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Introduzione Sessualità, lato non trascurabile tesina
Crescendo, abbiamo modo di accorgerci sempre più dell’importanza ed attenzione attribuita a quell’atto alla base della nostra esistenza e sopravvivenza che è l’atto sessuale, il quale, fino al raggiungimento di una determinata intelligenza ed indipendenza del pensiero ci viene descritto in diversi modi come un atto da non considerare , di cui non interessarsi , coperto con bugie (sempre considerate a fin di bene) dai nostri genitori quando li abbiamo interrogati sulla origine di noi stessi e degli individui in generale o addirittura come un atto da considerare impuro , degradante e perfino proibito. Queste domande e le loro possibili risposte saranno il tema della mia tesina per l’esame di Stato. La sessualità è un aspetto fondamentale della vita di ognuno di noi e, penso che sarebbe stato interessante quanto giusto, dedicare attenzione nelle ore scolastiche a questo delicato ed influente argomento. Non intendo che sarebbero necessarie, per alunni di una scuola superiore, ulteriori ore di educazione sessuale come quelle che vengono svolte nelle scuole secondarie di primo grado bensì credo che non venga preso in considerazione il fatto che la sessualità e il nostro rapporto con l’atto sessuale e il sesso opposto, sia il risultato di un’evoluzione culturale che penso sia giusto studiare in quanto è lo stesso rapporto con la sessualità dei nostri avi ad avere contribuito alla storia che studiamo durante le lezioni curricolari. Poiché l’aspetto sessuale influenza le nostre azioni, il nostro modo di approcciare il mondo nella sua interezza ed è il mondo stesso che, tramite convenzioni sociali, morali e insegnamenti, influenza il nostro modo di affrontare la sessualità non posso fare a meno di rimanere perplesso davanti al fatto che la sessualità non sia oggetto di studio a scuola. Credo che, dallo studio della sessualità si possa comprendere più approfonditamente il vero spirito di una cultura. Ho avuto modo di potere constatare, attraverso letture indirizzate allo svolgimento della mia tesina di come questo mio ragionamento sull’importanza del rapporto degli individui col sesso per la cultura e della cultura per il sesso sia effettivamente riscontrabile nella realtà: a culture diverse corrisponde un rapporto diverso con la sessualità e da un rapporto diverso con la sessualità scaturisce una cultura diversa. Nella prima parte della mia tesina di maturità mostrerò, dunque, un confronto fra due civiltà che si sono sviluppate in maniera quasi indipendente l’una dall’altra culturalmente parlando, fino a tempi più recenti: quella occidentale e quella orientale di India, Cina e Giappone. Nella seconda parte della tesina in lingua inglese, invece, tratterò della rivalsa femminile in Inghilterra e Stati Uniti attraverso il movimento femminista dove la sessualità sarà coinvolta in quanto identità. L’attenzione sarà rivolta su come essa abbia sia creato la situazione storica, sia fornito la spinta a cambiarla alle donne del XIX e XX secolo. Questa pagina della storia è un ottimo esempio per evidenziare come la sessualità possa influire sulla società e, di conseguenza, sulla storia e la cultura di un paese.
Collegamenti
Sessualità, lato non trascurabile tesina
Filosofia- Approccio alla verità ed alla sessualità del metodo filosofico occidentale ed orientale.
Inglese- The feminist revolt.
La tradizione artistica orientale, al contrario, è composta in parte rilevante da
queste rappresentazioni dell’atto sessuale sia in contesto mondano che sacro. Per
noi occidentali è inconcepibile anche solo il fatto che una figura sacra avesse una
vita sessuale in quanto la santità corrisponde anche alla castità ma nelle religioni
e nella tradizione artistica orientale, le divinità hanno relazioni e vi sono episodi
importanti della loro vita che implicano amplessi e la rappresentazione di questi
rientra nell’arte sacra orientale. Questo tipo di raffigurazioni e l’importanza
religiosa del sesso è comunque tipica della tradizione indiana in quanto quella
cinese e giapponese vedono religioni che danno meno importanza alle divinità
quali il Buddhismo o il Taoismo e che non associano al sesso importanza
spirituale ma che hanno in comune con la tradizione indiana una non-
implicazione della morale nella sfera sessuale.
Ho scelto di prendere in esempio l’arte associata al sesso perchè l’arte è un
concetto strettamente legato alla bellezza ed essa “è la risultanza di un movimento
sociale e non individuale,che dà forma alle tensioni culturali di un gruppo in una determinata
(G.C. Calza) e il fatto che andando a scegliere come soggetto di una
fase”
determinata rappresentazione una scena di sesso, logicamente ci conduce a
pensare che quest’azione, per l’oriente, suggerisca una sensazione di bellezza.
Infatti, il sesso per la grande parte della cultura orientale è un atto di valore
prevalentemente estetico. Questo spiega il motivo per cui alcune culture, pur
non considerandolo un vettore di sacralità o qualcosa di valore spirituale,
abbiano una cultura artistica associata ad esso.
Il fatto che il sesso non custodisca in sè una sorta di verità come per gli
occidentali non implica il fatto che, per la cultura orientale, sia poco considerato.
Tradizionalmente, la vita di un indiano si compone di 4 fasi :
inizialmente vi è una fase anteriore non considerata tale che è quella dove un
bambino viene istruito e un ragazzo si mantiene casto dopodichè vi è l’inizio del
ciclo vitale.
- Kama : fase che inizia circa a 16 anni quando finisce il periodo d’istruzione e
castità, appunto. E’ una fase della
vita dedita al godimento dei piaceri
di tipo sensuale. Tra questi,
ovviamente, vi è il piacere di tipo
sessuale.
- Artha : inizio della vita lavorativa e
della carriera. Dura fino alla nascita
del primo nipote maschio che
determina l’inizio del
- Dharma : quando un uomo si ritira
nella foresta per meditare,tentando
di raggiungere l’illuminazione per
evitare la reincarnazione
concludendo così il ciclo del samsara.
Questo è possibile facendosi
Samnyasin ovvero spogliandosi di
tutti i propri averi, vivendo di
elemosina e liberandosi da ogni
vincolo.
Sebbene il grado più alto del ciclo spirituale indiano preveda l’eliminazione di
tutti i vincoli di tipo sensoriale e mondano, è impossibile da raggiungere se
prima di tentare la loro eliminazione, non si è fatta esperienza di essi. La fase del
Kama,dedita ai piaceri, è necessaria.
Quest’unione di valori mondani e spirituali è parte integrante della cultura
indiana e determinante per il concetto di estetica.
Un indiano cerca l’esperienza totale della vita e poi si impegna ad andare oltre
di essa e il sesso fa parte di questo.
L’arte si impegna ad essere la rappresentazione di questa unione e simbiosi fra
mondo e spirito ma ad essere anche un mezzo per elevare il proprio spirito oltre
la mondanità.
Questo è il motivo per cui viene scelto il sesso nel e
Kama Sutra (dottrina del piacere)
altri testi di valore sacro ed è il motivo per cui l’atto sessuale è svolto da figure
sacre. E’ un atto mondano, trasposto all’oltremondano perché l’unico mezzo per
andare oltre la natura è la natura stessa e la sua contemplazione( il motivo per
cui un uomo per raggiungere l’illuminazione deve ritirarsi nella foresta). Il
motivo dietro alle posizioni contorsionistiche delle figure coinvolte nell’atto è
dovuto al fatto che il concetto di estetica e di spiritualità, per gli indiani e per gli
orientali in genere, coincida con quello di plastica: nella posizione dei corpi in
uno spazio. Il distacco dal mondo
unito alla passione più ardente per
esso è il principio dell’estetica
indiana e qualcosa che è “bello” nei
termini della cultura indiana è
perchè aspira ad essere ciò che
suscita una sensazione di bellezza
ultraterrena pur essendo, esso
stesso, terreno.
Al contrario di quanto si possa
pensare da ciò che ho appena
scritto, però anche il più innocente
contatto fisico in pubblico, in India
è sempre stato malvisto e questo,
nella cultura letteraria, ha implicato
una valorizzazione in quella parte
di seduzione che è psicologica: fatta
di sguardi. Il sesso diventa così una
parte intima della vita amorosa ma uno di quei lati che merita valorizzazione
come gli altri, senza nessuna denigrazione di esso.
Un’ulteriore importanza religiosa del sesso per la cultura indiana è appunto
visibile nella sua tradizione letteraria: il sesso arriva ad essere il simbolo del
rapporto dell’uomo con la divinità nell’importantissimo testo del Gitagovinda ,
dove Krishna (divinità indiana) viene abbandonato dalla sua amante prediletta,
un umana.
Essi hanno una corrispondenza e le lettere vengono consegnate da una
messaggera, amica della perduta amante di Krishna.
Le lettere di lei sono intrise di passione pura ma anche un desiderio geloso nei
confronti di Krishna che è un Dio : questo sta a rappresentare il volere
dell’uomo di avere Dio tutto per sé e incline a compiere e ad agire per una
volontà che ci permetta una vita felice.
La letteratura indiana separa difficilmente i diversi piani d’amore : il desiderio
carnale e umano è unito qui con quello più assoluto e rarefatto.
La differenza sostanziale con la cultura occidentale per quanto riguarda il
rapporto, prima che col sesso, col mondo è il distacco dalla ricerca di un
concetto universale dietro ad ogni parte della natura. Gli orientali non cercano
quasi mai il concetto della natura o della bellezza ma l’esperienza diretta di essa.
Parlando della cultura buddhista di Cina e parte del Giappone, prenderò in
esempio un concetto che in occidente
suscita fascino da molto tempo : lo zen.
Lo zen è una scuola di pensiero
giapponese che deriva dal buddhismo
Chan del monaco Bodhidarma .
Chi aderisce allo zen cerca di vivere un
ovvero un momento in cui è
satori o kensho
possibile sperimentare la visione del vero
cuore delle cose che è anche la natura di
Buddha (Enso)
Da questa scuola di pensiero sono ispirate
varie tradizioni giapponesi quali il tiro con
l’arco, la disposizione dei fiori , la calligrafia ,le arti marziali (aikido e kendo) e
soprattutto la cerimonia del tè.
Per la mentalità orientale , un momento come la cerimonia del te è un momento
in cui si fanno diverse esperienze estetiche per distaccarsi dai vincoli dati alla
mente dal mondo psichico.
Una grossa differenza tra la mentalità occidentale e orientale è che la prima
vede un fine e un attenzione ai risultati di ogni azione che intraprende mentre la
seconda trova in alcune azioni che intraprende un’arte perfetta in quanto tale in
cui il “mentre” è l’unico momento importante in cui il “fine” perde
completamente di importanza. Obbiettivo più importante è però la naturalezza
che deve essere sempre crescente nell’atto di svolgere una data arte zen perché
essa richiede una partecipazione sempre più profonda al rituale che, di
conseguenza, implica un abbandono delle certezze individuali per abbracciare e
ascoltare una realtà più ampia. La tradizione porta alle radici di sé e aiuta a
conoscersi.
Perciò, il sesso è, per questa cultura un momento assolutamente naturale e
amorale di cui godere in quanto tale.
Per alcuni, quello sessuale sarebbe un momento in cui sarebbe possibile esperire
il momento d’illuminazione ricercato dallo zen, per altri farebbe parte di quella
sfera di azioni che vincolano al mondo terreno e che impediscono al
raggiungimento di un’illuminazione ultraterrena e che quindi, se si vuole
raggiungere, è meglio eliminare o non svilupparne assuefazione.
Il motivo per cui viene rappresentato il sesso, nell’arte cinese e giapponese, è il
fatto che la bellezza coincide con la natura per questa parte d’oriente. Questo è
anche il motivo della millenaria tradizione paesaggistica di questi luoghi. La
natura dell’uomo e la natura, per questa cultura, fanno parte della stessa natura
e quindi anche il sesso, considerato un atto esteticamente meritevole.
Ancora oggi, la considerazione del sesso come assolutamente normale, amorale
e non peccaminoso è visibile in Giappone dove esistono motel a ore e dove le
riviste pornografiche sono in vendita sugli scaffali dei supermercati.
The Feminist
Revolt
I do not think that I would say something
unknown if I said that, throughout History,
wo m e n h ave b e e n d e n i e d o f e q u a l
opportunity compared to the males.
This fact has probably a natural origin which
is the fact that our eldest ancestors used to
assign to males the duty of hunting while
females had to look after the newborns in the
caves/primal houses. This was due to the unsuitability of women for being
better hunters than man because of their physical features and, especially, to the
fact that a mother should not risk death because of the baby’s motherly milk
necessity.
Because of their inferior physical strength, women were deprived of an active
role in the primal world but that was an age where the idea of society was not
present and everything went on according to natural laws.
Thousands of years later, women in most of the Greek world society were not
allowed to leave their home. They could only meet other women in special
rooms called The entirety of the social and working life (exception
gyneceum.
made for the housework) was reserved to men. We can say that the Greek world
was not one that was still following natural laws as our primordial age but, on
the contrary, a civilization ruled by a legal system and the first democracy to be
born. In that moment, women were not naturally excluded by the society and
from the polit