che al controllo militare del Messico, di Cuba e di altre isole come le Filippine e le Samoa anche e soprattutto al controllo dello stretto di Panama: canale che univa le acque dell’oceano Pacifico con quelle dell’oceano Atlantico, essenziale per l’amministrazione dei traffici marittimi e commerciali (1914).
Come l’acqua aveva condizionato le strategie di conquista americane, nello stesso periodo e allo stesso modo influenzava anche quelle dell’Inghilterra che decise di entrare nel primo conflitto mondiale (1914) a fianco della Francia allo scopo di difendere il supremo potere che aveva sui traffici commerciali del Mare del Nord, acquisito grazie alla sua potente flotta navale. Questa decisine, anche se relativa ad una sola potenza, cambiò il destino dell’intera Europa tanto che ora non è possibile immaginare quali sarebbero state le conseguenze di una sua mancata partecipazione. È stata infatti proprio l’Inghilterra a tenere occupate forze militari tedesche in campo navale che altrimenti sarebbero state impiegate nel fronte occidentale del fiume Marna a 40 km da Parigi, o sul fronte orientale dei Laghi Masuri.
Importanza altrettanto grande ha avuto l’acqua nel secondo conflitto mondiale quando, nella “Battaglia d’Inghilterra”, sempre per il controllo del Mare del Nord, la Germania (nel 1940) attaccava la grande isola inglese bombardando le più grandi città e distruggendo gran parte del territorio senza però ottenere risultati. Oppure quando, nel Mar Mediterraneo e sulle coste africane, l’Italia concentrava le sue flotte per mettere in difficoltà l’Inghilterra bloccando anche i traffici del canale di Sicilia e di quello di Suez. Naturalmente queste sono solo alcune delle occasioni in cui l’acqua ha avuto un ruolo da protagonista poiché, come abbiamo già detto, l’acqua ricopre, come è sempre stato, un ruolo importantissimo anche solo nella vita della singola persona. La tesina permette anche dei collegamenti interdisciplinari con le altre materie scolastiche.

Collegamenti


Sfaccettature dell'acque tesina



Storia - L'influenza che l'acqua ha avuto nella prima metà del 1900.
Italiano - Il simbolismo.
Chimica Fisica - Le proprietà chimico-fisiche dell'acqua.
Analisi - Classificazione delle acque e le analisi effettuate.
Biologia chimica - Analisi microbiologiche effettuate ed Stafilococchi.
Impianti chimici - Depurazione delle acque tramite clorazione.
Estratto del documento

TUTTE LE FACCE

DI UN’ACQUA 1

La storia dell’acqua

L’acqua ricopre da sempre, fin dall’alba dei tempi, un ruolo essenziale per la

sopravvivenza dell’essere umano e per la sua cultura. È proprio in questo

liquido che sono nate le prime forme di vita unicellulari, esseri incapaci di

vivere al di fuori di essa. Da questa è interamente dipesa la storia dell’uomo:

dalla preistoria ai giorni nostri. Tutto, dai primi gruppi nomadi ai primi

insediamenti, fino allo sviluppo di intere civiltà come quella dei Sumeri sulle

rive del Tigri e dell’Eufrate in Mesopotamia o degli Egizi sulle rive del Nilo,

è dipeso dalla presenza o dall’assenza di una molecola tanto semplice quanto

importante quale quella dell’acqua o H O.

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Parlando in termini storici più recenti abbiamo moltissimi esempi che

dimostrano come le scelte dell’uomo sono, nella maggior parte dei casi,

condizionate da essa.

Nei primi anni del 1900 una nuova potenza emergeva sul piano di quelle

mondiali: gli Stati Uniti d’America. Essa godeva dell’isolazionismo stabilito

dalla Dottrina Monroe in modo tale che nessuna potenza europea potesse

mai interferire con gli affari interni americani; inoltre gli ingenti

quantitativi di risorse del sottosuolo le hanno permesso uno sviluppo

industriale ed economico di notevoli proporzioni che conseguentemente

portò alla realizzazione di innovative strategie per la produzione come la

catena di montaggio e di comitati a protezione dei lavoratori. L’autorità

acquisita dagli USA permise una politica espansionistica che puntava oltre

che al controllo militare del Messico, di Cuba e di altre isole come le

Filippine e le Samoa anche e soprattutto al controllo dello stretto di

Panama: canale che univa le acque dell’oceano Pacifico con quelle dell’oceano

Atlantico, essenziale per l’amministrazione dei traffici marittimi e

commerciali (1914).

Come l’acqua aveva condizionato le strategie di conquista americane, nello

stesso periodo e allo stesso modo influenzava anche quelle dell’Inghilterra

che decise di entrare nel primo conflitto mondiale (1914) a fianco della

Francia allo scopo di difendere il supremo potere che aveva sui traffici

commerciali del Mare del Nord, acquisito grazie alla sua potente flotta

navale. Questa decisine, anche se relativa ad una sola potenza, cambiò il

destino dell’intera Europa tanto che ora non è possibile immaginare quali

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sarebbero state le conseguenze di una sua mancata partecipazione. È stata

infatti proprio l’Inghilterra a tenere occupate forze militari tedesche in

campo navale che altrimenti sarebbero state impiegate nel fronte

occidentale del fiume Marna a 40 km da Parigi, o sul fronte orientale dei

Laghi Masuri.

Importanza altrettanto grande ha avuto l’acqua nel secondo conflitto

mondiale quando, nella “Battaglia d’Inghilterra”, sempre per il controllo del

Mare del Nord, la Germania (nel 1940) attaccava la grande isola inglese

bombardando le più grandi città e distruggendo gran parte del territorio

senza però ottenere risultati. Oppure quando, nel Mar Mediterraneo e sulle

coste africane, l’Italia concentrava le sue flotte per mettere in difficoltà

l’Inghilterra bloccando anche i traffici del canale di Sicilia e di quello di

Suez.

Naturalmente queste sono solo alcune delle occasioni in cui l’acqua ha avuto

un ruolo da protagonista poiché, come abbiamo già detto, l’acqua ricopre,

come è sempre stato, un ruolo importantissimo anche solo nella vita della

singola persona. Il simbolismo dell’acqua

Possiamo affermare che nella storia a una molecola così semplice sono state

attribuiti alcuni tra i ruoli più complessi: molti filosofi greci attribuivano

all’acqua un’importanza notevole come, ad esempio, Talete che credeva che

l’acqua fosse il principio, il termine ultimo e il permanente sostegno di tutte

le cose; oppure Aristotele che credeva che questo mondo fosse composto

da 4 elementi quali fuoco, aria, terra e acqua.

Per gli indù, invece, l’acqua che scorre nel Gange assume il significato di una

vera e propria divinità che purifica l’anima, di chi ci si immerge, da tutti i

peccati; come anche per i cristiani l’acqua utilizzata nel battesimo purifica

l’anima dell’uomo dal Peccato Originale commesso da Adamo ed Eva, genitori

del genere umano.

Questo tipo di soggetto naturale come simbolo di espressione di qualcosa

di più profondo viene ripreso anche nella seconda metà del 1800 da una

corrente letteraria che riteneva la natura come una facciata che

nascondeva una verità comprensibile solo dal poeta, il quale non utilizzando

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alcun mezzo logico o scientifico, era in grado di decifrare la realtà solo

grazie alla poesia.

Il Simbolismo è la corrente che meglio rappresenta la crisi dell’ottimismo

che si era diffuso come conseguenza alla Rivoluzione industriale e che

riconosce come suo esponente il poeta maledetto Charles Baudelaire.

Charles Baudelaire nacque a Parigi, in Francia, il 9 aprile 1821; suo padre si

chiamava Joseph-François Baudelaire; si trattava di un ex-sacerdote e

capo degli uffici amministrativi del Senato, amante della pittura e dell'arte

in genere. La madre di Charles era Caroline, sposata da Joseph-François

dopo la perdita della prima moglie. All'età di sei anni Baudelaire restò

orfano del padre, allora sessantenne. Caroline, rimasta vedova, riversò sul

figlio tutta la sua ricchezza affettiva, ma l'anno successivo decise di

sposarsi con Jacques Aupick, un tenente colonnello che, a causa della sua

freddezza e rigidità, si guadagnò ben presto l'odio del giovane Charles.

Baudelaire non perdonò mai alla madre questo "tradimento" e da allora il

rapporto tra i due divenne sempre più tormentoso.

Finito il liceo, il giovane si mostra indeciso sul proprio futuro ed

insofferente alle scelte che Aupick aveva in mente per lui; si appassiona

però alla carriera letteraria, che lo porta a conoscere artisti e scrittori

dediti ad uno stile di vita bohémien, che lo spinse per altro ad accumulare

debiti. Durante questo periodo comincia inoltre a frequentare prostitute e

contrae presumibilmente la gonorrea e la sifilide. Nel 1841, a causa della

frequentazione di cattivi ambienti e del suo stile di vita dissoluto, su

decisione del consiglio di famiglia fu imbarcato su una nave, diretta verso

Calcutta, in India. Nonostante ciò, il giovane Baudelaire decise di non

portare a termine il viaggio e quindi il 4 novembre si imbarcò su una nave,

facendo ritorno in Francia. Da questa esperienza tuttavia nacque la

passione di Baudelaire per l'esotismo, che si rifletterà in seguito nella sua

opera di maggior successo: I fiori del male.

Una volta rientrato a Parigi, ormai maggiorenne, Baudelaire comincia a

svolgere una vita da bohèmien grazie all'eredità paterna, proseguendo la

sua vita all'insegna della carriera letteraria. È in questo periodo che

comincia a scrivere le prime composizioni de I fiori del male, affermandosi

inoltre come critico d'arte e giornalista. 4

Qualche anno più tardi incontrò Jeanne Duval, "La Venere Nera" che "lo

torturava ogni giorno e prosciugava suo figlio di ogni avere ed opportunità”

(così diceva la madre di Baudelaire).

Il lussuoso stile di vita portò Baudelaire nel frattempo a perdere anche

l’alloggio. I generosi dispendi economici del suo tenore di vita intaccarono

rapidamente la metà del patrimonio paterno costringendo la madre, dietro

consiglio del patrigno, ad interdire il giovane ed affidare il suo patrimonio

ad un notaio.

Baudelaire venne processato nel 1857, per la pubblicazione de “I Fiori del

Male”, insieme al suo editore. Egli venne accusato di "offendere la morale

pubblica e il buon costume".

Dal 1859 in poi, lo stato di salute fisica di Baudelaire si aggravò

terribilmente (anche a causa della sua dipendenza da droghe) e, a causa

dello stress e delle precarie condizioni economiche in cui viveva, Charles

cominciò ad invecchiare notevolmente, anche nell'aspetto fisico. Alla fine

la madre decise di riprenderlo a vivere con sé per qualche tempo. Charles

in questo periodo divenne incredibilmente pacifico e produttivo nella nuova

casa.

Nel 1866 l’artista venne colpito da ictus e rimase paralizzato nel lato destro

del corpo; riportato a Parigi, con la sifilide arrivata ormai all'ultimo stadio,

cercò sollievo nelle droghe e nell'alcol, ma nel 1867, dopo una straziante

agonia Charles Baudelaire morì tra le braccia della madre, a soli 46 anni.

Questo autore, nonostante tutte le persone che ha frequentato, ha vissuto

una vita da emarginato, isolato e completamente distaccato dal “comune”.

Egli voleva però riabilitare la figura di artista considerata, al tempo, come

“improduttiva” e quindi non utile alla massa.

È proprio con il simbolismo che cerca di spiegare quale fosse la società che

si era venuta a creare in seguito ai recenti cambiamenti, utilizzando

soggetti naturali per descrivere i sintomi di una realtà che di naturale non

aveva nulla.

Uno dei soggetti utilizzati a questo scopo è proprio l’acqua.

Per Baudelaire l’acqua non assume un significato costante nelle sue poesie,

bensì riveste significati diversi a seconda della forma che assume.

Ad esempio nella poesia: 5

Spleen

Quando, come un coperchio, il cielo pesa greve

Sull'anima gemente in preda a lunghi affanni,

E in un unico cerchio stringendo l'orizzonte

Riversa un giorno nero più triste delle notti;

Quando la terra cambia in un'umida cella,

Entro cui la Speranza va, come un pipistrello,

Sbattendo la sua timida ala contro i muri

E picchiando la testa sul fradicio soffitto;

Quando la pioggia stende le sue immense strisce

Imitando le sbarre di una vasta prigione,

E, muto e ripugnante, un popolo di ragni

Tende le proprie reti dentro i nostri cervelli;

Delle campane a un tratto esplodono con furia

Lanciando verso il cielo un urlo spaventoso,

Che fa pensare a spiriti erranti e senza patria

Che si mettano a gemere in maniera ostinata.

- E lunghi funerali, senza tamburi o musica,

Sfilano lentamente nel cuore; la Speranza,

Vinta, piange, e l'Angoscia, dispotica ed atroce,

Infilza sul mio cranio la sua bandiera nera…

l’acqua, sotto forma di pioggia, viene interpretata dal poeta come una sorta

di trappola che, come le sbarre di una prigione, intrappola la speranza (il

pipistrello) e lascia che i mille pensieri tristi e angosciosi (il popolo di ragni)

si ripetano e riecheggino nella mente sopraffatta del poeta.

Oppure nella poesia: L’uomo e il mare

Sempre il mare, uomo libero, amerai!

perché il mare è il tuo specchio; tu contempli

nell'infinito svolgersi dell'onda

l'anima tua, e un abisso è il tuo spirito

non meno amaro. Godi nel tuffarti 6

in seno alla tua immagine; l'abbracci

con gli occhi e con le braccia, e a volte il cuore

si distrae dal suo suono al suon di questo

selvaggio ed indomabile lamento.

Discreti e tenebrosi ambedue siete:

uomo, nessuno ha mai sondato il fondo

dei tuoi abissi; nessuno ha conosciuto,

mare, le tue più intime ricchezze,

tanto gelosi siete d'ogni vostro

segreto. Ma da secoli infiniti

senza rimorso né pietà lottate

fra voi, talmente grande è il vostro amore

per la strage e la morte, o lottatori

eterni, o implacabili fratelli!

dove l’acqua intesa come immensa distesa quale è il mare viene utilizzata

come simbolo rispecchiante le vere e più profonde essenze del

protagonista. Il mare diventa specchio dell’anima, l’unico che “dal fondo dei

suoi abissi” è in grado di capire “le più intime ricchezze” dell’uomo.

Ma cos’è veramente l’acqua?

Molecola: La molecola d'acqua come sappiamo (formula

chimica H O) è formata da un atomo di

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ossigeno legato a due atomi di idrogeno

mediante legami covalenti polari. La molecola

ha una forma tetraedrica, l'angolo di legame

è di 104,45°. Possiamo affermare, in modo

generico, che le coppie di elettroni tentano

a disporsi nello spazio il più lontano possibile

l'una dall'altra. Nel caso dell'acqua la

presenza dei doppietti non legati causa una

repulsione reciproca che va a stringere l'angolo di legame da 109° a

104,45°. La molecola e un dipolo elettrico. Le forze intermolecolari sono

quindi quelle di Van Der Waals, dipolodipolo, e il legame ad idrogeno. 7

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